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Misure cautelari: quando il ricorso è inammissibile

Un individuo in custodia cautelare per tentata estorsione ha fatto ricorso in Cassazione dopo il rigetto della sua richiesta di sostituzione della misura con gli arresti domiciliari. La Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile, confermando la decisione dei giudici di merito. Le motivazioni si fondano sull’elevato pericolo di reiterazione del reato, sulla gravità dei fatti e sull’assenza di nuovi elementi a favore del ricorrente. La sentenza chiarisce che quando le misure cautelari meno afflittive sono ritenute inidonee a contenere la pericolosità sociale, anche con l’uso del braccialetto elettronico, il ricorso che non contesta specifici vizi di legge è destinato all’inammissibilità.

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Pubblicato il 8 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Misure Cautelari: Quando la Cassazione Dichiara Inammissibile il Ricorso

La gestione delle misure cautelari rappresenta uno dei punti più delicati del procedimento penale, bilanciando la libertà personale dell’indagato con le esigenze di sicurezza della collettività. Una recente sentenza della Corte di Cassazione (Sentenza n. 11800/2024) offre importanti chiarimenti sui criteri di valutazione del ricorso avverso le decisioni che negano la sostituzione della custodia in carcere, delineando i confini dell’ammissibilità in sede di legittimità.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale riguarda un soggetto sottoposto alla custodia cautelare in carcere per il reato di tentata estorsione. L’imputato, tramite il suo difensore, aveva richiesto la sostituzione della misura detentiva con quella degli arresti domiciliari, eventualmente assistita dall’applicazione del braccialetto elettronico.

La richiesta era stata respinta sia dal Giudice per le indagini preliminari che, in sede di appello, dal Tribunale di Reggio Calabria. Quest’ultimo aveva confermato la necessità della misura più afflittiva, sottolineando la gravità del fatto: l’imputato era stato condannato per aver preteso una somma di 160.000,00 euro dalla persona offesa, minacciando di uccidere lei e la sua famiglia. Contro questa decisione, l’imputato proponeva ricorso per Cassazione.

I Motivi del Ricorso e le Misure Cautelari

Il ricorrente lamentava una violazione di legge e un vizio di motivazione, sostenendo che il Tribunale non avesse adeguatamente considerato l’attualità delle esigenze cautelari e il tempo trascorso in detenzione. A suo dire, la motivazione con cui era stata respinta la richiesta di arresti domiciliari si basava su una valutazione astratta del pericolo di reiterazione, senza considerare elementi concreti. Inoltre, veniva criticata la mancata spiegazione delle ragioni per cui neanche il braccialetto elettronico fosse ritenuto uno strumento idoneo a contenere tale pericolo.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile, condannando il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria. La decisione si fonda su una valutazione di manifesta infondatezza e sulla non conformità del ricorso ai requisiti richiesti per il giudizio di legittimità.

Le Motivazioni: Perché il Ricorso sulle Misure Cautelari è Inammissibile?

La Corte ha articolato la sua decisione su diversi punti cardine che chiariscono i limiti e le condizioni per l’impugnazione in materia di misure cautelari.

1. Manifesta Infondatezza e Pericolo Concreto di Reiterazione

I giudici hanno evidenziato che la motivazione del Tribunale era solida e ben argomentata. La valutazione del pericolo di reiterazione non era astratta, ma fondata su elementi concreti: la gravità estrema del reato, la pervicacia dimostrata dall’imputato (già coinvolto in altri procedimenti) e la facilità con cui era ricorso alla violenza per ‘punire’ la vittima che lo aveva denunciato. In un simile quadro, il tempo trascorso in carcere non era stato ritenuto sufficiente a mitigare una pericolosità sociale così radicata.

2. L’Inadeguatezza del Braccialetto Elettronico

Un punto cruciale della sentenza riguarda il braccialetto elettronico. La Corte ha ribadito un suo consolidato orientamento: quando il giudice di merito esclude in radice l’idoneità del regime degli arresti domiciliari a contenere il pericolo di reiterazione, tale valutazione assorbe anche il giudizio sull’inopportunità di applicare strumenti di controllo elettronico. Se il rischio è quello di una ritorsione violenta contro la vittima, il controllo a distanza della sola posizione dell’imputato non offre garanzie sufficienti. La misura cautelare fiduciaria, come gli arresti domiciliari, è stata ritenuta strutturalmente inadeguata.

3. Specificità del Ricorso e Limiti del Giudizio di Cassazione

La Corte ha inoltre qualificato il ricorso come una mera reiterazione delle questioni già sollevate e decise in sede di merito, senza un reale confronto con le argomentazioni della decisione impugnata. Un ricorso per Cassazione, per essere ammissibile, deve denunciare specifiche violazioni di legge o vizi logici manifesti nella motivazione, non può risolversi in una richiesta di diversa valutazione delle circostanze fattuali. Il tentativo di ottenere una nuova analisi del merito è estraneo al compito della Suprema Corte.

Conclusioni

Questa pronuncia rafforza alcuni principi fondamentali in materia di misure cautelari. In primo luogo, la valutazione del pericolo di reiterazione deve essere ancorata a elementi concreti, e la particolare gravità delle condotte può giustificare il mantenimento della custodia in carcere anche a distanza di tempo. In secondo luogo, il ricorso per Cassazione deve possedere il requisito della specificità, attaccando puntualmente i profili di illegittimità della decisione impugnata e non limitandosi a riproporre le stesse difese. Infine, viene confermato che l’inidoneità degli arresti domiciliari a prevenire specifici pericoli, come le ritorsioni, rende implicitamente inadeguato anche l’uso del braccialetto elettronico.

Quando può essere negata la sostituzione della custodia in carcere con gli arresti domiciliari?
La sostituzione può essere negata quando, sulla base di elementi concreti, emerge un elevato e attuale pericolo di reiterazione del reato, specialmente se connotato da violenza. Se il giudice ritiene che una misura meno afflittiva sia inadeguata a proteggere la collettività e la persona offesa da specifiche condotte, come ritorsioni, la custodia in carcere viene confermata.

Perché il braccialetto elettronico non è stato considerato sufficiente in questo caso?
Il braccialetto elettronico non è stato ritenuto sufficiente perché il pericolo principale non era la fuga, ma il compimento di atti di ritorsione violenta contro la vittima. La Corte ha stabilito che, essendo gli arresti domiciliari una misura basata sulla fiducia, se questa è ritenuta inadeguata a contenere la pericolosità del soggetto, il mero controllo elettronico della sua posizione non è in grado di neutralizzare tale rischio.

Cosa rende un ricorso per Cassazione in materia di misure cautelari inammissibile?
Un ricorso è inammissibile quando è manifestamente infondato, quando si limita a riproporre le stesse argomentazioni già respinte nei gradi di merito senza confrontarsi con la motivazione della decisione impugnata (difetto di specificità), o quando chiede alla Corte una nuova valutazione dei fatti, compito che esula dalle sue funzioni di giudice di legittimità.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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