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Particolare tenuità del fatto: no se la guida è pericolosa

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un automobilista condannato per guida in stato di ebbrezza. È stata negata l’applicazione della particolare tenuità del fatto poiché la condotta, avvenuta in un parcheggio autostradale affollato, è stata ritenuta altamente pericolosa per l’incolumità altrui, escludendo così la lieve entità dell’offesa.

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Pubblicato il 10 dicembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Particolare Tenuità del Fatto: Esclusa per Guida Pericolosa in Parcheggio

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 42915/2024, ha ribadito un principio fondamentale in materia di guida in stato di ebbrezza: la causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, prevista dall’art. 131-bis del codice penale, non è applicabile quando le circostanze concrete della condotta rivelano un elevato grado di pericolosità. In questo caso, guidare ubriachi in un parcheggio autostradale affollato è stato considerato un fattore decisivo per escludere il beneficio.

I Fatti del Caso

Il ricorrente era stato condannato in primo e secondo grado alla pena di otto mesi di arresto e quattromila euro di ammenda per il reato di guida in stato di ebbrezza, aggravato ai sensi dell’art. 186, comma 2 lett. c) e comma 2-bis del Codice della Strada. La difesa dell’imputato ha presentato ricorso per Cassazione, basandolo su un unico motivo: il mancato riconoscimento della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto.

Secondo la tesi difensiva, la condotta del proprio assistito avrebbe dovuto essere considerata di lieve entità, meritando così l’applicazione dell’istituto che avrebbe portato a un proscioglimento.

La Valutazione sulla Particolare Tenuità del Fatto

L’applicazione dell’art. 131-bis c.p. non è automatica, ma richiede al giudice una valutazione complessa e approfondita. Questa analisi deve tenere conto di tutti gli indicatori previsti dall’art. 133, comma primo, del codice penale, ovvero:

* Le modalità della condotta: come è stato commesso il reato.
* Il grado di colpevolezza: l’intensità del dolo o il livello della colpa.
* L’entità del danno o del pericolo: le conseguenze concrete della condotta.

Il giudice non è tenuto a esaminare ogni singolo elemento, ma deve motivare la sua decisione indicando quali fattori ha ritenuto più rilevanti per valutare la gravità del comportamento e, di conseguenza, il bisogno di una pena. Questa valutazione rientra nel potere discrezionale del giudice di merito e può essere contestata in Cassazione solo per vizi logici evidenti o per mancanza di motivazione.

Le Motivazioni della Cassazione

La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile, ritenendo la decisione della Corte d’Appello di Bologna del tutto logica e correttamente motivata. I giudici hanno sottolineato che, ai fini della valutazione dell’offensività, le modalità della condotta sono state decisive.

L’imputato si era messo alla guida in stato di ebbrezza alcolica all’interno di un parcheggio autostradale. Tale luogo è, per sua natura, frequentato da un gran numero di pedoni e veicoli in manovra. Guidare in quelle condizioni, in un contesto simile, costituisce una condotta altamente pericolosa per la circolazione stradale e per l’incolumità di terze persone.

Questa elevata pericolosità intrinseca ha portato la Corte a concludere che il fatto non potesse essere considerato di ‘particolare tenuità’. La valutazione è stata ritenuta congrua e adeguata, anche alla luce delle recenti modifiche legislative introdotte dal d.lgs. 150/2022 sull’istituto.

Conclusioni

L’ordinanza in commento conferma che la valutazione sulla particolare tenuità del fatto deve essere sempre ancorata alla realtà concreta. Nel contesto della guida in stato di ebbrezza, il luogo in cui avviene la condotta è un elemento cruciale. Guidare in un’area ad alta densità di persone e veicoli, come un parcheggio autostradale, amplifica il pericolo e rende l’offesa incompatibile con il concetto di ‘tenuità’. La decisione rafforza il principio secondo cui la sicurezza pubblica prevale e la sanzione penale mantiene la sua funzione deterrente di fronte a comportamenti che, sebbene non abbiano causato un danno effettivo, hanno creato un rischio elevato e inaccettabile.

Quando si può applicare la causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto?
L’applicazione richiede una valutazione complessa e congiunta di tutte le peculiarità della fattispecie concreta, tenendo conto, ai sensi dell’art. 133 c.p., delle modalità della condotta, del grado di colpevolezza e dell’entità del danno o del pericolo.

Perché in questo caso non è stata riconosciuta la particolare tenuità del fatto per guida in stato di ebbrezza?
Perché la condotta è avvenuta all’interno di un parcheggio autostradale, un luogo generalmente molto frequentato da pedoni e veicoli. Questo ha reso il comportamento dell’imputato altamente pericoloso per la circolazione e l’incolumità altrui, escludendo così la lieve entità dell’offesa.

Cosa comporta la dichiarazione di inammissibilità di un ricorso in Cassazione?
Comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e, se non vi sono motivi di esonero, al versamento di una somma di denaro alla Cassa delle Ammende, in questo caso determinata in tremila euro.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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