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Particolare tenuità del fatto: quando è esclusa?

La Cassazione dichiara inammissibile il ricorso di un soggetto agli arresti domiciliari che aveva rotto il braccialetto elettronico e si era allontanato per un giorno intero. Esclusa la particolare tenuità del fatto per la gravità delle condotte.

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Pubblicato il 6 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Particolare tenuità del fatto: la Cassazione chiarisce i limiti

L’istituto della particolare tenuità del fatto, introdotto dall’articolo 131-bis del codice penale, rappresenta uno strumento fondamentale per il principio di proporzionalità della sanzione penale. Tuttavia, la sua applicazione non è automatica e richiede una valutazione attenta da parte del giudice. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione offre spunti cruciali per comprendere quando determinate condotte superano la soglia della minima offensività, rendendo inapplicabile tale beneficio. Il caso analizzato riguarda la violazione degli arresti domiciliari, aggravata dall’effrazione del braccialetto elettronico.

I Fatti del Caso

La vicenda giudiziaria ha origine dal ricorso presentato da un imputato contro la sentenza della Corte di Appello. Il soggetto, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, si era reso responsabile di una duplice violazione: non solo si era allontanato dal proprio domicilio per un’intera giornata, ma aveva anche proceduto all’effrazione del braccialetto elettronico, il dispositivo di controllo a cui era sottoposto. La difesa aveva richiesto l’applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, sostenendo che la condotta non avesse causato un danno o un pericolo di entità tale da giustificare una sanzione penale.

La Decisione della Cassazione e la particolare tenuità del fatto

La Suprema Corte di Cassazione, con l’ordinanza in esame, ha dichiarato il ricorso inammissibile. La decisione si fonda su un principio consolidato: il ricorso per cassazione non può essere una semplice riproposizione delle stesse argomentazioni già valutate e respinte nei precedenti gradi di giudizio, a meno che non si evidenzino vizi logici o giuridici nella motivazione della sentenza impugnata. In questo caso, i giudici di legittimità hanno ritenuto che la Corte di Appello avesse già esaminato in modo corretto e completo le questioni sollevate, giungendo a una conclusione immune da censure.

Le Motivazioni

Il cuore della decisione risiede nelle motivazioni con cui la Corte ha escluso la particolare tenuità del fatto. La Corte di Appello aveva individuato una pluralità di circostanze concrete ritenute incompatibili con un giudizio di minima offensività. Nello specifico, l’allontanamento dal domicilio per un’intera giornata e, soprattutto, l’effrazione del braccialetto elettronico sono stati considerati elementi che denotano una significativa gravità della condotta. La Cassazione ha condiviso pienamente questa valutazione, sottolineando come tali comportamenti non possano essere liquidati come di lieve entità. L’effrazione del dispositivo di controllo, in particolare, manifesta una chiara volontà di sottrarsi al controllo dell’autorità giudiziaria e una spiccata capacità a delinquere, elementi che ostacolano l’applicazione del beneficio previsto dall’art. 131-bis c.p. Di conseguenza, il ricorso, essendo meramente reiterativo e privo di fondamento, è stato dichiarato inammissibile, con la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

Le Conclusioni

L’ordinanza ribadisce un principio fondamentale: la valutazione della particolare tenuità del fatto non può prescindere da un’analisi complessiva e concreta della condotta dell’imputato. Comportamenti come l’allontanamento prolungato dal luogo di detenzione domiciliare e la manomissione degli strumenti di controllo elettronico sono indicatori di una gravità intrinseca che va oltre la soglia della ‘tenuità’. Questa decisione serve da monito, chiarendo che il beneficio della non punibilità è riservato a violazioni realmente marginali e non a condotte che, pur senza causare danni diretti a terzi, minano seriamente l’autorità delle decisioni giudiziarie e l’efficacia delle misure cautelari.

La rottura del braccialetto elettronico è compatibile con la particolare tenuità del fatto?
No, secondo l’ordinanza, l’effrazione del braccialetto elettronico è una delle circostanze che, unitamente ad altre come l’allontanamento per un giorno intero, è stata ritenuta incompatibile con il giudizio di minima offensività richiesto per l’applicazione della particolare tenuità del fatto.

Per quale motivo il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché considerato reiterativo di questioni già esaminate e correttamente risolte dalla Corte di Appello, senza presentare nuovi e validi argomenti giuridici.

Quali sono state le conseguenze per il ricorrente dopo la dichiarazione di inammissibilità?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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