Permesso di Necessità: Quando il Diritto Incontra la Durezza della Realtà Carceraria
Il permesso di necessità rappresenta uno strumento fondamentale nel sistema penitenziario, un ponte tra la necessità della detenzione e il diritto del detenuto a mantenere i legami familiari di fronte a eventi di particolare gravità. Tuttavia, la sua concessione non è automatica. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ci offre un’importante lezione sui rigidi criteri che ne regolano l’applicazione, sottolineando come l’eccezionalità e la gravità dell’evento debbano essere valutate con estremo rigore.
I Fatti del Caso
Un detenuto presentava ricorso contro la decisione del Tribunale di Sorveglianza, che aveva confermato il diniego di un permesso di necessità. La richiesta era stata avanzata per poter far visita alla moglie, le cui condizioni di salute erano precarie. Sia il Magistrato di Sorveglianza in prima istanza, sia il Tribunale in sede di reclamo, avevano respinto la richiesta, ritenendo che non sussistessero i presupposti di legge.
La Decisione della Corte di Cassazione
La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso del detenuto inammissibile. Secondo gli Ermellini, le doglianze presentate erano manifestamente infondate, generiche e non in grado di scalfire la logicità e la correttezza giuridica del provvedimento impugnato. La Corte ha quindi condannato il ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro alla Cassa delle ammende.
Le Motivazioni
Il cuore della decisione risiede nell’analisi dei tre requisiti normativi indispensabili per la concessione del permesso di necessità, come previsto dall’art. 30 dell’ordinamento penitenziario.
I Tre Pilastri del Permesso di Necessità
La legge stabilisce che il permesso può essere concesso solo in presenza di tre condizioni cumulative:
1. L’eccezionalità della concessione: Il permesso non è un diritto, ma una misura straordinaria.
2. La particolare gravità dell’evento giustificativo: L’evento deve essere di una serietà tale da rendere indispensabile la presenza del detenuto.
3. La correlazione dell’evento con la vita familiare: L’evento deve incidere profondamente sui legami familiari del detenuto.
Nel caso di specie, il Tribunale di Sorveglianza aveva correttamente rilevato l’assenza di tali requisiti. Sebbene la condizione di salute della moglie fosse delicata, le sue condizioni erano state giudicate “stabilizzate”.
La Valutazione Concreta della Gravità
Un elemento decisivo nella valutazione dei giudici è stata l’attestazione del medico legale dell’Azienda Sanitaria Provinciale. Secondo la perizia, la donna, seppur bisognosa di cautele e di un accompagnatore, era in condizioni di recarsi presso l’istituto penitenziario per incontrare il marito. Questa possibilità concreta ha fatto venir meno i caratteri di eccezionalità e particolare gravità richiesti dalla norma. La situazione, pur dolorosa, non era tale da impedire alternative alla concessione del permesso.
La Corte di Cassazione ha ribadito che il ricorso del detenuto si limitava a una contestazione generica, senza confrontarsi specificamente con le argomentazioni logiche e giuridiche del provvedimento impugnato. Di conseguenza, non potendo sindacare nel merito una valutazione ritenuta esente da vizi, la Corte non ha potuto fare altro che dichiarare l’inammissibilità del ricorso.
Le Conclusioni
Questa ordinanza riafferma un principio cruciale: il permesso di necessità è uno strumento eccezionale, riservato a situazioni di oggettiva e comprovata gravità che non ammettono soluzioni alternative. La valutazione del giudice di sorveglianza deve essere attenta e basata su elementi concreti, come le certificazioni mediche, per bilanciare correttamente le esigenze di sicurezza della detenzione con i diritti fondamentali della persona. Per i detenuti e i loro familiari, ciò significa che la richiesta deve essere supportata da prove inconfutabili che dimostrino non solo la gravità dell’evento, ma anche l’impossibilità di gestire la situazione in altro modo.
Quali sono i requisiti necessari per ottenere un permesso di necessità?
Per ottenere un permesso di necessità, devono sussistere congiuntamente tre requisiti: l’eccezionalità della concessione, la particolare gravità dell’evento che lo giustifica (ad esempio, una grave malattia di un familiare) e la stretta correlazione di tale evento con la vita familiare del detenuto.
Perché nel caso specifico il permesso è stato negato?
Il permesso è stato negato perché i giudici hanno ritenuto che non fossero soddisfatti i requisiti di eccezionalità e particolare gravità. Le condizioni di salute della moglie del detenuto, pur richiedendo attenzioni, erano state giudicate ‘stabilizzate’ e una perizia medica attestava che la signora avrebbe potuto recarsi in visita al carcere con un accompagnatore e le dovute precauzioni.
Cosa comporta la dichiarazione di inammissibilità del ricorso da parte della Cassazione?
La dichiarazione di inammissibilità comporta che il ricorso non viene esaminato nel merito. Di conseguenza, la decisione del giudice precedente diventa definitiva. Inoltre, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma di denaro alla Cassa delle ammende, come sanzione per aver presentato un ricorso ritenuto manifestamente infondato.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 11520 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 7 Num. 11520 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME COGNOME
Data Udienza: 22/02/2024
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
COGNOME NOME nato a CATANIA il DATA_NASCITA
avverso l’ordinanza del 06/07/2023 del TRIB. SORVEGLIANZA di CATANZARO
dato avviso alle parti; udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
Rilevato in fatto e considerato in diritto
Ritenuto che la censura dedotta nel ricorso di NOME COGNOME, relativa alla violazione dell’art. 30, comma 2, ord. pen. e al vizio di motivazione del provvedimento del Tribunale di sorveglianza di Catanzaro, per avere rigettato il reclamo proposto dal suddetto avverso il provvedimento di diniego del permesso di necessità emesso dal Magistrato di sorveglianza di Cosenza, è manifestamente infondata oltre che generica e aspecifica, non confrontandosi, se non per contestarle genericamente, con le argomentazioni scevre da vizi logici e giuridici del provvedimento impugnato.
Invero, in detto provvedimento si fa leva sul fatto che difettano i tre requis normativamente previsti per la concessione del permesso di necessità, ossia l’eccezionalità della concessione, la particolare gravità dell’evento giustificativo e la correlazione di t evento con la vita familiare del detenuto, dal momento che le condizioni della moglie appaiono stabilizzate, tanto che, come attestato dal medico legale dell’RAGIONE_SOCIALE Catania, consentirebbero alla medesima di recarsi presso il carcere di Rossano con accompagnatore e con le precauzioni mediche del caso.
Rilevato, pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e, non ricorrendo ipotesi di esonero, al versamento di una somma alla Cassa delle ammende, determinabile in tremila euro, ai sensi dell’art. 616 cod. proc. pen..
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso, in data 22 febbraio 2024
GLYPH
Il Conigliere estensore
Il Presidente s