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Particolare tenuità del fatto: quando è inammissibile

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile il ricorso di un imputato condannato per evasione. Il ricorso si basava sulla mancata applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto. La Corte ha ritenuto il motivo di ricorso generico, in quanto non conteneva una critica specifica alle argomentazioni della corte d’appello, che aveva già escluso la tenuità del fatto basandosi sulle circostanze della violazione degli arresti domiciliari.

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Pubblicato il 25 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Particolare Tenuità del Fatto: Il Ricorso Deve Essere Specifico

L’istituto della particolare tenuità del fatto, previsto dall’articolo 131-bis del codice penale, rappresenta un importante strumento di deflazione processuale. Tuttavia, il suo corretto utilizzo processuale è fondamentale, come dimostra una recente ordinanza della Corte di Cassazione. Il caso in esame riguarda un ricorso dichiarato inammissibile perché privo della necessaria critica specifica alla decisione impugnata.

I Fatti di Causa

La vicenda trae origine da una condanna per il reato di evasione, previsto dall’art. 385 del codice penale. Un individuo, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, non veniva trovato presso la propria abitazione durante un controllo delle forze dell’ordine. L’uomo faceva rientro solo in un secondo momento, dopo essere stato prontamente avvisato dalla madre della presenza dei militari. In tale circostanza, l’imputato non forniva alcuna valida giustificazione per la sua assenza.

La Corte d’Appello confermava la condanna, ritenendo non applicabile la causa di non punibilità per la particolare tenuità del fatto.

Il Ricorso in Cassazione e la particolare tenuità del fatto

L’imputato proponeva ricorso per Cassazione, affidandosi a un unico motivo: il mancato riconoscimento della particolare tenuità del fatto. Secondo la difesa, la condotta del suo assistito avrebbe dovuto essere inquadrata nell’ambito dell’art. 131-bis c.p., con conseguente esclusione della punibilità.

Il ricorso, tuttavia, non superava il vaglio di ammissibilità della Suprema Corte. La critica mossa alla sentenza di secondo grado è stata giudicata generica e non sufficientemente argomentata.

Le Motivazioni della Cassazione

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile, evidenziando come esso non fosse “scandito dalla necessaria critica analisi delle argomentazioni poste a base della decisione impugnata”. In altre parole, la difesa non aveva contestato in modo specifico e puntuale le ragioni per cui la Corte d’Appello aveva escluso la tenuità del fatto.

La decisione di secondo grado aveva, infatti, chiaramente motivato la sua scelta, sottolineando come l’impossibilità di riconoscere la tenuità derivasse proprio dalle modalità della condotta. Il fatto che l’imputato fosse rientrato solo perché avvisato dalla madre dimostrava una sostanziale indifferenza verso la misura restrittiva e non una violazione di lieve entità. Il ricorso si limitava a riproporre la richiesta di applicazione dell’art. 131-bis c.p. senza smontare il ragionamento logico-giuridico della Corte territoriale.

Le Conclusioni

L’ordinanza ribadisce un principio fondamentale del processo di Cassazione: il ricorso non può essere una mera riproposizione delle proprie tesi, ma deve contenere una critica specifica e argomentata dei punti della decisione che si intende contestare. In assenza di tale specificità, il ricorso viene dichiarato inammissibile. La conseguenza diretta per il ricorrente è la condanna al pagamento delle spese processuali e di una somma a favore della Cassa delle ammende, che nel caso di specie è stata fissata in tremila euro. Questa decisione serve da monito sulla necessità di formulare ricorsi tecnicamente precisi e non meramente assertivi, specialmente quando si invoca un istituto come la particolare tenuità del fatto.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Perché non conteneva una critica specifica e analitica delle motivazioni della sentenza impugnata, ma si limitava a riproporre genericamente la richiesta di applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto.

Quali elementi hanno portato la Corte d’Appello a escludere la particolare tenuità del fatto?
La Corte d’Appello ha ritenuto che il fatto non fosse tenue perché l’imputato, assente durante un controllo, era rientrato solo dopo essere stato avvisato dalla madre della presenza dei militari, senza fornire alcuna giustificazione per la sua condotta.

Quali sono le conseguenze economiche della dichiarazione di inammissibilità?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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