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Occupazione abusiva demanio: reato con opere fisse

La Corte di Cassazione ha confermato la condanna penale per un’ipotesi di occupazione abusiva demanio. La sentenza chiarisce che l’ormeggio di un’imbarcazione diventa reato quando si utilizzano strutture aggiuntive e fisse, come pali e pontili, superando così l’ipotesi di illecito meramente amministrativo. La lunga durata dell’occupazione, inoltre, ha impedito di qualificare il fatto come di particolare tenuità e ha spostato in avanti il termine di prescrizione.

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Pubblicato il 3 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Occupazione Abusiva Demanio: Quando un Ormeggio Diventa Reato Penale

L’occupazione abusiva demanio marittimo è una problematica diffusa che solleva importanti questioni giuridiche. Non sempre, infatti, è immediato distinguere tra un semplice illecito amministrativo e un vero e proprio reato. Una recente sentenza della Corte di Cassazione, la n. 8347 del 2024, ha fornito chiarimenti decisivi su questo punto, stabilendo che la presenza di opere fisse, anche se accessorie all’ormeggio di un’imbarcazione, qualifica la condotta come reato penale.

I Fatti del Caso: Un Ormeggio Prolungato con Opere Fisse

Il caso esaminato dalla Corte riguarda un soggetto condannato dal Tribunale di Foggia per aver occupato abusivamente uno specchio d’acqua all’interno di un porto-canale, area appartenente al demanio marittimo. L’occupazione non si limitava al semplice stazionamento di un natante da diporto, ma era stata realizzata in modo strutturato: l’imbarcazione era ormeggiata a paletti di ferro conficcati nel fondale e l’accesso era garantito da un pontile improvvisato con tavole di legno. Questa situazione si era protratta per circa tre anni, dal 2016 al 2019.

L’imputato ha presentato ricorso in Cassazione, sostenendo principalmente quattro argomenti:
1. La condotta doveva essere qualificata come illecito amministrativo, poiché realizzata con un natante facilmente rimovibile.
2. Il reato doveva considerarsi prescritto.
3. In ogni caso, il fatto era di particolare tenuità e quindi non punibile.
4. L’applicazione della sospensione condizionale della pena era stata concessa senza un suo specifico interesse.

L’Analisi della Corte: la stabilità dell’occupazione abusiva demanio è cruciale

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile, respingendo tutte le censure sollevate. L’analisi dei giudici offre spunti fondamentali per comprendere i confini dell’occupazione abusiva demanio.

La Differenza tra Illecito Penale e Amministrativo

Il punto centrale della decisione riguarda l’interpretazione dell’art. 1161 del Codice della Navigazione. Questa norma prevede un illecito penale per chiunque occupi arbitrariamente uno spazio demaniale, ma introduce un’eccezione, configurando un mero illecito amministrativo se l’occupazione è “effettuata con un veicolo”.

La difesa sosteneva che un natante rientrasse in questa eccezione. Tuttavia, la Corte ha specificato che l’eccezione non si applica quando, oltre al veicolo (in questo caso, la barca), vengono utilizzate altre opere abusive. Nel caso di specie, i paletti in ferro e il pontile in legno sono stati considerati “cose fisicamente distinte” dal natante, che implicavano un’occupazione più estesa e stabile. La presenza di queste strutture, realizzate per assicurare l’ormeggio e l’accesso, ha fatto venir meno i presupposti per la sanzione amministrativa, configurando pienamente il reato penale.

La Questione della Prescrizione nel Reato Permanente

Un altro aspetto rilevante è quello della prescrizione. L’imputato sosteneva che il reato, accertato nel dicembre 2016, fosse ormai prescritto. La Corte ha ribadito che l’occupazione abusiva demanio è un reato permanente: la condotta illecita non si esaurisce in un solo momento, ma perdura finché l’occupazione non cessa.

Quando nel capo d’imputazione viene indicata solo la data dell’accertamento, la contestazione si considera “aperta”. Ciò significa che la permanenza del reato si presume fino alla sentenza di primo grado, a meno che non sia provata una data di cessazione anteriore. Poiché le prove avevano dimostrato che l’ormeggio era rimasto inalterato fino al 2019, la Corte ha legittimamente escluso la prescrizione.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte ha motivato la propria decisione sulla base di un’interpretazione rigorosa della norma e di un consolidato orientamento giurisprudenziale. La ratio della distinzione tra illecito penale e amministrativo risiede nel grado di stabilità e alterazione del bene pubblico. Un veicolo, per sua natura mobile, comporta un’occupazione precaria. L’aggiunta di strutture fisse, al contrario, denota un’appropriazione più stabile e duratura del suolo demaniale, giustificando una risposta sanzionatoria più severa.

Per quanto riguarda la particolare tenuità del fatto, i giudici hanno ritenuto che la protrazione della condotta per circa tre anni fosse un elemento di per sé sufficiente a escludere tale beneficio. La lunga durata dell’illecito è indice di una maggiore offensività e di una consapevole volontà di violare la legge.

Infine, è stata respinta anche la doglianza sulla sospensione condizionale della pena, poiché l’imputato non aveva allegato alcun interesse giuridicamente apprezzabile a rinunciare al beneficio, limitandosi a una contestazione generica.

Le Conclusioni

La sentenza n. 8347/2024 della Cassazione consolida un principio fondamentale in materia di reati demaniali: la qualificazione giuridica del fatto dipende dalle concrete modalità dell’occupazione. Non è sufficiente la presenza di un’imbarcazione per degradare l’illecito ad amministrativo; se l’occupazione è supportata da opere fisse che ne garantiscono la stabilità, si configura il più grave reato di occupazione abusiva demanio. Questa decisione serve come monito sull’importanza di rispettare i beni pubblici e sulle conseguenze penali che possono derivare da condotte apparentemente minori ma realizzate con modalità che ne aggravano il disvalore.

Quando l’ormeggio di una barca su suolo demaniale diventa un reato penale?
Diventa reato penale quando l’occupazione non avviene solo con la barca, ma anche mediante l’utilizzo di strutture fisse e abusive, come pali conficcati nel fondale o pontili, che sono fisicamente distinte dall’imbarcazione e ne estendono stabilmente l’occupazione.

Come viene calcolata la prescrizione per il reato di occupazione abusiva demanio?
Essendo un reato permanente, la condotta si considera ininterrotta fino alla sua cessazione. Se l’accusa indica solo la data di inizio o di accertamento, la condotta si presume perdurante e il termine di prescrizione inizia a decorrere solo dalla fine dell’occupazione, che può essere provata fino alla sentenza di primo grado.

L’occupazione abusiva del demanio può essere considerata un reato di ‘particolare tenuità’?
No, secondo la sentenza in esame, la protrazione della condotta per un lungo periodo (in questo caso, circa tre anni) è un elemento che legittimamente esclude la possibilità di applicare la causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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