Nullità Intermedia: Il Tempismo è Tutto nel Processo Penale
Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ci offre lo spunto per approfondire un concetto cruciale della procedura penale: la nullità intermedia. Questo principio stabilisce che certi vizi procedurali, se non contestati tempestivamente, non possono più essere fatti valere nelle fasi successive del giudizio. Analizziamo insieme come la Suprema Corte ha applicato questa regola in un caso concreto, dichiarando inammissibile il ricorso di un imputato.
Il Caso in Esame: Notifica Irregolare e Ricorso in Cassazione
La vicenda processuale ha origine dal ricorso presentato da un imputato avverso una sentenza della Corte d’Appello. Il principale motivo di doglianza riguardava un presunto vizio nella notifica della citazione a giudizio del primo grado. L’imputato, all’epoca detenuto per altra causa, sosteneva che la notifica avrebbe dovuto essergli consegnata personalmente presso il luogo di detenzione, come previsto dal codice di procedura penale. Invece, era stata eseguita in altre forme, nonostante l’imputato avesse eletto domicilio presso il suo difensore.
Oltre a questo vizio procedurale, il ricorrente lamentava la mancata applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto (art. 131-bis c.p.) e la mancata concessione delle circostanze attenuanti generiche.
La Decisione sulla Nullità Intermedia
La Corte di Cassazione ha ritenuto il motivo relativo al vizio di notifica manifestamente infondato, richiamando un’importante pronuncia delle Sezioni Unite (sentenza n. 12778/2020). Secondo questo autorevole precedente, la violazione delle regole di notifica all’imputato detenuto costituisce, appunto, una nullità intermedia.
Cosa significa? A differenza delle nullità assolute, che sono insanabili e possono essere rilevate in ogni stato e grado del procedimento, quelle intermedie devono essere eccepite dalla parte interessata entro termini perentori. In questo specifico caso, la difesa avrebbe dovuto sollevare l’eccezione nel corso dell’udienza di primo grado. Avendo invece presentato la questione per la prima volta solo con i motivi di appello, la nullità si è considerata ‘sanata’, e il diritto a farla valere è decaduto.
Gli Altri Motivi di Ricorso: Gravità del Fatto e Precedenti Penali
Anche gli altri motivi di ricorso sono stati giudicati manifestamente infondati. La Cassazione ha confermato la valutazione della Corte d’Appello, la quale aveva escluso l’applicabilità dell’art. 131-bis c.p. a causa della significativa gravità del fatto commesso, che non permetteva di qualificare la condotta come di ‘particolare tenuità’.
Allo stesso modo, la richiesta di concessione delle attenuanti generiche è stata respinta sulla base dei ‘plurimi e gravi precedenti penali’ dell’imputato, i quali non consentivano di applicare un’ulteriore mitigazione della pena.
Le Motivazioni della Cassazione
Le motivazioni della Corte si fondano su un principio di ordine e certezza processuale. Permettere a una parte di sollevare un’eccezione di nullità intermedia in una fase avanzata del processo, dopo non averlo fatto al momento opportuno, comprometterebbe l’efficienza del sistema giudiziario. La difesa, presente in primo grado, ha avuto la possibilità di contestare l’irregolarità della notifica ma non lo ha fatto. Questo silenzio processuale equivale a una rinuncia a far valere il vizio. Per quanto riguarda gli altri motivi, la Corte ha ribadito che la valutazione sulla gravità del fatto e sulla personalità dell’imputato rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, e in questo caso era stata esercitata in modo logico e coerente, rendendo il ricorso inammissibile.
Conclusioni: L’Importanza della Diligenza Difensiva
Questa ordinanza è un monito sull’importanza della diligenza e della strategia difensiva. Evidenzia come il successo di un’azione legale non dipenda solo da argomenti di merito, ma anche dal rigoroso rispetto delle regole procedurali. La gestione dei tempi e delle modalità con cui si sollevano le eccezioni è fondamentale. Una nullità intermedia può essere un’arma potente, ma solo se usata al momento giusto; un ritardo, come in questo caso, la rende inefficace, con conseguenze decisive sull’esito del processo, inclusa la condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.
Cosa si intende per nullità a regime intermedio nel processo penale?
È un vizio procedurale che, a differenza delle nullità assolute, deve essere contestato dalla parte interessata entro termini precisi. Se l’eccezione non viene sollevata tempestivamente, come nel corso del giudizio di primo grado nel caso di specie, il vizio si considera sanato e non può più essere fatto valere.
Perché il ricorso dell’imputato è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile principalmente perché il motivo relativo alla nullità della notifica è stato sollevato tardivamente, solo in appello. Inoltre, gli altri motivi, relativi alla tenuità del fatto e alle attenuanti generiche, sono stati considerati manifestamente infondati dalla Corte.
Perché non sono state concesse le attenuanti generiche e la causa di non punibilità?
Le attenuanti e la causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto non sono state concesse perché i giudici di merito hanno valutato il fatto come grave e hanno tenuto conto dei numerosi e seri precedenti penali dell’imputato, elementi che ostacolano il riconoscimento di tali benefici.
Testo del provvedimento
Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 15200 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 7 Num. 15200 Anno 2024
Presidente: COGNOME NOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 05/02/2024
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
COGNOME NOME nato a POLLENA TROCCHIA il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 16/03/2023 della CORTE APPELLO di ANCONA
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
visti gli atti e la sentenza impugnata; esaminato il ricorso di COGNOME
OSSERVA
Ritenuto che il motivo con cui si deduce la nullità della citazione a giudizio dell’imp detenuto per altra causa è manifestamente infondato tenuto conto che le Sezioni Unite di questa Corte hanno chiarito che, sebbene ai sensi dell’art. 156 cod. proc. pen. la notifica in questi casi deve essere eseguita, nonostante l’elezione di domicilio presso il difenso mediante consegna di copia alla persona nel luogo di detenzione, nondimeno la violazione di detta regola si traduce in una nullità a regime c.d. intermedio (Sez. U, n. 12778 27/02/2020, Di Nardo, Rv. 278869 – 01); che, invero, la difesa di fiducia del ricorrent eccepito tale nullità solo con i motivi di appello senza nulla eccepire nel corso dell’u celebratasi in primo grado con conseguente indeducibilità della relativa nullità;
rilevato che il motivo con cui viene dedotta violazione di legge, sia in ordine al manca riconoscimento della causa di non punibilità di cui all’art. 131-bis cod. pen., sia in ordi mancata concessione delle circostanze attenuanti generiche è manifestamente infondato avendo la Corte di appello messo in risalto, da un lato, la gravità del fatto, escluden scarsa offensività della condotta, dall’altro, i plurimi e gravi precedenti penali tal consentire una mitigazione ulteriore della pena;
rilevato, pertanto, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, con la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro tremila in favore dell Cassa delle ammende.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spe processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso il 05/02/2024.