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Notifica citazione a giudizio: annullamento sentenza

Un imputato, condannato per evasione dagli arresti domiciliari per essere stato trovato nel giardino di casa, ha ottenuto l’annullamento della sentenza. La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso basandosi su un vizio procedurale fondamentale: l’irregolarità della notifica citazione a giudizio. La Corte ha stabilito che la sola nomina di un avvocato di fiducia non è sufficiente a dimostrare la conoscenza del processo da parte dell’imputato, configurando una nullità assoluta che travolge l’intero procedimento.

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Pubblicato il 1 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Notifica Citazione a Giudizio: Quando un Vizio Annulla la Sentenza

Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha ribadito un principio fondamentale del diritto processuale penale: il diritto dell’imputato ad essere a conoscenza del processo a suo carico. Il caso in esame dimostra come un’irregolarità nella notifica citazione a giudizio possa portare all’annullamento di una condanna, anche se confermata in appello. La decisione sottolinea che la nomina di un avvocato di fiducia, di per sé, non è una prova sufficiente della conoscenza del procedimento.

I Fatti del Processo

La vicenda giudiziaria ha origine dalla condanna di un uomo per il reato di evasione, previsto dall’art. 385 del codice penale. L’imputato, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, era stato sorpreso mentre si trovava nel giardino retrostante la sua abitazione a colloquio con una persona non convivente. Sia il Tribunale di primo grado sia la Corte d’appello avevano confermato la sua colpevolezza, ritenendo che tale comportamento integrasse un allontanamento indebito dal luogo di detenzione.

I Motivi del Ricorso in Cassazione

L’imputato, tramite il suo difensore, ha presentato ricorso in Cassazione basandosi su quattro motivi. Tra questi, spiccava la violazione dell’art. 179 del codice di procedura penale per l’omessa e irregolare notifica del decreto di citazione a giudizio. La difesa sosteneva che, nonostante i numerosi rinvii disposti dal giudice di primo grado proprio per sanare tale irregolarità, non era mai stata raggiunta la prova che l’imputato fosse effettivamente a conoscenza del processo. Il Tribunale aveva invece dichiarato la sua assenza, ritenendo l’irregolarità superata dalla nomina di un difensore di fiducia avvenuta tempo prima.

La Crucialità della Notifica Citazione a Giudizio

Il fulcro della decisione della Suprema Corte si è concentrato proprio su questo primo motivo. Il diritto di difesa, costituzionalmente garantito, presuppone che l’imputato sia messo nelle condizioni di conoscere l’accusa mossa nei suoi confronti e la data del processo. La notifica citazione a giudizio è l’atto che garantisce questa conoscenza. Un vizio in questa fase compromette l’intero svolgimento del processo. La Corte ha dovuto valutare se, come sostenuto dai giudici di merito, la nomina di un legale potesse sanare questo difetto.

Le Motivazioni della Cassazione

La Corte di Cassazione ha ritenuto fondato il motivo relativo al vizio di notifica. I giudici hanno chiarito che, alla luce della recente ‘Riforma Cartabia’ (art. 420-bis c.p.p.), la nomina di un difensore di fiducia è considerata un mero indizio, di per sé non sufficiente, a dimostrare che l’imputato abbia avuto effettiva conoscenza della pendenza del processo.

Richiamando anche un precedente delle Sezioni Unite (sentenza Ismail, n. 23948/2019), la Corte ha ribadito che il giudice ha il dovere di accertare concretamente la conoscenza della ‘vocatio in ius’ da parte dell’imputato, senza potersi basare su presunzioni. Nel caso di specie, non era emersa alcuna prova che l’imputato sapesse dell’esistenza del processo.

Questa grave irregolarità procedurale dà luogo a una ‘nullità assoluta’, insanabile e rilevabile anche d’ufficio in ogni stato e grado del procedimento. Tale nullità travolge non solo l’atto viziato, ma tutti gli atti successivi, comprese la sentenza di primo grado e quella d’appello.

Le Conclusioni

Per le ragioni esposte, la Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio sia la sentenza d’appello sia quella di primo grado. Gli atti sono stati trasmessi nuovamente al Tribunale per un nuovo corso, che dovrà ripartire da una corretta notifica all’imputato. Gli altri motivi di ricorso, inclusi quelli relativi alla configurabilità del reato di evasione nel giardino di casa e alla concessione delle attenuanti, sono stati dichiarati assorbiti, ovvero non sono stati esaminati poiché la decisione sul vizio procedurale era sufficiente a definire il giudizio di legittimità. Questa sentenza riafferma con forza che il rispetto delle garanzie procedurali, a partire dalla corretta instaurazione del contraddittorio, è un pilastro irrinunciabile di un giusto processo.

La nomina di un avvocato di fiducia sana un difetto di notifica della citazione a giudizio?
No. Secondo la sentenza, in linea con la Riforma Cartabia, la nomina di un difensore di fiducia è un mero indizio e non costituisce, da sola, prova sufficiente che l’imputato sia a conoscenza del processo. Il giudice deve accertare la conoscenza effettiva.

Cosa comporta un’irregolarità nella notifica della citazione a giudizio all’imputato?
Comporta una nullità assoluta e insanabile. Questo vizio procedurale è talmente grave da invalidare tutti gli atti successivi del processo, comprese le sentenze di primo e secondo grado, richiedendo che il procedimento ricominci.

Commette evasione chi, agli arresti domiciliari, si trova nel giardino di pertinenza dell’abitazione?
La Corte di Cassazione, in questa specifica sentenza, non ha risposto a questa domanda. Avendo annullato le sentenze per un vizio di procedura (la notifica irregolare), non ha esaminato nel merito gli altri motivi del ricorso, tra cui quello relativo alla configurabilità del reato.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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