LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Occupazione abusiva immobile: reato permanente o no?

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 37419/2025, ribadisce un principio fondamentale: l’occupazione abusiva immobile è un reato permanente. A differenza di quanto sostenuto da un tribunale di primo grado, la condotta illecita non si esaurisce con l’ingresso nell’edificio, ma perdura per tutto il tempo dell’illegittima permanenza. Di conseguenza, il termine di prescrizione inizia a decorrere solo dal momento in cui l’occupazione cessa, e non dalla data di inizio. La sentenza annulla la decisione che aveva erroneamente dichiarato il reato prescritto.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 25 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Occupazione Abusiva Immobile: Quando Scatta la Prescrizione? La Cassazione Fa Chiarezza

L’occupazione abusiva immobile rappresenta una problematica sociale e giuridica di grande rilevanza. Una delle questioni più dibattute riguarda la natura del reato previsto dall’art. 633 del Codice Penale: si tratta di un reato istantaneo, che si consuma con il semplice ingresso illegittimo, o di un reato permanente, la cui condotta illecita perdura fino alla liberazione dei locali? La Corte di Cassazione, con la recente sentenza n. 37419/2025, ha ribadito il suo orientamento consolidato, offrendo chiarimenti decisivi con importanti implicazioni sul calcolo della prescrizione.

I Fatti del Caso

Il caso trae origine dal ricorso del Procuratore Generale contro una sentenza del Tribunale che aveva dichiarato il non doversi procedere per intervenuta prescrizione nei confronti di un individuo accusato di aver occupato abusivamente un alloggio di proprietà comunale. Il giudice di primo grado, discostandosi dall’orientamento maggioritario, aveva qualificato il reato come istantaneo con effetti permanenti, facendo decorrere la prescrizione dal momento dell’iniziale introduzione nell’immobile, avvenuta molti anni prima. Poiché il termine di sei anni era ampiamente decorso prima del primo atto interruttivo (il decreto di citazione a giudizio), il reato era stato considerato estinto. Il Procuratore ha impugnato tale decisione, sostenendo l’erronea applicazione della legge e la natura permanente del reato.

La Decisione della Corte di Cassazione sull’occupazione abusiva immobile

La Suprema Corte ha accolto il ricorso del Procuratore Generale, annullando la sentenza impugnata e rinviando il caso alla Corte di Appello per un nuovo giudizio. Il Collegio ha riaffermato con forza il principio, già consolidato nella giurisprudenza di legittimità, secondo cui il delitto di invasione di terreni o edifici (art. 633 c.p.) ha natura permanente quando l’occupazione si protrae nel tempo. La condotta penalmente rilevante non è solo l’atto iniziale di “invasione”, ma anche la successiva “occupazione” che ne consegue, la quale costituisce una compressione continua del diritto di godimento del legittimo proprietario.

Le Motivazioni della Sentenza: Perché l’occupazione abusiva immobile è un Reato Permanente

La Corte ha articolato le sue motivazioni distinguendo nettamente tra la nozione di “invasione” e quella di “occupazione”.

1. Invasione e Occupazione: L’invasione è l’atto di introdursi arbitrariamente nell’immobile altrui. L’occupazione, invece, è la conseguenza di tale invasione e consiste nella permanenza all’interno del bene, che ne impedisce il pacifico godimento da parte del titolare. Quando l’occupazione perdura, la condotta illecita non si esaurisce ma continua ininterrottamente.

2. La Lesione Continua del Bene Giuridico: Il reato è permanente perché la lesione del diritto di proprietà non si esaurisce con l’ingresso. Al contrario, essa si rinnova momento per momento, finché l’agente rimane nell’immobile. Questa permanenza richiede una condotta attiva e volontaria del soggetto, che continua a utilizzare il bene altrui contro la volontà del proprietario.

3. Differenza con i Reati Istantanei a Effetti Permanenti: La Corte ha chiarito perché l’occupazione abusiva immobile non può essere assimilata a reati istantanei i cui effetti si protraggono nel tempo (come il danneggiamento o l’evasione). In questi ultimi, la condotta illecita si esaurisce in un attimo, e solo le sue conseguenze materiali perdurano. Nell’occupazione abusiva, invece, è la condotta stessa a essere permanente, poiché richiede un’attività continua o una persistente omissione (il non rilasciare l’immobile) da parte dell’agente.

4. Decorrenza della Prescrizione: La conseguenza diretta della natura permanente del reato è che il termine di prescrizione non inizia a decorrere dal momento dell’ingresso, ma solo dal giorno in cui cessa la permanenza illegale, ovvero quando l’immobile viene rilasciato spontaneamente o a seguito di un provvedimento dell’autorità.

Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Pronuncia

La sentenza in commento consolida un principio di diritto di fondamentale importanza pratica. Chi commette un’occupazione abusiva immobile non può confidare nel semplice trascorrere del tempo dall’inizio dell’invasione per ottenere l’estinzione del reato per prescrizione. Finché l’illegittima permanenza continua, il “cronometro” della prescrizione rimane fermo. Questa decisione garantisce una tutela più efficace al diritto di proprietà e ribadisce che la condotta di chi occupa un bene altrui è un illecito che si protrae e si rinnova ogni giorno, fino alla sua effettiva cessazione.

Quando si consuma il reato di occupazione abusiva di un immobile?
Il reato di occupazione abusiva non si consuma in un solo istante, ma ha natura permanente. La condotta illecita perdura per tutto il tempo in cui l’agente rimane illegittimamente all’interno dell’immobile, comprimendo il diritto di godimento del proprietario.

Da quale momento inizia a decorrere la prescrizione per il reato di occupazione abusiva?
Il termine di prescrizione inizia a decorrere solo ed esclusivamente dal momento in cui la condotta illecita cessa, ovvero quando l’immobile viene liberato (spontaneamente o coattivamente), e non dal giorno del primo ingresso abusivo.

Che differenza c’è tra reato permanente e reato istantaneo con effetti permanenti?
Nel reato permanente, come l’occupazione abusiva, la condotta dell’agente è continua e si protrae nel tempo. Nel reato istantaneo con effetti permanenti (es. un danneggiamento), la condotta illecita si esaurisce in un solo momento, anche se le sue conseguenze materiali perdurano.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati