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Notifica nulla: appello non tardivo e reato estinto

La Cassazione annulla una condanna per tentato furto. Una notifica nulla della sentenza di primo grado aveva impedito la decorrenza dei termini per l’appello. La Corte d’Appello aveva erroneamente dichiarato l’impugnazione tardiva. La Cassazione, correggendo l’errore, ha constatato l’intervenuta prescrizione del reato, annullando la sentenza senza rinvio.

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Pubblicato il 15 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Notifica Nulla della Sentenza: Come Annulla la Condanna e Interrompe i Termini

Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha riaffermato un principio fondamentale del diritto processuale penale: una notifica nulla dell’estratto di una sentenza di condanna impedisce che il termine per proporre appello inizi a decorrere. Questo caso dimostra come un vizio di forma possa avere conseguenze decisive sull’esito di un processo, portando addirittura all’estinzione del reato per prescrizione.

I Fatti di Causa: una Condanna e un Errore Procedurale

La vicenda ha origine da una condanna per tentato furto in abitazione emessa dal Tribunale nel 2009. La sentenza fu pronunciata in assenza dell’imputata. Anni dopo, la difesa scoprì un vizio insanabile: la notifica dell’estratto contumaciale della sentenza di primo grado era affetta da nullità.

Di conseguenza, la difesa propose un incidente di esecuzione, e il Giudice dell’Esecuzione, nel gennaio 2022, dichiarò effettivamente la nullità di quella notifica. Forte di questa decisione, la difesa presentò appello contro la sentenza del 2009, sostenendo che, in assenza di una valida notifica, il termine per impugnare non era mai scaduto.

L’Errore della Corte d’Appello e il Ricorso in Cassazione

Contrariamente alle aspettative, la Corte d’Appello dichiarò l’impugnazione inammissibile perché tardiva. Secondo i giudici di secondo grado, l’imputata avrebbe dovuto chiedere la “rimessione in termini”, un istituto che consente di riaprire i termini processuali in casi eccezionali. Non avendolo fatto, l’appello era da considerarsi fuori tempo massimo.

La difesa ha quindi proposto ricorso in Cassazione, sostenendo che la Corte d’Appello avesse confuso due istituti procedurali completamente diversi, portando a una decisione errata.

La Notifica Nulla e le Sue Conseguenze: l’Analisi della Cassazione

La Corte di Cassazione ha accolto pienamente le argomentazioni della difesa, ribaltando la decisione d’appello. Gli Ermellini hanno chiarito che l’incidente di esecuzione e la restituzione nel termine sono strumenti con presupposti e finalità differenti.

La distinzione chiave

– L’incidente di esecuzione (come nel caso di specie) serve a contestare la formazione stessa del titolo esecutivo. Se la notifica è nulla, il titolo non si è mai perfezionato e, di conseguenza, il termine per impugnare non è mai iniziato a decorrere.
– La restituzione nel termine, invece, presuppone che il titolo esecutivo si sia formato correttamente, ma che l’imputato non ne abbia avuto conoscenza per caso fortuito o forza maggiore.

Poiché un giudice aveva già accertato la notifica nulla, l’appello proposto successivamente non poteva essere considerato tardivo. La Corte Suprema ha citato precedenti giurisprudenziali, incluse le Sezioni Unite, che stabiliscono come la notificazione dell’avviso di deposito con l’estratto di sentenza sia l’unico atto idoneo a far decorrere i termini per l’impugnazione e non possa essere sostituito da atti equipollenti.

Le Motivazioni

La motivazione della Cassazione si fonda sulla logica procedurale: se un termine non è mai iniziato a correre, non può nemmeno scadere. La declaratoria di nullità della notifica da parte del Giudice dell’Esecuzione ha avuto l’effetto di accertare che la condizione per la decorrenza del termine d’appello non si era mai verificata. Pertanto, l’appello proposto nel 2022 era perfettamente tempestivo. La Corte d’Appello ha commesso un errore di diritto nel richiedere un’istanza di rimessione in termini, applicando un istituto non pertinente al caso di specie.

Le Conclusioni

Una volta stabilita la tempestività dell’appello, la Cassazione ha proceduto a un’ulteriore valutazione. Ha calcolato i termini di prescrizione del reato, commesso nell’agosto 2007. Tenendo conto delle interruzioni, il termine massimo di prescrizione era spirato nel settembre 2018. Poiché la prescrizione è una causa di estinzione del reato che prevale su altre questioni, la Corte ha annullato la sentenza impugnata senza rinvio, dichiarando il reato estinto. La vicenda si è così conclusa non con un’assoluzione nel merito, ma con la fine del processo a causa del tempo trascorso, reso possibile da un vizio procedurale iniziale.

Cosa succede se la notifica di una sentenza viene dichiarata nulla?
Se la notifica dell’estratto contumaciale di una sentenza viene dichiarata nulla, il termine per proporre impugnazione non inizia mai a decorrere. Di conseguenza, l’appello può essere presentato anche a distanza di anni, senza essere considerato tardivo.

Perché l’appello non è stato considerato tardivo nonostante fosse stato proposto molti anni dopo la sentenza?
L’appello non è stato considerato tardivo perché la nullità della notifica, accertata da un giudice, ha impedito che il termine legale per impugnare (che inizia solo con una notifica valida) potesse iniziare a correre. La decadenza dal termine non si è mai verificata.

Perché la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza per prescrizione invece di rimandare il caso alla Corte d’Appello?
La Corte di Cassazione, una volta stabilito che l’appello era ammissibile, ha verificato che nel frattempo era maturato il termine di prescrizione per il reato contestato (tentato furto). Poiché la prescrizione è una causa di estinzione del reato che deve essere dichiarata immediatamente, la Corte ha annullato la sentenza senza rinvio, chiudendo definitivamente il procedimento.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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