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Particolare tenuità del fatto: no se l’assenza dura

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un imputato condannato per evasione. I giudici hanno stabilito che l’esclusione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto è legittima quando l’allontanamento dall’abitazione, in regime di misura cautelare, è prolungato e privo di giustificazione, indicando una non scarsa offensività del comportamento.

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Pubblicato il 11 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Particolare Tenuità del Fatto: Quando Non Si Applica in Caso di Evasione

La Corte di Cassazione, con una recente ordinanza, ha fornito importanti chiarimenti sui limiti di applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto nel reato di evasione. La decisione sottolinea come la durata e la mancanza di giustificazione dell’allontanamento siano elementi decisivi per escludere tale beneficio, confermando la condanna di un soggetto che si era allontanato dalla propria abitazione mentre era sottoposto a una misura cautelare.

I Fatti del Caso

Il caso trae origine dal ricorso presentato da un imputato contro la sentenza della Corte d’Appello che lo aveva condannato per il reato di evasione ai sensi dell’art. 385 del codice penale. L’imputato, sottoposto a una misura cautelare che lo obbligava a rimanere presso la propria abitazione, si era allontanato senza alcuna autorizzazione.

Nel suo ricorso per cassazione, la difesa sollevava due principali motivi di contestazione:
1. Un vizio di motivazione circa la specificazione del titolo detentivo che lo obbligava a permanere in casa.
2. L’errata esclusione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, prevista dall’art. 131-bis del codice penale.

L’Analisi della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha esaminato entrambi i motivi, dichiarando il ricorso interamente inammissibile.

Genericità del Primo Motivo

I giudici hanno ritenuto il primo motivo di ricorso generico, in quanto non si confrontava adeguatamente con la motivazione della sentenza impugnata. La Corte d’Appello aveva infatti chiarito in modo esplicito che l’imputato era soggetto a una misura cautelare. Inoltre, il riferimento all’art. 47 dell’Ordinamento Penitenziario è stato giudicato inconferente, poiché tale norma riguarda permessi specifici che, nel caso in esame, non erano mai stati concessi.

La Particolare Tenuità del Fatto e l’Assenza Prolungata

Il punto centrale della decisione riguarda il secondo motivo. La Corte di Cassazione ha qualificato la critica come manifestamente infondata, ribadendo la correttezza della valutazione operata dalla Corte territoriale. Quest’ultima aveva escluso l’applicazione dell’art. 131-bis c.p. con una valutazione di merito, ritenuta insindacabile in sede di legittimità.

Le Motivazioni della Decisione

La motivazione fondamentale per negare la particolare tenuità del fatto risiede nella “non scarsa offensività” della condotta. Tale offensività è stata desunta da due elementi chiave:
1. Il consistente lasso di tempo durante il quale l’imputato si è allontanato dalla sua abitazione.
2. L’assenza di qualsivoglia giustificazione per tale comportamento.

Secondo la Corte, un’assenza prolungata e ingiustificata non può essere considerata un’offesa di lieve entità al bene giuridico tutelato dalla norma sull’evasione. Di conseguenza, il comportamento dell’imputato non rientrava nei presupposti necessari per l’applicazione della causa di non punibilità.

Conclusioni

L’ordinanza della Corte di Cassazione rafforza un principio importante: la valutazione della particolare tenuità del fatto non è automatica ma richiede un’analisi concreta della condotta. Nel contesto del reato di evasione, la durata dell’allontanamento e la presenza o meno di una valida giustificazione sono fattori determinanti. Un’assenza significativa e non motivata manifesta un grado di offensività che osta all’applicazione del beneficio previsto dall’art. 131-bis c.p., portando alla conferma della condanna e al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

Quando un ricorso in Cassazione per evasione può essere considerato generico?
Un ricorso è considerato generico quando non si confronta specificamente con le argomentazioni della sentenza impugnata, ad esempio omettendo di contestare il fatto, chiarito dal giudice di merito, che l’imputato fosse sottoposto a una misura cautelare.

L’assenza prolungata dall’abitazione impedisce l’applicazione della particolare tenuità del fatto?
Sì, secondo questa ordinanza. La Corte ha stabilito che un consistente lasso di tempo di allontanamento, unito all’assenza di giustificazioni, dimostra una ‘non scarsa offensività’ della condotta, elemento che impedisce di riconoscere la particolare tenuità del fatto.

Perché il riferimento all’art. 47 dell’Ordinamento Penitenziario è stato ritenuto irrilevante?
È stato ritenuto irrilevante perché quella norma si applica ai casi in cui vi sia un’autorizzazione ad allontanarsi dal luogo di detenzione. Nel caso specifico, l’imputato non aveva ricevuto alcuna autorizzazione, rendendo il richiamo a tale articolo non pertinente.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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