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Particolare tenuità del fatto: Cassazione annulla condanna

La Corte di Cassazione ha annullato una condanna per ricettazione di prodotti ittici congelati, applicando la causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto. La Corte ha ritenuto che la marginale offensività del reato e l’assenza di prova sulla non occasionalità della condotta non fossero state adeguatamente considerate dalla Corte d’Appello, decidendo per l’annullamento senza rinvio della sentenza.

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Pubblicato il 8 dicembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Particolare Tenuità del Fatto: Cassazione Annulla Condanna per Ricettazione

Con una recente sentenza, la Corte di Cassazione ha fornito un’importante applicazione del principio di non punibilità per particolare tenuità del fatto, annullando una condanna per ricettazione. Questa decisione sottolinea come, anche in sede di legittimità, sia possibile riconoscere che un reato, pur sussistendo, non meriti una sanzione penale a causa della sua minima offensività.

I Fatti del Processo

Il caso riguardava un imputato condannato in primo grado e in appello per il reato di ricettazione di otto cartoni di calamari congelati. L’imputato ha proposto ricorso per Cassazione, lamentando principalmente che i giudici di merito non avessero motivato il rigetto della sua richiesta di applicazione dell’art. 131-bis del codice penale, ovvero la causa di non punibilità per la particolare tenuità del fatto.

In particolare, la difesa aveva introdotto tale richiesta con motivi nuovi in appello, a seguito di una sentenza della Corte Costituzionale (n. 156/2020) che aveva esteso l’ambito di applicazione di tale istituto. Nonostante ciò, la Corte d’Appello aveva confermato la condanna senza fornire alcuna spiegazione sul perché il fatto non potesse essere considerato di lieve entità.

L’Applicazione della Particolare Tenuità del Fatto

L’istituto della particolare tenuità del fatto consente al giudice di non procedere alla condanna quando il reato commesso ha causato un’offesa minima e il comportamento dell’autore non è abituale. La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso, ritenendo che nel caso specifico mancassero elementi ostativi al riconoscimento di questa causa di non punibilità.

La Suprema Corte ha evidenziato come gli stessi giudici di merito avessero già riconosciuto la forma attenuata del reato di ricettazione (art. 648, comma secondo, c.p.), segnalando implicitamente la scarsa gravità della condotta. Il valore della merce (alcune cassette di pesce congelato) era marginale e non era emerso alcun elemento che potesse far desumere una condotta non occasionale da parte dell’imputato.

La Decisione Diretta della Cassazione

Un aspetto fondamentale della sentenza è che la Corte di Cassazione non si è limitata a censurare la mancanza di motivazione della Corte d’Appello, ma ha deciso direttamente nel merito. Sulla base dell’articolo 620, lettera l), del codice di procedura penale, quando non sono necessari ulteriori accertamenti di fatto, la Cassazione può annullare la sentenza senza rinvio.

Le Motivazioni della Corte

La Corte ha motivato la sua decisione affermando che, dalla lettura della sentenza impugnata, non emergeva alcun elemento idoneo a escludere il riconoscimento dell’istituto della particolare tenuità del fatto. L’offensività del fatto era palesemente marginale, come dimostrato sia dal modesto valore della merce ricettata sia dal riconoscimento della circostanza attenuata da parte dei giudici di merito. Inoltre, non era stato addotto alcun elemento per dimostrare la non occasionalità della condotta, un requisito chiave per escludere l’applicazione dell’art. 131-bis c.p. In assenza di elementi ostativi, la Corte ha concluso che la causa di non punibilità potesse essere dichiarata direttamente in sede di legittimità.

Le Conclusioni

La sentenza rappresenta un chiaro monito per i giudici di merito sull’obbligo di motivare adeguatamente anche il rigetto di un’istanza difensiva, specialmente quando riguarda istituti come la particolare tenuità del fatto, che mirano a rispettare i principi di proporzionalità e sussidiarietà della sanzione penale. La decisione conferma inoltre il potere della Corte di Cassazione di porre fine al processo quando gli elementi per una declaratoria di non punibilità sono evidenti dagli atti, evitando così un inutile prolungamento dei tempi della giustizia con un rinvio al giudice d’appello.

Quando si può applicare la non punibilità per ‘particolare tenuità del fatto’?
Secondo la sentenza, si applica quando l’offensività del fatto è marginale e non vi sono elementi per desumere la non occasionalità della condotta dell’imputato.

Perché la Corte di Cassazione ha annullato la condanna per ricettazione in questo caso?
Ha annullato la condanna perché ha ritenuto che il fatto (ricettazione di alcune cassette di pesce congelato) presentasse un grado di offensività del tutto marginale e non vi fossero elementi ostativi per il riconoscimento della particolare tenuità del fatto, a differenza di quanto implicitamente ritenuto dalla Corte di Appello senza fornire motivazione.

Può la Corte di Cassazione applicare direttamente la causa di non punibilità senza rinviare al giudice d’appello?
Sì, in base all’art. 620, lett. l), del codice di procedura penale, la Corte di Cassazione può annullare la sentenza senza rinvio e dichiarare direttamente la non punibilità quando, come in questo caso, non sono necessari ulteriori accertamenti di fatto e gli elementi per la decisione emergono chiaramente dagli atti.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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