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Pena illegale: Cassazione annulla patteggiamento

La Corte di Cassazione ha annullato una sentenza di patteggiamento perché il giudice aveva applicato solo la pena detentiva, omettendo la multa, obbligatoria per legge. Questa omissione rende la pena illegale, invalidando l’intero accordo e richiedendo che il procedimento torni al tribunale di primo grado.

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Pubblicato il 12 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Pena Illegale: La Cassazione Annulla il Patteggiamento Senza Multa

Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha ribadito un principio fondamentale in materia di sanzioni penali: l’omissione di una pena pecuniaria, quando prevista congiuntamente a quella detentiva, rende l’intera condanna una pena illegale. Questa decisione, che ha portato all’annullamento di una sentenza di patteggiamento, chiarisce la distinzione cruciale tra pena ‘illegale’ e ‘illegittima’ e le gravi conseguenze che ne derivano. Vediamo nel dettaglio la vicenda e le motivazioni dei giudici.

I Fatti del Caso: Un Patteggiamento Incompleto

Il caso ha origine da una sentenza emessa dal Giudice per le indagini preliminari (G.i.p.) del Tribunale di Ancona, a seguito di un accordo di patteggiamento ai sensi dell’art. 444 del codice di procedura penale. L’imputato era stato condannato alla pena di due mesi di reclusione per un reato previsto dall’art. 2 della legge n. 638 del 1983.

Tuttavia, la norma incriminatrice per quel delitto prevede una pena congiunta, composta sia dalla reclusione (fino a tre anni) sia dalla multa (fino a 1.032 euro). La sentenza impugnata aveva applicato unicamente la pena detentiva, omettendo completamente quella pecuniaria.

Il Ricorso del Procuratore e la Denuncia di Pena Illegale

Il Procuratore Generale presso la Corte di Appello ha proposto ricorso per cassazione, sostenendo che la pena inflitta fosse palesemente illegale. Il motivo del ricorso era semplice ma decisivo: la legge non consentiva al giudice di applicare solo una parte della sanzione prevista. L’omissione della multa, obbligatoria per legge, viziava irrimediabilmente la sentenza, configurando un caso di pena illegale.

La Differenza tra Pena Illegale e Illegittima

La Corte di Cassazione ha colto l’occasione per richiamare i principi consolidati dalle sue Sezioni Unite. La giurisprudenza distingue nettamente tra:

* Pena illegale: Ricorre quando la sanzione eccede i limiti qualitativi (genere e specie) o quantitativi (minimo e massimo) stabiliti dal legislatore per un determinato reato. È una violazione della cornice edittale.
* Pena illegittima: Si verifica quando la pena, pur rimanendo entro i limiti legali, è il risultato di un errato esercizio del potere di commisurazione da parte del giudice (ad esempio, un errore nel calcolo delle attenuanti).

Nel caso specifico, omettere una componente obbligatoria della sanzione (la multa) significa applicare una pena di genere diverso da quella voluta dal legislatore, ricadendo pienamente nella nozione di pena illegale.

Le motivazioni

La Suprema Corte ha affermato che non vi è dubbio che il caso in esame rientri nell’ipotesi di illegalità della pena. Se è illegale una pena che supera i limiti edittali massimi o minimi, a maggior ragione lo è quella che omette del tutto una componente sanzionatoria (la pena pecuniaria) che la legge impone come obbligatoria accanto a quella detentiva. L’accordo tra le parti, che è alla base del patteggiamento, si fondava su una pena non conforme alla legge e, pertanto, era anch’esso viziato. L’illegalità della sanzione travolge l’intero accordo, rendendo necessaria la sua caducazione. Di conseguenza, la Corte ha stabilito che la sentenza doveva essere annullata senza rinvio.

Le conclusioni

Con la sentenza in commento, la Corte di Cassazione ha annullato la decisione del G.i.p. e ha disposto la trasmissione degli atti al Tribunale di Ancona per l’ulteriore corso del procedimento. L’annullamento cancella la sentenza di patteggiamento e riporta il procedimento alla fase precedente. Questa pronuncia serve da monito sulla necessità di una corretta applicazione delle norme sanzionatorie, specialmente nei riti alternativi come il patteggiamento, dove l’accordo sulla pena deve essere pienamente conforme alla legge, pena la sua totale invalidità.

Quando una pena viene considerata ‘illegale’?
Una pena è considerata ‘illegale’ quando eccede i valori (espressi sia qualitativamente per genere e specie, sia quantitativamente per minimo e massimo) assegnati dal legislatore al tipo di reato per cui si procede. L’omissione di una pena pecuniaria obbligatoria rientra in questa categoria.

Cosa succede se un giudice, in un patteggiamento, applica solo la pena detentiva omettendo quella pecuniaria obbligatoria?
La sentenza viene considerata affetta da illegalità della pena. Di conseguenza, la Corte di Cassazione annulla la sentenza impugnata, travolgendo l’accordo tra le parti, e trasmette gli atti al tribunale di primo grado per l’ulteriore corso del procedimento.

È possibile ricorrere in Cassazione contro una sentenza di patteggiamento per illegalità della pena?
Sì, l’art. 448, comma 2-bis, del codice di procedura penale, ammette esplicitamente il ricorso per cassazione avverso le sentenze di patteggiamento proprio per i casi che riguardano l’illegalità della pena applicata.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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