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Omessa pena pecuniaria: la Cassazione annulla e decide

La Corte di Cassazione ha annullato parzialmente una sentenza per truffa aggravata a causa dell’omessa pena pecuniaria. Invece di rinviare il caso, ha corretto direttamente l’errore del giudice di merito, determinando la sanzione in 67 euro, in applicazione dell’art. 620, lett. l), c.p.p. La Corte ha ritenuto di poter decidere autonomamente non essendo necessari ulteriori accertamenti di fatto.

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Pubblicato il 24 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Omessa Pena Pecuniaria: La Cassazione Interviene e Determina la Sanzione

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha affrontato un caso di omessa pena pecuniaria in una sentenza di condanna per truffa aggravata. La pronuncia chiarisce i poteri della Suprema Corte di correggere direttamente gli errori di diritto dei giudici di merito, senza necessità di un nuovo processo, quando la questione non richiede ulteriori accertamenti sui fatti. Vediamo insieme i dettagli di questa interessante vicenda processuale.

I Fatti del Caso: Una Condanna Incompleta

Il Tribunale di merito aveva dichiarato un imputato colpevole del reato di truffa aggravata, condannandolo alla pena di otto mesi di reclusione. Tuttavia, nella determinazione della sanzione, il giudice aveva omesso di applicare la pena pecuniaria (la multa) che, per legge, deve sempre accompagnare la pena detentiva per questo tipo di reato. Si trattava, quindi, di una condanna incompleta e in violazione di una precisa disposizione normativa.

Il Ricorso del Pubblico Ministero e l’omessa pena pecuniaria

Avverso tale sentenza, il Procuratore della Repubblica ha proposto ricorso immediato per cassazione. L’unico motivo di doglianza riguardava proprio l’erronea applicazione della legge penale, specificamente per la mancata irrogazione della pena pecuniaria. Il Pubblico Ministero ha quindi chiesto l’annullamento della sentenza, evidenziando un errore di diritto che doveva essere corretto.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso, riconoscendo la fondatezza della censura mossa dal Procuratore. Invece di rinviare il caso al Tribunale per una nuova pronuncia, la Suprema Corte ha deciso di annullare la sentenza senza rinvio, limitatamente alla parte in cui era stata omessa la sanzione pecuniaria. Procedendo oltre, ha determinato direttamente la pena pecuniaria nella misura di 67 euro.

Le Motivazioni: L’Applicazione dell’Art. 620 c.p.p. per l’omessa pena pecuniaria

La Corte ha basato la sua decisione sull’articolo 620, lettera l), del codice di procedura penale. Questa norma conferisce alla Cassazione il potere di pronunciare una sentenza di annullamento senza rinvio quando ritiene di poter decidere direttamente il caso nel merito. Ciò è possibile quando non sono necessari ulteriori accertamenti di fatto o quando si tratta semplicemente di rideterminare la pena sulla base di quanto già stabilito dal giudice precedente.

Nel caso specifico, l’errore era puramente giuridico: la mancata applicazione di una pena prevista dalla legge. Non serviva un nuovo processo per stabilire questo. La Corte ha quindi calcolato l’importo della multa tenendo conto delle circostanze già valutate dal Tribunale, ovvero le attenuanti generiche concesse all’imputato e ritenute equivalenti alla circostanza aggravante contestata. Sulla base di questi elementi, già cristallizzati nella sentenza impugnata, ha potuto determinare la pena pecuniaria in 67 euro, sanando così l’errore del primo giudice.

Le Conclusioni: Il Principio di Economia Processuale e il Potere Correttivo della Cassazione

Questa ordinanza è un chiaro esempio del principio di economia processuale e del ruolo della Corte di Cassazione non solo come giudice di legittimità, ma anche come organo in grado di correggere direttamente errori di diritto evidenti. Annullando senza rinvio, la Corte ha evitato le lungaggini di un nuovo giudizio, fornendo una risposta di giustizia rapida ed efficiente. La decisione riafferma che, in presenza di tutti gli elementi necessari per decidere, la Suprema Corte può e deve intervenire per rimediare a un’omessa pena pecuniaria, completando la sentenza e assicurando la corretta applicazione della legge penale.

Per quale motivo è stato presentato ricorso in Cassazione?
Il ricorso è stato presentato dal Procuratore della Repubblica perché il Tribunale, nel condannare l’imputato per truffa aggravata alla pena della reclusione, aveva omesso di applicare la pena pecuniaria (multa), che è obbligatoria per legge per quel tipo di reato.

Cosa significa che la Cassazione ha annullato la sentenza ‘senza rinvio’?
Significa che la Corte di Cassazione ha annullato la parte errata della sentenza (l’omissione della multa) ma, invece di rimandare il caso a un altro giudice per una nuova decisione, ha corretto direttamente l’errore, determinando essa stessa l’importo della pena pecuniaria. Lo ha potuto fare perché non erano necessari nuovi accertamenti sui fatti.

Come è stato calcolato l’importo della pena pecuniaria di 67 euro?
La Corte di Cassazione ha determinato l’importo di 67 euro basandosi sugli elementi già valutati dal giudice di primo grado. Ha considerato le circostanze attenuanti generiche già concesse all’imputato e il giudizio di equivalenza di queste con la circostanza aggravante, applicando tali criteri per definire la misura della sanzione pecuniaria mancante.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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