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Messa alla prova: Cassazione annulla proscioglimento

La Corte di Cassazione ha annullato una sentenza di proscioglimento emessa in fase predibattimentale dal Tribunale di Brindisi. Il proscioglimento era stato concesso a un imputato per l’esito positivo della messa alla prova. La Suprema Corte, accogliendo il ricorso del Pubblico Ministero, ha ritenuto illegittima la decisione e ha ordinato la trasmissione degli atti al tribunale di primo grado per la prosecuzione del giudizio.

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Pubblicato il 22 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Messa alla Prova: La Cassazione Annulla un Proscioglimento Predibattimentale

L’istituto della messa alla prova rappresenta una delle più significative innovazioni nel nostro sistema processuale penale, offrendo una via alternativa al dibattimento per l’estinzione del reato. Tuttavia, la sua applicazione deve seguire rigorosamente le norme procedurali. Una recente sentenza della Corte di Cassazione, la n. 16891 del 2025, interviene proprio per correggere un’applicazione errata di tale istituto, annullando un proscioglimento dichiarato in fase predibattimentale.

I Fatti del Caso

La vicenda trae origine da un procedimento penale a carico di un individuo accusato dei reati di resistenza a un pubblico ufficiale (art. 337 c.p.) e minaccia aggravata (art. 612, secondo comma, c.p.). Il Tribunale di Brindisi, in sede di udienza predibattimentale, aveva emesso una sentenza di non doversi procedere nei confronti dell’imputato. La ragione di tale decisione risiedeva nell’esito positivo del percorso di messa alla prova al quale l’imputato era stato ammesso.

Contro questa decisione, il Procuratore della Repubblica presso lo stesso Tribunale ha proposto ricorso per cassazione, ritenendo che la sentenza di proscioglimento fosse stata emessa in una fase e con modalità non consentite dalla legge.

La Decisione della Corte di Cassazione sulla messa alla prova

La Sesta Sezione Penale della Corte di Cassazione, esaminato il ricorso, lo ha ritenuto fondato. I giudici supremi, accogliendo anche la richiesta del Sostituto Procuratore Generale, hanno deciso per l’annullamento senza rinvio della sentenza impugnata.

Di conseguenza, la Corte ha disposto la trasmissione degli atti al Tribunale di Brindisi affinché il processo riprenda il suo corso ordinario. La decisione del tribunale di primo grado, che aveva chiuso il caso prematuramente, è stata quindi integralmente cancellata.

Le Motivazioni

Sebbene il testo della sentenza sia estremamente sintetico, la motivazione della decisione della Suprema Corte risiede in un vizio procedurale. Il ricorso del Pubblico Ministero verteva sull’illegittimità di una pronuncia di estinzione del reato per esito positivo della messa alla prova adottata nel corso dell’udienza predibattimentale. Evidentemente, la Cassazione ha ritenuto che tale tipo di declaratoria non possa avvenire in quella sede preliminare, ma debba seguire l’iter processuale corretto. L’annullamento della sentenza e la trasmissione degli atti al tribunale per “l’ulteriore corso” indicano chiaramente che il proscioglimento è stato considerato prematuro e proceduralmente errato. La Corte ha quindi ripristinato la corretta sequenza processuale, stabilendo che il giudizio di merito debba avere luogo.

Le Conclusioni

Questa pronuncia ribadisce un principio fondamentale: gli istituti processuali, anche quelli volti alla deflazione del carico giudiziario come la messa alla prova, devono essere applicati nel pieno rispetto delle regole che ne disciplinano il funzionamento. Una sentenza di proscioglimento per esito positivo della prova non può bypassare le fasi processuali previste dal codice. La decisione della Cassazione serve come monito per i giudici di merito, sottolineando l’importanza di seguire scrupolosamente le norme procedurali per garantire la validità degli atti e il corretto svolgimento del processo. Per l’imputato, ciò significa che, nonostante il successo del percorso di prova, il procedimento penale a suo carico non è ancora concluso e dovrà affrontare le fasi successive del giudizio dinanzi al Tribunale.

È possibile dichiarare l’estinzione del reato per esito positivo della messa alla prova in un’udienza predibattimentale?
No, sulla base di questa sentenza, la Corte di Cassazione ha annullato una decisione di questo tipo, ritenendola proceduralmente illegittima e disponendo la prosecuzione del processo.

Cosa accade dopo che la Cassazione annulla una sentenza di proscioglimento come in questo caso?
La Corte di Cassazione ha disposto la trasmissione degli atti al Tribunale di Brindisi per l'”ulteriore corso”. Ciò significa che il procedimento penale nei confronti dell’imputato deve riprendere dalla fase in cui si era interrotto a causa della sentenza annullata.

Il Pubblico Ministero può sempre contestare un proscioglimento per esito positivo della messa alla prova?
Sì, il Pubblico Ministero ha il potere di impugnare le sentenze, inclusa quella che dichiara l’estinzione del reato per esito positivo della messa alla prova, qualora ritenga che sia stata emessa in violazione della legge, come avvenuto nel caso di specie.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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