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Motivo di appello generico: inammissibilità e conseguenze

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile un ricorso a causa di un motivo di appello generico. La sentenza chiarisce che la mancata risposta della Corte d’Appello a un motivo di impugnazione manifestamente infondato e aspecifico non costituisce causa di annullamento, per carenza di interesse dell’appellante.

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Pubblicato il 31 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Motivo di Appello Generico: Quando l’Impugnazione è Destinata a Fallire

Nel processo penale, la specificità dei motivi di impugnazione non è un mero formalismo, ma un requisito essenziale per garantire un esame efficace e mirato da parte del giudice superiore. Un motivo di appello generico, privo di argomentazioni concrete e riferimenti puntuali, rischia di essere dichiarato inammissibile, vanificando la strategia difensiva. Una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 5868/2024) ribadisce questo principio con grande chiarezza, offrendo importanti spunti di riflessione per gli operatori del diritto.

I Fatti del Caso

Il caso trae origine da una condanna emessa dal Tribunale di Pescara e successivamente confermata dalla Corte di Appello di L’Aquila per reati contro il patrimonio e la fede pubblica (artt. 648, 496 e 497-bis c.p.). L’imputato, tramite il suo difensore, ha presentato ricorso per cassazione basandosi su un unico motivo: la violazione di legge e il vizio di motivazione per la mancata concessione delle circostanze attenuanti generiche, richiesta avanzata nell’atto di appello.

La Decisione della Corte di Cassazione: il motivo di appello generico è inammissibile

La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile, condannando il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria. La decisione si fonda su un’argomentazione precisa: il motivo di appello originario, riguardante le attenuanti generiche, era talmente aspecifico da essere considerato manifestamente infondato fin dall’inizio.

Secondo i giudici di legittimità, anche se la Corte d’Appello aveva omesso di motivare specificamente sul punto, tale omissione non è sufficiente per annullare la sentenza. Il problema risiedeva a monte, nella formulazione stessa dell’atto di appello.

L’Aspecificità del Motivo come Causa di Inammissibilità

La difesa, nell’atto di appello, non aveva fornito alcun elemento positivo o fatto specifico che il giudice avrebbe dovuto valutare per concedere le attenuanti. La richiesta era stata formulata in modo vago e generico. La giurisprudenza costante, richiamata dalla Cassazione, stabilisce che una richiesta di attenuanti generiche non supportata da specifiche argomentazioni equivale a un motivo manifestamente infondato.

Un motivo di questo tipo, per la sua assoluta indeterminatezza, avrebbe dovuto essere dichiarato inammissibile già dalla Corte d’Appello. Di conseguenza, il ricorso in Cassazione che lamenta la mancata risposta a un motivo ab origine inammissibile è, a sua volta, privo di interesse.

Le Motivazioni

La Corte di Cassazione ha ribadito un principio di diritto consolidato: non costituisce causa di annullamento della sentenza il mancato esame, da parte del giudice d’appello, di un motivo di impugnazione che risulti manifestamente infondato. L’eventuale accoglimento del ricorso in Cassazione non porterebbe ad alcun esito favorevole per l’imputato nel giudizio di rinvio, poiché il motivo originario rimarrebbe comunque inammissibile.

In sostanza, non si può pretendere che un giudice motivi sulla mancata concessione di un beneficio quando la richiesta stessa è priva di qualsiasi supporto argomentativo. L’interesse a impugnare, requisito fondamentale per la validità di ogni ricorso, viene meno quando la doglianza si basa su un presupposto giuridicamente insostenibile.

Le Conclusioni

Questa sentenza offre una lezione pratica fondamentale: la redazione di un atto di impugnazione richiede precisione e concretezza. Limitarsi a formulare richieste generiche, specialmente in merito alle circostanze attenuanti, è una strategia processuale inefficace e destinata all’insuccesso. Per avere una possibilità di accoglimento, è indispensabile indicare al giudice gli elementi di fatto e di diritto specifici su cui si fonda la richiesta, consentendogli di esprimere una valutazione ponderata e motivata. In assenza di tale specificità, il ricorso non supererà il vaglio di ammissibilità.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Perché l’unico motivo di appello, relativo alla mancata concessione delle attenuanti generiche, era stato formulato in modo del tutto aspecifico e generico, rendendolo manifestamente infondato sin dall’origine.

La mancata motivazione della Corte d’Appello su un motivo di impugnazione è sempre causa di annullamento della sentenza?
No. Secondo questa sentenza, se il motivo d’appello originario è inammissibile perché manifestamente infondato o generico, l’omessa motivazione del giudice d’appello su tale punto non vizia la sentenza, in quanto viene a mancare l’interesse a ricorrere.

Cosa si intende per motivo di appello specifico in relazione alle attenuanti generiche?
Un motivo specifico deve indicare concretamente gli elementi positivi (come il comportamento processuale, la confessione, il ravvedimento) che il giudice avrebbe dovuto considerare per concedere le attenuanti. Una richiesta priva di qualsiasi allegazione fattuale è considerata generica e, quindi, inammissibile.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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