LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Mancanza di querela: annullata condanna lesioni stradali

La Corte di Cassazione ha annullato una sentenza di condanna per lesioni stradali a causa della mancanza di querela. A seguito della Riforma Cartabia, il reato, in assenza dell’aggravante della guida in stato di ebbrezza, è diventato procedibile solo su querela della persona offesa. Poiché tale condizione non era presente, l’azione penale non poteva proseguire, portando all’annullamento definitivo della condanna.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 27 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Mancanza di Querela e Riforma Cartabia: Annullata Condanna per Lesioni Stradali

Una recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 3384/2024) ha riaffermato un principio fondamentale introdotto dalla Riforma Cartabia: la mancanza di querela per determinati reati, come le lesioni stradali semplici, porta all’improcedibilità dell’azione penale e all’annullamento della condanna. Questo caso evidenzia come le modifiche legislative possano avere un impatto retroattivo e decisivo su processi già in corso, a favore dell’imputato.

I Fatti del Caso: Dalla Condanna all’Appello

Il caso ha origine da una condanna per il reato di lesioni stradali. In primo grado, l’imputato era stato ritenuto colpevole. La Corte di Appello di Brescia aveva successivamente confermato la responsabilità penale, ma con una modifica sostanziale: aveva escluso la circostanza aggravante della guida in stato di ebbrezza alcolica. Questa esclusione derivava dall’inutilizzabilità dei referti medici che attestavano lo stato dell’imputato. Di conseguenza, la pena era stata ridotta, ma veniva confermata la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente.

Il Ricorso in Cassazione: Due Motivi Decisivi

La difesa dell’imputato ha presentato ricorso in Cassazione basandosi su due argomentazioni principali:

1. Carenza di Motivazione: Si lamentava che la Corte di Appello non avesse adeguatamente motivato la durata della sanzione amministrativa accessoria, limitandosi a confermare la decisione del primo giudice senza un’analisi autonoma.
2. Estinzione del Reato: Si chiedeva l’annullamento della sentenza per una sopravvenuta causa di non punibilità, ovvero la mancanza di querela. La difesa sosteneva che, a seguito della Riforma Cartabia (D.Lgs. 150/2022), il reato di lesioni stradali, una volta esclusa l’aggravante della guida in stato di ebbrezza, era diventato procedibile solo a querela della persona offesa.

L’Impatto della Riforma Cartabia sulla Procedibilità

Il punto cruciale della vicenda risiede nell’intervento della Riforma Cartabia, entrata in vigore il 30 dicembre 2022. Questa riforma ha modificato il regime di procedibilità per il reato di cui all’art. 590 bis c.p. (lesioni personali stradali gravi o gravissime). Se non sono presenti aggravanti specifiche, come la guida in stato di ebbrezza, il reato non è più perseguibile d’ufficio ma richiede una formale querela da parte della vittima. La legge prevede che, per i reati commessi prima della riforma, la vittima avesse un termine per presentare la querela. Nel caso in esame, ciò non era avvenuto.

Le Motivazioni della Sentenza

La Corte di Cassazione ha ritenuto il ricorso fondato e meritevole di accoglimento. In primo luogo, ha considerato ammissibile il ricorso, riconoscendo che la doglianza sulla mancanza di motivazione per la sanzione accessoria non era manifestamente infondata.

Una volta stabilita l’ammissibilità, la Corte è passata ad analizzare la questione della procedibilità. Ha confermato che l’art. 2, comma 4 del codice penale impone l’applicazione della legge più favorevole all’imputato. La modifica del regime di procedibilità da d’ufficio a querela costituisce una norma più favorevole, con effetti anche sostanziali sulla punibilità del fatto.

Poiché nel caso specifico la persona offesa non aveva mai sporto querela, né manifestato in altro modo la volontà di perseguire penalmente l’imputato (ad esempio, costituendosi parte civile), è venuta a mancare una condizione essenziale per la prosecuzione del processo. La Corte ha sottolineato che questa causa di non punibilità deve essere rilevata in ogni stato e grado del giudizio, anche in sede di legittimità.

Le Conclusioni

La Corte di Cassazione ha quindi annullato la sentenza impugnata senza rinvio. La motivazione è netta: l’azione penale non può essere proseguita per mancanza di querela. La decisione ribadisce la portata innovativa della Riforma Cartabia e il suo effetto retroattivo favorevole. Per i professionisti e i cittadini, questo significa che molti procedimenti per lesioni stradali semplici, avviati prima del 30 dicembre 2022, potrebbero concludersi con un proscioglimento se la persona offesa non ha formalizzato la propria volontà di procedere penalmente entro i termini stabiliti dalla legge.

Perché la condanna per lesioni stradali è stata annullata?
La condanna è stata annullata perché, a seguito della Riforma Cartabia, il reato di lesioni stradali (senza l’aggravante della guida in stato di ebbrezza) è diventato procedibile solo a querela della persona offesa. Nel caso specifico, tale querela non è mai stata presentata.

Cosa accade se una legge cambia le condizioni di procedibilità di un reato dopo che è stato commesso?
Si applica la legge successiva se è più favorevole all’imputato. In questo caso, la nuova legge che richiede la querela è più favorevole e la sua applicazione retroattiva ha determinato l’impossibilità di proseguire l’azione penale per la sua mancanza.

L’esclusione dell’aggravante della guida in stato di ebbrezza ha avuto un ruolo nella decisione?
Sì, è stato un fattore determinante. L’esclusione di tale aggravante ha fatto sì che il reato rientrasse nella nuova fattispecie resa procedibile a querela dalla Riforma Cartabia. Se l’aggravante fosse stata confermata, il reato sarebbe rimasto procedibile d’ufficio e la mancanza di querela non avrebbe avuto alcun effetto.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati