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Notifica copia atto: la firma non serve sulla copia

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un individuo condannato per la violazione di un foglio di via. L’imputato sosteneva la nullità dell’atto perché la copia notificatagli era priva della firma del Questore. La Corte ha stabilito che, ai fini della validità della notifica copia atto, la sottoscrizione autografa è richiesta solo sull’originale e non sulla copia, la cui autenticità è garantita dal pubblico ufficiale che esegue la notifica.

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Pubblicato il 7 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Notifica Copia Atto: la Cassazione Conferma la Validità Senza Firma Autografa

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha affrontato un’importante questione procedurale: la validità della notifica copia atto amministrativo quando questa è priva della firma autografa dell’autorità emittente. La Corte ha ribadito un principio consolidato, fondamentale per la certezza dei rapporti tra cittadini e pubblica amministrazione, stabilendo che la firma è necessaria solo sull’originale e non sulla copia notificata. Analizziamo insieme i dettagli della decisione.

I Fatti di Causa

Il caso trae origine da un ricorso presentato da un individuo condannato in primo e secondo grado per il reato previsto dall’art. 76, comma 3, del D.Lgs. 159/2011, ovvero la violazione di un foglio di via obbligatorio emesso dal Questore. L’imputato, attraverso il suo difensore, aveva impugnato la sentenza della Corte di Appello sostenendo un vizio di motivazione. In particolare, la difesa argomentava che il provvedimento del Questore (il presupposto del reato) fosse illegittimo e, quindi, nullo. La presunta illegittimità derivava dal fatto che la copia del foglio di via notificata all’interessato era priva sia della sottoscrizione autografa del Questore, sia della menzione che tale firma fosse presente sull’originale.

La Questione della Validità della Notifica Copia Atto

Il fulcro del ricorso verteva sulla validità formale dell’atto notificato. Secondo la tesi difensiva, l’assenza della firma sulla copia avrebbe reso l’atto non conforme alla legge, inficiando la sua capacità di produrre effetti giuridici e, di conseguenza, escludendo la configurabilità del reato contestato. La Corte di Cassazione è stata quindi chiamata a pronunciarsi sul seguente quesito: per la validità di un provvedimento amministrativo, è necessario che anche la copia notificata al destinatario rechi la firma autografa dell’autorità che lo ha emesso?

Le Motivazioni della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile, ritenendolo basato su motivi non consentiti in sede di legittimità e meramente riproduttivi di censure già correttamente respinte nei gradi di merito. I giudici hanno chiarito in modo inequivocabile che la sottoscrizione autografa è un requisito di validità richiesto esclusivamente per l’atto originale, non anche per le copie autentiche destinate alla notifica.

La Corte ha richiamato un orientamento giurisprudenziale consolidato, secondo cui è sufficiente che il provvedimento comunicato all’interessato sia una copia conforme all’originale, formata da un pubblico ufficiale autorizzato. L’autenticazione, eseguita ai sensi di legge, offre la certezza, fino a querela di falso, dell’esistenza di un provvedimento originale conforme e della presenza su di esso della firma autografa dell’organo competente.

Inoltre, la Corte ha sottolineato che l’autenticità e l’esistenza della copia del decreto notificato erano garantite dal fatto stesso che la notifica era stata eseguita da operanti della Polizia di Stato. L’organo notificatore, infatti, si assume la responsabilità sia della conformità della copia all’originale, sia della sua provenienza dall’organo competente ad emetterlo. Pertanto, l’assenza della firma sulla copia non ne determina la nullità.

Conclusioni e Implicazioni Pratiche

La decisione in esame conferma un principio di fondamentale importanza pratica. Richiedere la firma autografa su ogni singola copia da notificare comporterebbe un inutile aggravio procedurale per le pubbliche amministrazioni. La validità dell’azione amministrativa è invece salvaguardata dalla firma apposta sull’atto originale, conservato agli atti, e dalla correttezza della procedura di notificazione. Il pubblico ufficiale che notifica una copia conforme si fa garante della sua corrispondenza all’originale firmato. Per il cittadino, ciò significa che un atto ricevuto tramite notifica da un organo competente è da ritenersi valido e produttivo di effetti, anche se la copia materialmente ricevuta non è firmata a mano. La sua validità può essere contestata solo attraverso lo specifico strumento della querela di falso, che mira a dimostrare la non conformità della copia all’originale.

La copia di un atto notificata senza la firma autografa dell’autorità emittente è valida?
Sì, la copia notificata è valida. La legge richiede la sottoscrizione autografa come condizione di validità solo per l’atto originale, non per le copie autentiche destinate alla notifica.

Cosa garantisce l’autenticità di una copia di un atto se non è firmata?
L’autenticità è garantita dal pubblico ufficiale che esegue la notifica. Quest’ultimo, notificando l’atto, si assume la responsabilità di attestare che la copia è conforme all’originale (che è regolarmente firmato) e che proviene dall’autorità competente.

Perché il ricorso dell’imputato è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché si basava su motivi giuridicamente infondati e già correttamente respinti dalla Corte di Appello. La Cassazione ha confermato che la tesi difensiva sulla necessità della firma sulla copia notificata era errata, in base a principi giurisprudenziali consolidati.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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