LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Mancanza di querela: annullata condanna per furto

La Corte di Cassazione ha annullato una condanna per furto aggravato a causa della mancanza di querela. A seguito della Riforma Cartabia, il reato è diventato procedibile solo su istanza della persona offesa. Poiché le querele non erano presenti nel fascicolo processuale, la Corte ha dichiarato l’improcedibilità dell’azione penale, annullando senza rinvio le sentenze di primo e secondo grado.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 2 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Mancanza di Querela: la Cassazione Annulla la Condanna per Furto

Una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 7191/2024) ha messo in luce l’impatto decisivo della Riforma Cartabia sulla procedibilità di alcuni reati. Il caso riguarda una condanna per furto aggravato, annullata non per l’insussistenza del fatto, ma per una mancanza di querela, divenuta un requisito fondamentale a seguito delle nuove disposizioni legislative. Questa decisione sottolinea come una modifica procedurale possa cambiare radicalmente l’esito di un processo penale.

I Fatti del Processo

L’imputata era stata condannata in primo grado dal Tribunale di Cremona per due episodi di furto aggravato dalla destrezza, commessi nel 2016. Oggetto dei furti erano due orologi di lusso sottratti alle vittime. La Corte d’Appello di Brescia, successivamente, aveva dichiarato inammissibile l’appello presentato dalla difesa per un presunto difetto di specificità dei motivi.

La difesa, non arrendendosi, ha proposto ricorso in Cassazione, contestando la dichiarazione di inammissibilità e sostenendo che le critiche mosse alla sentenza di primo grado, in particolare riguardo all’attendibilità del riconoscimento fotografico e alla credibilità delle dichiarazioni, fossero sufficientemente dettagliate.

L’Impatto della Riforma sulla Mancanza di Querela

Il colpo di scena è arrivato non dall’analisi dei motivi del ricorso, ma da una questione procedurale preliminare sollevata dalla stessa Corte Suprema. I giudici hanno infatti rilevato un aspetto cruciale: nel fascicolo processuale mancavano le querele delle persone offese.

Con l’entrata in vigore del D.Lgs. n. 150/2022 (la cosiddetta Riforma Cartabia), il regime di procedibilità per il reato di furto aggravato è cambiato. Mentre prima si procedeva d’ufficio, la nuova normativa ha introdotto la necessità della querela di parte come condizione di procedibilità. Questo cambiamento si applica anche ai processi in corso.

La Decisione della Corte di Cassazione

Di fronte a questa situazione, la Corte di Cassazione ha preso una decisione netta. Anziché valutare i motivi di ricorso presentati dalla difesa, ha dovuto prendere atto della mancanza di querela, ovvero l’assenza della condizione fondamentale per poter proseguire l’azione penale.

Le Motivazioni

La motivazione della Corte è puramente giuridico-procedurale. La legge sopravvenuta ha modificato le regole del gioco, rendendo la querela un presupposto indispensabile per la punibilità del reato contestato. Poiché tale atto non era presente agli atti, il processo non poteva legalmente proseguire. La mancanza della condizione di procedibilità è un vizio che travolge l’intero procedimento e deve essere rilevato in ogni stato e grado del giudizio. Di conseguenza, la Corte ha annullato senza rinvio sia la sentenza d’appello sia quella di primo grado, perché l’azione penale non avrebbe dovuto essere iniziata o, comunque, proseguita.

Le Conclusioni

Questa sentenza è un esempio emblematico di come le riforme legislative possano avere effetti retroattivi e determinanti sui procedimenti penali in corso. La decisione della Cassazione non entra nel merito della colpevolezza o innocenza dell’imputata, ma si ferma a un gradino prima, su un presupposto procedurale invalicabile. Il caso evidenzia l’importanza cruciale della querela come espressione della volontà della persona offesa di ottenere giustizia per determinati reati e come la sua assenza, per effetto di una nuova legge, possa portare alla chiusura definitiva del processo con un annullamento tombale.

Perché la Corte di Cassazione ha annullato le sentenze di condanna per furto?
La Corte ha annullato le sentenze perché, a seguito di una modifica legislativa (D.Lgs. 150/2022), il reato di furto contestato è diventato procedibile solo a querela di parte. Nel fascicolo processuale mancavano le querele delle vittime, rendendo l’azione penale improcedibile.

Quale è stato l’impatto della Riforma Cartabia in questo caso specifico?
La Riforma ha trasformato il reato di furto da procedibile d’ufficio a procedibile a querela. Questa modifica, applicata retroattivamente al caso in esame, ha introdotto una condizione di procedibilità (la querela) che non era soddisfatta, obbligando la Corte ad annullare le condanne.

La Corte ha esaminato i motivi originali del ricorso, come la validità del riconoscimento fotografico?
No, la Corte di Cassazione non ha esaminato i motivi di merito del ricorso. Ha rilevato la questione preliminare e assorbente della mancanza della condizione di procedibilità, che ha reso superfluo l’esame di qualsiasi altra doglianza.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati