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Particolare tenuità del fatto: quando non si applica

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un imputato condannato per evasione. La richiesta di applicare l’esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto è stata respinta perché il ricorso era generico e non contestava specificamente le motivazioni della Corte d’Appello, la quale aveva escluso giustificazioni per l’allontanamento e la breve durata della condotta.

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Pubblicato il 5 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Particolare Tenuità del Fatto: Il Ricorso Deve Essere Specifico, Altrimenti è Inammissibile

L’istituto della particolare tenuità del fatto, introdotto dall’art. 131-bis del codice penale, rappresenta un importante strumento di deflazione processuale, escludendo la punibilità per fatti di reato di minima offensività. Tuttavia, per invocarne l’applicazione in sede di legittimità, è fondamentale che il ricorso sia formulato in modo specifico e puntuale. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione chiarisce i requisiti di ammissibilità, sottolineando come le censure generiche non possano superare il vaglio della Suprema Corte.

I Fatti del Caso

Il caso in esame riguarda un soggetto condannato in secondo grado dalla Corte d’Appello per il reato di evasione, previsto dall’art. 385 del codice penale. L’imputato, invece di scontare la misura cautelare presso la propria abitazione, si era allontanato senza giustificato motivo. Contro questa sentenza, l’imputato ha proposto ricorso per Cassazione, affidandosi a un unico motivo: la violazione di legge per il mancato riconoscimento della causa di non punibilità della particolare tenuità del fatto.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, con l’ordinanza in commento, ha dichiarato il ricorso inammissibile. La conseguenza diretta di tale decisione è stata la conferma della condanna emessa dalla Corte d’Appello e la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni: perché il ricorso sulla particolare tenuità del fatto è stato respinto

Il cuore della decisione risiede nella valutazione del motivo di ricorso. La Suprema Corte lo ha ritenuto non solo generico, ma anche privo di specificità. Questo significa che l’atto di impugnazione non si è confrontato adeguatamente con le argomentazioni sviluppate dai giudici di merito nel provvedimento impugnato.

La Corte territoriale aveva, infatti, motivato la sua decisione di non applicare l’art. 131-bis cod. pen. sulla base di due elementi precisi:

1. Assenza di reali giustificazioni: Non erano emerse valide ragioni che potessero giustificare l’allontanamento dell’imputato dalla sua abitazione.
2. Insussistenza di elementi sulla breve durata: Mancavano prove concrete per poter dedurre che la condotta illecita sarebbe cessata in breve tempo senza l’intervento delle forze dell’ordine.

Il ricorrente, nel suo atto, si è limitato a lamentare genericamente la mancata applicazione dell’istituto, senza però contestare punto per punto queste specifiche argomentazioni. Non ha fornito elementi contrari o interpretazioni alternative in grado di smontare il ragionamento logico e corretto della Corte d’Appello. Per la Cassazione, un ricorso è specifico solo quando dialoga con la sentenza che impugna, evidenziandone le presunte pecche o errori. In assenza di questo confronto critico, il ricorso si risolve in una mera e inammissibile doglianza.

Conclusioni: L’Importanza della Specificità nel Ricorso per Cassazione

Questa pronuncia ribadisce un principio fondamentale del processo penale di legittimità: la specificità dei motivi di ricorso. Per sperare di ottenere una riforma della sentenza impugnata, non è sufficiente enunciare un principio di diritto o lamentare una violazione di legge. È indispensabile che la difesa articoli le proprie censure in modo dettagliato, confrontandosi direttamente con la motivazione del giudice di merito e dimostrando, attraverso argomentazioni puntuali, perché essa sia errata o illogica. In particolare, quando si invoca la particolare tenuità del fatto, è necessario fornire elementi concreti che contraddicano la valutazione del giudice sulla gravità della condotta e sull’entità del danno, pena una declaratoria di inammissibilità con tutte le conseguenze economiche del caso.

Perché il ricorso basato sulla particolare tenuità del fatto è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché ritenuto generico e privo di specificità. Non si confrontava in modo critico con le argomentazioni della Corte d’Appello, la quale aveva già motivato l’esclusione della particolare tenuità del fatto.

Quali elementi aveva considerato la Corte d’Appello per negare la particolare tenuità del fatto?
La Corte d’Appello aveva negato il beneficio sulla base di due elementi: l’assenza di reali giustificazioni per l’allontanamento dell’imputato dalla sua abitazione e la mancanza di prove che la condotta sarebbe cessata in breve tempo senza l’intervento delle forze dell’ordine.

Quali sono state le conseguenze per il ricorrente dopo la dichiarazione di inammissibilità?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. La sua condanna per il reato di evasione è diventata definitiva.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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