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Permesso di necessità: i requisiti per ottenerlo

La Corte di Cassazione ha confermato il diniego di un permesso di necessità a un detenuto per visitare la moglie malata. La decisione si basa sulla mancanza dei tre requisiti fondamentali: eccezionalità, particolare gravità dell’evento e correlazione con la vita familiare. Poiché le condizioni della moglie erano stabilizzate e le consentivano di recarsi in carcere, il ricorso è stato dichiarato inammissibile.

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Pubblicato il 7 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Permesso di Necessità: Quando il Diritto Incontra la Durezza della Realtà Carceraria

Il permesso di necessità rappresenta uno strumento fondamentale nel sistema penitenziario, un ponte tra la necessità della detenzione e il diritto del detenuto a mantenere i legami familiari di fronte a eventi di particolare gravità. Tuttavia, la sua concessione non è automatica. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ci offre un’importante lezione sui rigidi criteri che ne regolano l’applicazione, sottolineando come l’eccezionalità e la gravità dell’evento debbano essere valutate con estremo rigore.

I Fatti del Caso

Un detenuto presentava ricorso contro la decisione del Tribunale di Sorveglianza, che aveva confermato il diniego di un permesso di necessità. La richiesta era stata avanzata per poter far visita alla moglie, le cui condizioni di salute erano precarie. Sia il Magistrato di Sorveglianza in prima istanza, sia il Tribunale in sede di reclamo, avevano respinto la richiesta, ritenendo che non sussistessero i presupposti di legge.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso del detenuto inammissibile. Secondo gli Ermellini, le doglianze presentate erano manifestamente infondate, generiche e non in grado di scalfire la logicità e la correttezza giuridica del provvedimento impugnato. La Corte ha quindi condannato il ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro alla Cassa delle ammende.

Le Motivazioni

Il cuore della decisione risiede nell’analisi dei tre requisiti normativi indispensabili per la concessione del permesso di necessità, come previsto dall’art. 30 dell’ordinamento penitenziario.

I Tre Pilastri del Permesso di Necessità

La legge stabilisce che il permesso può essere concesso solo in presenza di tre condizioni cumulative:

1. L’eccezionalità della concessione: Il permesso non è un diritto, ma una misura straordinaria.
2. La particolare gravità dell’evento giustificativo: L’evento deve essere di una serietà tale da rendere indispensabile la presenza del detenuto.
3. La correlazione dell’evento con la vita familiare: L’evento deve incidere profondamente sui legami familiari del detenuto.

Nel caso di specie, il Tribunale di Sorveglianza aveva correttamente rilevato l’assenza di tali requisiti. Sebbene la condizione di salute della moglie fosse delicata, le sue condizioni erano state giudicate “stabilizzate”.

La Valutazione Concreta della Gravità

Un elemento decisivo nella valutazione dei giudici è stata l’attestazione del medico legale dell’Azienda Sanitaria Provinciale. Secondo la perizia, la donna, seppur bisognosa di cautele e di un accompagnatore, era in condizioni di recarsi presso l’istituto penitenziario per incontrare il marito. Questa possibilità concreta ha fatto venir meno i caratteri di eccezionalità e particolare gravità richiesti dalla norma. La situazione, pur dolorosa, non era tale da impedire alternative alla concessione del permesso.

La Corte di Cassazione ha ribadito che il ricorso del detenuto si limitava a una contestazione generica, senza confrontarsi specificamente con le argomentazioni logiche e giuridiche del provvedimento impugnato. Di conseguenza, non potendo sindacare nel merito una valutazione ritenuta esente da vizi, la Corte non ha potuto fare altro che dichiarare l’inammissibilità del ricorso.

Le Conclusioni

Questa ordinanza riafferma un principio cruciale: il permesso di necessità è uno strumento eccezionale, riservato a situazioni di oggettiva e comprovata gravità che non ammettono soluzioni alternative. La valutazione del giudice di sorveglianza deve essere attenta e basata su elementi concreti, come le certificazioni mediche, per bilanciare correttamente le esigenze di sicurezza della detenzione con i diritti fondamentali della persona. Per i detenuti e i loro familiari, ciò significa che la richiesta deve essere supportata da prove inconfutabili che dimostrino non solo la gravità dell’evento, ma anche l’impossibilità di gestire la situazione in altro modo.

Quali sono i requisiti necessari per ottenere un permesso di necessità?
Per ottenere un permesso di necessità, devono sussistere congiuntamente tre requisiti: l’eccezionalità della concessione, la particolare gravità dell’evento che lo giustifica (ad esempio, una grave malattia di un familiare) e la stretta correlazione di tale evento con la vita familiare del detenuto.

Perché nel caso specifico il permesso è stato negato?
Il permesso è stato negato perché i giudici hanno ritenuto che non fossero soddisfatti i requisiti di eccezionalità e particolare gravità. Le condizioni di salute della moglie del detenuto, pur richiedendo attenzioni, erano state giudicate ‘stabilizzate’ e una perizia medica attestava che la signora avrebbe potuto recarsi in visita al carcere con un accompagnatore e le dovute precauzioni.

Cosa comporta la dichiarazione di inammissibilità del ricorso da parte della Cassazione?
La dichiarazione di inammissibilità comporta che il ricorso non viene esaminato nel merito. Di conseguenza, la decisione del giudice precedente diventa definitiva. Inoltre, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma di denaro alla Cassa delle ammende, come sanzione per aver presentato un ricorso ritenuto manifestamente infondato.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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