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Motivazione della pena: quando il ricorso è generico

Un ricorso contro la determinazione della pena e il diniego delle attenuanti generiche è stato dichiarato inammissibile dalla Corte di Cassazione. La decisione sottolinea che l’appello deve contenere una critica specifica e argomentata della sentenza impugnata, non una mera ripetizione di motivi precedenti. La Corte ha inoltre ribadito che l’obbligo di fornire una dettagliata motivazione della pena si attenua quando la sanzione irrogata è inferiore alla media prevista dalla legge.

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Pubblicato il 11 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Motivazione della Pena: La Cassazione Dichiara Inammissibile un Ricorso Generico

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 13854/2024, ha fornito importanti chiarimenti sui requisiti di ammissibilità dei ricorsi che contestano la motivazione della pena e il diniego delle circostanze attenuanti generiche. Questa decisione sottolinea un principio fondamentale del nostro sistema processuale: l’obbligo per chi impugna una sentenza di non limitarsi a una critica vaga, ma di sviluppare un’analisi puntuale e critica delle argomentazioni del giudice precedente. Analizziamo insieme questo caso per capire le implicazioni pratiche per la difesa penale.

I Fatti di Causa

Il caso trae origine da un ricorso presentato da un imputato condannato in primo grado dal Tribunale e la cui sentenza era stata confermata dalla Corte d’Appello. L’imputato, attraverso il suo difensore, ha proposto ricorso per cassazione lamentando un’erronea applicazione della legge penale. Nello specifico, l’unico motivo di ricorso si concentrava su due aspetti:

1. La determinazione della pena: si riteneva che la sanzione inflitta fosse ingiusta o non adeguatamente giustificata.
2. Il diniego delle circostanze attenuanti generiche: si contestava la decisione dei giudici di non concedere uno sconto di pena basato su elementi non tipizzati dalla legge.

Secondo il ricorrente, le motivazioni addotte dalla Corte d’Appello su questi punti erano inadeguate.

L’Analisi della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha esaminato il ricorso e lo ha dichiarato inammissibile, senza entrare nel merito delle questioni sollevate. La decisione si fonda su principi procedurali consolidati e di grande rilevanza.

La Genericità del Motivo di Ricorso

Il punto centrale della decisione è la mancanza di specificità del ricorso. I giudici hanno osservato che l’atto di impugnazione non era supportato da una “necessaria analisi critica delle argomentazioni poste a base della decisione impugnata”. In altre parole, il ricorrente si era limitato a riproporre le stesse lamentele già avanzate in appello, senza confrontarsi specificamente con le ragioni per cui la Corte d’Appello le aveva respinte. La Cassazione, citando precedenti sentenze (tra cui le Sezioni Unite “Galtelli”), ha ribadito che un ricorso è inammissibile quando manca di un dialogo critico con la sentenza che si intende contestare.

L’impatto di una motivazione della pena sotto la media

Un altro aspetto cruciale riguarda l’onere motivazionale del giudice in relazione all’entità della pena. La Corte ha rilevato che la pena inflitta all’imputato era “comunque inferiore alla misura media edittale”. Questo significa che la sanzione si collocava nella metà inferiore della forbice prevista dalla legge per quel reato.

Secondo un orientamento giurisprudenziale costante, quando il giudice si mantiene al di sotto della media edittale, il suo obbligo di motivazione si attenua. Non è richiesta una spiegazione analitica per ogni decisione presa, essendo sufficiente una motivazione sintetica che dia conto dei criteri principali seguiti. Nel caso di specie, la Corte d’Appello aveva fornito una motivazione congrua, rendendo la critica del ricorrente infondata.

Le Motivazioni della Decisione

Le motivazioni della Corte si articolano su due pilastri. Il primo è di natura procedurale: il ricorso per cassazione non può essere una mera riproposizione dei motivi d’appello, ma deve contenere una critica specifica e argomentata delle ragioni esposte nella sentenza di secondo grado. L’assenza di tale critica rende il ricorso generico e, quindi, inammissibile. Il secondo pilastro è di natura sostanziale: la discrezionalità del giudice nella determinazione della pena è ampia, e l’obbligo di fornire una motivazione dettagliata è meno stringente quando la pena inflitta è contenuta e inferiore alla media prevista dalla legge. La Corte ha ritenuto che i giudici di merito avessero correttamente esercitato il loro potere discrezionale, fornendo una giustificazione adeguata sia per la quantificazione della pena sia per il diniego delle attenuanti generiche.

Conclusioni

L’ordinanza in esame rappresenta un importante monito per la pratica legale. Evidenzia che l’efficacia di un’impugnazione dipende dalla sua capacità di colpire nel segno, criticando in modo specifico e pertinente le fondamenta logico-giuridiche della decisione avversata. Una critica generica o la semplice ripetizione di argomenti già respinti è destinata all’insuccesso. Inoltre, la decisione conferma che il grado di dettaglio richiesto nella motivazione della pena è direttamente proporzionale alla severità della sanzione applicata. Per l’imputato, la declaratoria di inammissibilità ha comportato non solo la conferma della condanna, ma anche l’obbligo di pagare le spese processuali e una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile dalla Corte di Cassazione?
Il ricorso è stato giudicato inammissibile perché era generico. Non conteneva una critica specifica e argomentata delle motivazioni della sentenza d’appello, ma si limitava a ripetere le lamentele già presentate nel precedente grado di giudizio, senza confrontarsi con le ragioni dei giudici.

Cosa significa che la pena è ‘inferiore alla misura media edittale’ e perché è rilevante?
Significa che la pena decisa dal giudice si colloca nella metà inferiore dell’intervallo di sanzione previsto dalla legge per quel reato. È rilevante perché, in questi casi, la giurisprudenza ritiene che il giudice non sia tenuto a fornire una motivazione estremamente dettagliata, essendo sufficiente una giustificazione più sintetica per la sua decisione.

Quali sono le conseguenze per chi presenta un ricorso inammissibile in Cassazione?
La persona che ha presentato il ricorso inammissibile viene condannata al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma di denaro, in questo caso fissata in tremila euro, in favore della Cassa delle ammende, un fondo statale destinato al miglioramento del sistema carcerario.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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