LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Particolare tenuità del fatto: no se la guida è pericolosa

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un automobilista condannato per guida in stato di ebbrezza. La richiesta di applicazione del particolare tenuità del fatto (art. 131-bis c.p.) è stata respinta perché la condotta è stata giudicata particolarmente pericolosa a causa dell’elevato stato di ebbrezza, della guida in orario notturno e su una strada a scorrimento veloce.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 19 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Particolare Tenuità del Fatto: Quando la Pericolosità della Condotta Esclude il Beneficio

La recente ordinanza della Corte di Cassazione, Sezione Penale, affronta un tema di grande attualità: l’applicazione del particolare tenuità del fatto al reato di guida in stato di ebbrezza. La pronuncia chiarisce che la valutazione non può limitarsi al solo danno cagionato, ma deve estendersi a tutte le circostanze della condotta, in particolare al suo grado di pericolosità. Vediamo nel dettaglio la decisione e le sue implicazioni.

I Fatti di Causa

Un automobilista veniva condannato in primo grado e in appello per il reato di guida in stato di ebbrezza, previsto dall’art. 186 del Codice della Strada. La difesa del conducente decideva di presentare ricorso per cassazione, basando la sua argomentazione su un unico motivo: il vizio di motivazione della sentenza d’appello nel negare l’applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto (art. 131-bis c.p.). Secondo il ricorrente, i giudici di merito non avrebbero adeguatamente giustificato il diniego di tale beneficio.

La Decisione della Corte: Il Ruolo della Pericolosità nella Valutazione della Tenuità

La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso manifestamente infondato e, di conseguenza, inammissibile. Il fulcro della decisione risiede nel principio secondo cui il ricorso per cassazione deve confrontarsi specificamente con le argomentazioni della sentenza impugnata. Nel caso di specie, il ricorrente non aveva contestato le ragioni concrete addotte dalla Corte d’Appello per escludere il particolare tenuità del fatto.

Le Motivazioni

I giudici di legittimità hanno evidenziato come la Corte territoriale avesse correttamente negato il beneficio basandosi sulla “particolare pericolosità della condotta”. Tale pericolosità non era un’astrazione, ma era stata desunta da elementi fattuali precisi e concreti:

1. Stato di elevata ebbrezza: Il livello di alcol nel sangue era significativamente superiore al limite di legge, indicando una grave compromissione delle capacità psicofisiche del conducente.
2. Orario notturno: La guida durante la notte aumenta intrinsecamente i rischi a causa della ridotta visibilità.
3. Strada a scorrimento veloce: Il tipo di strada percorsa, caratterizzata da velocità elevate, rendeva la condotta ancora più rischiosa per l’incolumità pubblica.

La Corte di Cassazione ha ribadito che, di fronte a queste specifiche argomentazioni, il ricorrente avrebbe dovuto fornire una critica puntuale, cosa che non è avvenuta. Il ricorso è stato quindi giudicato carente e non meritevole di essere esaminato nel merito. Essendo il ricorso inammissibile, e non ravvisandosi un’assenza di colpa nel proporlo, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

Conclusioni

Questa ordinanza rafforza un principio fondamentale: l’istituto del particolare tenuità del fatto non è un automatismo. La sua applicazione richiede una valutazione complessiva che va oltre l’assenza di un danno concreto e immediato. La pericolosità intrinseca di un comportamento, desumibile da circostanze oggettive come l’orario, il luogo e le condizioni del soggetto, è un fattore determinante che può, da solo, giustificare l’esclusione della non punibilità. Per gli automobilisti, ciò significa che anche in assenza di incidenti, una guida in stato di ebbrezza in condizioni particolarmente rischiose difficilmente potrà beneficiare della causa di non punibilità.

Quando può essere negata l’applicazione del particolare tenuità del fatto per guida in stato di ebbrezza?
Può essere negata quando la condotta di guida, nel suo complesso, è ritenuta particolarmente pericolosa. Elementi come un elevato tasso alcolemico, la guida in orario notturno e la percorrenza di una strada a scorrimento veloce possono configurare tale pericolosità.

Perché il ricorso dell’automobilista è stato giudicato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché era manifestamente infondato. L’automobilista non ha contestato specificamente le argomentazioni della Corte d’Appello, la quale aveva giustificato il diniego della tenuità del fatto sulla base della pericolosità della condotta.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso penale inammissibile?
Quando un ricorso penale viene dichiarato inammissibile senza che sia dimostrata l’assenza di colpa del ricorrente nel proporlo, quest’ultimo viene condannato al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma di denaro alla cassa delle ammende, come stabilito nel dispositivo.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati