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Ordine di espulsione annullato: cade il reato

Un cittadino straniero, condannato per non aver ottemperato a un ordine di espulsione emesso dal Questore, ha presentato ricorso in Cassazione. La Corte ha annullato la condanna senza rinvio perché, nel frattempo, l’originario decreto di espulsione era stato annullato da un Giudice di pace. La Cassazione ha stabilito che l’annullamento del provvedimento presupposto fa venire meno retroattivamente l’elemento oggettivo del reato, rendendo il fatto non sussistente.

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Pubblicato il 27 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Ordine di Espulsione Illegittimo: Conseguenze sulla Condanna Penale

La Corte di Cassazione, con la sentenza in esame, ha chiarito un principio fondamentale: se un ordine di espulsione viene annullato, decade anche il reato di inosservanza contestato al cittadino straniero. Questa pronuncia sottolinea l’importanza della legittimità del provvedimento amministrativo come presupposto necessario per la sussistenza del reato. Analizziamo insieme i dettagli di questa importante decisione.

I Fatti del Caso: Dalla Condanna al Ricorso

La Condanna del Giudice di Pace

Un cittadino straniero era stato dichiarato colpevole dal Giudice di pace di Pescara per il reato di cui all’art. 14, comma 5-ter, del D.Lgs. 286/1998. L’accusa era quella di essersi trattenuto illegalmente in Italia, non ottemperando all’ordine di allontanamento emesso dal Questore entro il termine di sette giorni. La condanna prevedeva una multa di 10.000 euro e il pagamento delle spese processuali.

Il Ricorso in Cassazione

L’imputato, tramite il suo legale, ha presentato ricorso per cassazione, sostenendo l’insussistenza dell’addebito. Il punto centrale della difesa era che il decreto di espulsione, atto presupposto dell’ordine di allontanamento del Questore, era stato annullato con un’ordinanza del Giudice di Pace di Pescara emessa il 16 maggio 2024. L’annullamento era avvenuto perché il decreto era stato emesso in violazione del divieto di espulsione per soggetti con un procedimento pendente per il riconoscimento della protezione internazionale. L’imputato aveva tempestivamente comunicato questa circostanza al giudice di primo grado con una memoria trasmessa via PEC, ma il giudice non ne aveva tenuto conto.

L’Importanza di un Ordine di Espulsione Valido

Il ricorso evidenzia un principio cardine del diritto: non può esserci condanna per la disobbedienza a un ordine se quest’ultimo è illegittimo. La stessa Procura Generale presso la Corte di Cassazione ha condiviso questa tesi, chiedendo l’annullamento senza rinvio della sentenza impugnata. La validità dell’atto amministrativo è, quindi, un prerequisito indispensabile per la configurabilità del reato.

La Decisione della Cassazione sull’Ordine di Espulsione

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso, ritenendolo fondato e annullando la sentenza di condanna senza rinvio.

Le Motivazioni

I Giudici Supremi hanno spiegato che il reato contestato consiste nella violazione, senza giustificato motivo, dell’ordine di lasciare il territorio dello Stato. Tale ordine, impartito dal Questore, è una diretta conseguenza del decreto prefettizio di espulsione.
Nel corso del procedimento di primo grado, il decreto di espulsione è stato annullato da una decisione giurisdizionale. Questo annullamento ha un’efficacia retroattiva, il che significa che l’atto viene considerato come se non fosse mai esistito. Di conseguenza, viene meno anche il fondamento giuridico dell’ordine del Questore.
La Corte ha stabilito che l’annullamento del provvedimento presupposto ha travolto l’elemento oggettivo del reato, ovvero la trasgressione a un precetto valido. Poiché il precetto è stato cancellato dall’ordinamento con effetto ex tunc (fin dall’inizio), la condotta di inosservanza non può più essere considerata penalmente rilevante.

Le Conclusioni

Sulla base di queste considerazioni, la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza impugnata “perché il fatto non sussiste”. Questa formula indica che la condotta materiale tenuta dall’imputato non integra gli estremi di alcun reato. La decisione pone fine in modo definitivo alla vicenda processuale, riaffermando il principio di legalità e la necessaria subordinazione della sanzione penale alla legittimità degli atti amministrativi che ne costituiscono il presupposto.

Cosa succede se un ordine di espulsione, su cui si basa una condanna penale, viene annullato?
La condanna penale per non aver rispettato l’ordine di allontanamento deve essere annullata. L’annullamento del provvedimento amministrativo ha efficacia retroattiva e fa venire meno l’elemento materiale del reato.

Il reato di inosservanza dell’ordine del Questore può esistere senza un valido decreto di espulsione?
No. La sentenza chiarisce che il reato contestato si fonda sulla violazione di un precetto (l’ordine di allontanamento) che presuppone un valido decreto di espulsione. Se quest’ultimo viene meno, crolla l’intera accusa.

Cosa significa “annullamento senza rinvio perché il fatto non sussiste”?
Significa che la Corte di Cassazione ha cancellato definitivamente la condanna, stabilendo che la condotta dell’imputato non costituisce reato. Il caso è chiuso e non verrà celebrato un nuovo processo.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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