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Particolare tenuità del fatto e ricettazione: la Cass.

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 12643/2024, ha dichiarato inammissibile il ricorso di tre imputati condannati per ricettazione di beni contraffatti. I ricorrenti chiedevano l’applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, introdotta per questo reato dalla Riforma Cartabia. La Corte ha stabilito che il beneficio può essere negato implicitamente, senza una motivazione esplicita, qualora dalla sentenza emergano elementi ostativi come la non irrilevanza del danno e la presenza di precedenti penali specifici, che configurano un comportamento abituale e quindi escludono la tenuità.

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Pubblicato il 9 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Particolare Tenuità del Fatto e Ricettazione: la Cassazione fa Chiarezza

La recente sentenza della Corte di Cassazione n. 12643/2024 offre un’importante analisi sui limiti di applicazione della particolare tenuità del fatto al reato di ricettazione, specialmente alla luce delle novità introdotte dalla Riforma Cartabia. Questa pronuncia chiarisce come la valutazione del giudice non possa limitarsi al solo valore dei beni, ma debba estendersi alla personalità dell’imputato e alla non occasionalità della condotta.

I Fatti del Processo

Il caso riguarda tre individui condannati sia in primo grado che in appello per il delitto di ricettazione, per aver detenuto e commercializzato beni con marchi e segni distintivi contraffatti. Avverso la sentenza della Corte di Appello, gli imputati hanno proposto ricorso per Cassazione, lamentando un unico motivo: la mancata valutazione da parte dei giudici di merito della richiesta di applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, prevista dall’art. 131-bis del codice penale.

La Questione Giuridica: l’Applicabilità dell’Art. 131-bis alla Ricettazione

Il fulcro della questione risiede in un’importante modifica normativa. Prima della Riforma Cartabia (D.Lgs. 150/2022), l’istituto della particolare tenuità del fatto non era applicabile al reato di ricettazione. La riforma ha esteso tale possibilità, permettendo anche a chi è accusato di questo delitto di beneficiare della non punibilità se il fatto è di minima offensività.
Nel caso di specie, la difesa aveva avanzato tale richiesta durante il giudizio d’appello, celebrato dopo l’entrata in vigore della nuova normativa. Tuttavia, la Corte d’Appello aveva confermato la condanna senza fornire una motivazione esplicita sul rigetto di tale istanza.

Le Motivazioni della Cassazione: Il Rigetto Implicito e la Condotta Abituale

La Suprema Corte ha dichiarato i ricorsi manifestamente infondati, e quindi inammissibili, fornendo una motivazione dettagliata che costituisce un precedente di rilievo.

La Validità del Rigetto Implicito

In primo luogo, la Cassazione ha ribadito un principio consolidato: non è sempre necessaria una motivazione espressa per rigettare un’istanza difensiva. Il rigetto può essere implicito, desumibile dalla struttura argomentativa complessiva della sentenza. Se le ragioni addotte dal giudice per confermare una condanna sono logicamente incompatibili con l’accoglimento di una specifica richiesta, quest’ultima si intende respinta.

Gli Elementi Ostativi alla Particolare Tenuità del Fatto

Nel merito, la Corte ha evidenziato come la Corte d’Appello avesse, di fatto, considerato elementi che precludevano il riconoscimento del beneficio. La motivazione della sentenza impugnata, richiamando quella di primo grado, aveva sottolineato due aspetti cruciali:

1. Il valore dei beni: I beni ricettati non erano di valore infimo, elemento che già di per sé incide sulla valutazione della tenuità del danno.
2. La personalità degli imputati: Tutti e tre i ricorrenti avevano precedenti penali specifici. Questo dato è stato ritenuto fondamentale per inferire una ragionevole non episodicità della loro attività illecita. La presenza di precedenti per reati della stessa indole indica una condotta abituale, che per espressa previsione dell’art. 131-bis c.p. è una causa ostativa all’applicazione della non punibilità.

In sostanza, pur non rispondendo punto per punto all’istanza, la Corte di merito aveva evidenziato l’entità del pregiudizio e il carattere abituale della condotta, rendendo la sua decisione incompatibile con la concessione della particolare tenuità del fatto.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Sentenza

Questa pronuncia rafforza l’idea che l’accesso alla non punibilità per particolare tenuità non è automatico, neanche per i reati per cui è stato recentemente introdotto. La valutazione del giudice deve essere completa e non può prescindere da un’analisi della personalità dell’imputato e della sua storia criminale. La presenza di precedenti specifici è un segnale forte di una tendenza a delinquere che si scontra con la logica dell’istituto, pensato per condotte genuinamente occasionali e di minima gravità. La sentenza serve quindi da monito: una richiesta generica di applicazione dell’art. 131-bis, senza confrontarsi con elementi ostativi già presenti agli atti (come i precedenti penali), è destinata a essere respinta, anche solo implicitamente.

Dopo la Riforma Cartabia è possibile chiedere l’applicazione della particolare tenuità del fatto per il reato di ricettazione?
Sì, a seguito delle modifiche introdotte dal D.Lgs. 150/2022, anche per il reato di ricettazione (art. 648 c.p.) è possibile invocare la causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto prevista dall’art. 131-bis del codice penale.

Un giudice può rigettare la richiesta di particolare tenuità del fatto senza motivare espressamente sul punto?
Sì. La Corte di Cassazione ha confermato che il rigetto di tale istanza può essere anche implicito, ovvero desumibile dalla struttura argomentativa generale della sentenza. Se le motivazioni addotte (ad esempio, sulla gravità del fatto o sulla personalità dell’imputato) sono incompatibili con il riconoscimento della tenuità, la richiesta si considera respinta anche in assenza di una contestazione esplicita.

Avere precedenti penali specifici impedisce di ottenere la non punibilità per particolare tenuità del fatto?
Sì. La sentenza chiarisce che la presenza di precedenti penali specifici è un elemento che induce a ritenere la condotta come abituale e non episodica. L’abitualità del comportamento è una delle cause ostative espressamente previste dalla legge per l’applicazione della particolare tenuità del fatto.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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