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Mandato specifico imputato assente: ricorso inammissibile

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile un ricorso a causa della mancanza del mandato specifico per l’imputato assente, come previsto dalla riforma Cartabia. L’appello, relativo a una condanna per violazione della legge sull’immigrazione, è stato ritenuto anche manifestamente infondato a causa dei precedenti penali dell’imputato, che giustificavano il diniego delle attenuanti e della sospensione della pena.

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Pubblicato il 17 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Mandato Specifico Imputato Assente: la Cassazione Conferma l’Inammissibilità del Ricorso

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ribadisce un principio fondamentale introdotto dalla Riforma Cartabia: la necessità del mandato specifico per l’imputato assente ai fini dell’impugnazione. Senza questo requisito formale, il ricorso è destinato all’inammissibilità, indipendentemente dalle ragioni di merito. Analizziamo questa decisione per comprenderne le implicazioni pratiche.

I Fatti del Caso

Il caso ha origine da una sentenza della Corte di Appello di Perugia, che aveva confermato la condanna a un anno di reclusione nei confronti di un individuo per un reato previsto dal Testo Unico sull’Immigrazione (art. 13, comma 13-bis, d.lgs. 286/1998). La difesa dell’imputato, giudicato in assenza, decideva di presentare ricorso per cassazione.

I Motivi del Ricorso e l’Importanza del Mandato Specifico

Il ricorso si basava su due motivi principali: la violazione di legge e il vizio di motivazione riguardo al diniego delle attenuanti generiche e della sospensione condizionale della pena. Tuttavia, prima ancora di esaminare il merito, la Suprema Corte ha sollevato una questione procedurale dirimente.

La difesa non aveva prodotto il mandato specifico a impugnare, un documento ora richiesto a pena di inammissibilità dall’art. 581, comma 1-quater, del codice di procedura penale, introdotto dal d.lgs. n. 150/2022 (Riforma Cartabia). Questa norma si applica a tutte le impugnazioni proposte contro sentenze emesse dopo il 30 dicembre 2022, come nel caso di specie.

La Decisione della Cassazione: Doppia Inammissibilità

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile per due ragioni distinte ma concorrenti.

La Motivazione Processuale

La prima, di natura puramente procedurale, è la mancanza del mandato specifico. La Corte ha sottolineato come questa nuova previsione normativa sia tassativa. Per un imputato assente, il difensore non può più presentare appello o ricorso basandosi sulla sola nomina iniziale, ma deve essere munito di una procura speciale rilasciata dopo la sentenza da impugnare. Questa formalità garantisce che l’imputato sia effettivamente a conoscenza della condanna e voglia proseguire nel percorso giudiziario.

La Motivazione di Merito: Manifesta Infondatezza

La Corte ha aggiunto che, anche superando l’ostacolo procedurale, il ricorso sarebbe stato comunque dichiarato inammissibile per manifesta infondatezza. Il diniego delle attenuanti generiche e della sospensione condizionale della pena era, secondo i giudici, correttamente e solidamente motivato dalla Corte d’Appello. La decisione si basava sui numerosi e specifici precedenti penali dell’imputato, che includevano quattro condanne per reati legati agli stupefacenti e una per evasione. Questi precedenti delineavano un profilo di pericolosità sociale e una tendenza a delinquere che rendevano ingiustificata la concessione di benefici.

La Corte ha inoltre ribadito un principio consolidato: per negare le attenuanti, non è necessario che il giudice analizzi ogni singolo elemento favorevole o sfavorevole, ma è sufficiente che faccia riferimento agli elementi ritenuti decisivi, come i precedenti penali, motivando adeguatamente la loro rilevanza.

Le Conclusioni

Questa ordinanza offre due importanti lezioni. La prima è di carattere strettamente procedurale: l’obbligo del mandato specifico per l’imputato assente è un requisito non eludibile che impone ai difensori la massima attenzione nella gestione del rapporto con il cliente dopo la sentenza. La seconda è di merito: la valutazione dei precedenti penali rimane un fattore centrale e spesso decisivo per la concessione di benefici come le attenuanti generiche e la sospensione della pena. Una solida motivazione del giudice di merito, basata su elementi concreti come il casellario giudiziale, è difficilmente censurabile in sede di legittimità.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile principalmente per una ragione procedurale: al difensore non era stato conferito il mandato specifico a impugnare, obbligatorio per un imputato giudicato in assenza secondo le nuove norme. Inoltre, la Corte lo ha ritenuto anche manifestamente infondato nel merito.

Cosa significa ‘mandato specifico’ per l’imputato assente?
È una procura speciale che l’imputato, giudicato in sua assenza, deve rilasciare al proprio avvocato dopo la pronuncia della sentenza. Questo atto dimostra la volontà effettiva dell’imputato di contestare la decisione e non è sostituibile dalla nomina generica del difensore.

Per quale motivo i giudici hanno negato le attenuanti generiche e la sospensione della pena?
La negazione di questi benefici è stata giustificata sulla base dei numerosi precedenti penali a carico dell’imputato. La Corte ha ritenuto che le quattro condanne per reati legati agli stupefacenti e una per evasione dimostrassero una propensione a delinquere tale da rendere inappropriata la concessione di attenuanti o della sospensione della pena.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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