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Particolare tenuità del danno: la Cassazione chiarisce

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un imputato condannato per furto di un ciclomotore, che chiedeva il riconoscimento della particolare tenuità del danno. La Corte ha ribadito che la valutazione del danno non si limita al solo valore economico del bene, ma considera ogni pregiudizio per la vittima, escludendo l’applicazione del beneficio quando il danno non è irrisorio. Respinta anche la richiesta di non punibilità per particolare tenuità del fatto ex art. 131 bis c.p.

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Pubblicato il 15 dicembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Particolare Tenuità del Danno: Quando il Valore Non Basta

L’applicazione della circostanza attenuante della particolare tenuità del danno è un tema ricorrente nelle aule di giustizia, specialmente nei reati contro il patrimonio come il furto. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione offre un’importante occasione per chiarire i criteri di valutazione di questo beneficio, sottolineando che il mero valore economico del bene sottratto non è l’unico parametro da considerare. Analizziamo insieme la decisione per comprendere la linea interpretativa della Suprema Corte.

I Fatti di Causa

Il caso ha origine dalla condanna di un individuo per il furto di un ciclomotore, confermata sia in primo grado dal Tribunale sia in secondo grado dalla Corte di Appello. L’imputato, non rassegnandosi alla decisione, ha proposto ricorso per Cassazione, affidandosi a due principali motivi di doglianza.

In primo luogo, lamentava il mancato riconoscimento della circostanza attenuante della particolare tenuità del danno, sostenendo che il valore del ciclomotore fosse tale da giustificare una riduzione di pena. In secondo luogo, contestava la mancata applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, prevista dall’articolo 131 bis del codice penale.

La Valutazione della Particolare Tenuità del Danno Secondo la Cassazione

La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile, ritenendo le argomentazioni del ricorrente non idonee a scalfire la coerenza logica della sentenza impugnata. Gli Ermellini hanno colto l’occasione per ribadire i principi consolidati in materia.

Le Motivazioni della Decisione

Il riconoscimento dell’attenuante del danno di speciale tenuità, spiega la Corte, presuppone che il pregiudizio economico subito dalla vittima sia “lievissimo” o “pressoché irrisorio”. Questa valutazione non deve fermarsi al solo valore commerciale del bene sottratto, ma deve estendersi a considerare anche tutti gli “ulteriori effetti pregiudizievoli” che la persona offesa ha patito a causa della sottrazione. Ad esempio, il furto di un ciclomotore, anche se di modesto valore, può causare un notevole disagio alla vittima che lo utilizzava per i suoi spostamenti quotidiani.

È fondamentale notare che, secondo l’orientamento della Cassazione, la capacità economica della vittima di sopportare il danno è del tutto irrilevante. Il giudizio deve essere oggettivo e focalizzato sull’entità del pregiudizio in sé.

Per quanto riguarda l’applicazione dell’art. 131 bis c.p., la Corte ha ritenuto la censura parimenti inammissibile. La non punibilità per particolare tenuità del fatto è stata esclusa sia per i limiti di pena previsti dalla legge al momento della pronuncia, sia per una valutazione complessiva della condotta (realizzata in concorso) e dell’offesa. Il furto di un bene come un ciclomotore, data la sua funzione e consistenza materiale, non può essere considerato un fatto di speciale tenuità.

Conclusioni

L’ordinanza in esame conferma un principio cruciale: la valutazione della particolare tenuità del danno richiede un’analisi completa e non superficiale. Non basta guardare il cartellino del prezzo del bene rubato; occorre considerare l’impatto complessivo del reato sulla vita della persona offesa. Questa decisione serve da monito: i benefici come l’attenuante in questione o la non punibilità ex art. 131 bis c.p. non sono automatici e richiedono una rigorosa verifica di tutti i presupposti di legge, con un’attenzione particolare alla gravità concreta del fatto e alle sue conseguenze.

Come viene valutata la ‘particolare tenuità del danno’ in un reato come il furto?
La valutazione non si basa solo sul valore economico del bene sottratto, ma deve considerare l’intero pregiudizio causato alla vittima, inclusi i disagi e gli ulteriori effetti negativi. Il danno deve essere oggettivamente ‘lievissimo’ o ‘irrisorio’, indipendentemente dalla capacità economica della persona offesa di sopportarlo.

Perché nel caso di furto di un ciclomotore non è stata applicata la causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto (art. 131 bis c.p.)?
La Corte ha ritenuto che il fatto non fosse di particolare tenuità a causa della natura e della funzione del bene sottratto (un ciclomotore) e delle modalità della condotta (realizzata in concorso). Inoltre, i limiti di pena previsti al momento della decisione non consentivano l’applicazione del beneficio.

Cosa comporta la dichiarazione di inammissibilità di un ricorso in Cassazione?
Quando un ricorso è dichiarato inammissibile, la Corte non esamina il merito della questione. Il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende, a meno che non dimostri di non avere colpa nella presentazione di un ricorso inammissibile.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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