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Lesioni stradali colpose: condotta sconsiderata

Un automobilista, condannato per lesioni stradali colpose a causa di una guida in stato di ebbrezza, velocità eccessiva e sorpasso pericoloso, ha presentato ricorso in Cassazione. L’appello, basato unicamente sulla presunta inattendibilità di un testimone riguardo la velocità, è stato dichiarato inammissibile. La Corte ha stabilito che la valutazione della colpa non può limitarsi a un singolo aspetto, ma deve considerare la condotta complessivamente sconsiderata del conducente.

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Pubblicato il 14 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Lesioni Stradali Colpose: Quando la Condotta di Guida Complessiva è Decisiva

Le lesioni stradali colpose rappresentano un grave reato che sanziona le conseguenze dannose derivanti da una guida negligente o imprudente. Una recente sentenza della Corte di Cassazione, la n. 6818/2025, offre un importante chiarimento su come debba essere valutata la responsabilità del conducente, sottolineando che non ci si può soffermare su un singolo dettaglio, ma è necessario analizzare l’intera condotta di guida.

I Fatti del Caso: Guida in Stato di Ebrezza e Sorpasso Azzardato

Il caso riguarda un automobilista condannato in primo e secondo grado per il reato di lesioni stradali gravissime. L’imputato, il 18 luglio 2020, si era messo alla guida della sua auto in stato di ebbrezza alcolica. Durante il tragitto, manteneva una velocità eccessiva e compiva un sorpasso pericoloso, perdendo infine il controllo del veicolo e terminando la sua corsa fuori strada. A bordo con lui vi era un passeggero, che riportava lesioni gravissime. Ai fini della determinazione della pena, i giudici avevano considerato come circostanza attenuante il fatto che la vittima avesse omesso di allacciare la cintura di sicurezza.

Il Ricorso in Cassazione: Una Difesa Focalizzata sulla Velocità

Contro la sentenza della Corte d’Appello, l’imputato proponeva ricorso per cassazione, affidandosi a un unico motivo: la presunta illogicità della motivazione riguardo alla sua colpa. La difesa sosteneva che la velocità eccessiva fosse stata dedotta in modo errato, basandosi principalmente sulla deposizione di un testimone oculare, ritenuta imprecisa e soggettiva, e sui danni riportati dal veicolo. Secondo il ricorrente, mancava un’analisi delle circostanze specifiche che avrebbero reso la velocità concretamente non adeguata.

Le Motivazioni della Cassazione sulle Lesioni Stradali Colpose

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile, definendolo “aspecifico”. I giudici hanno evidenziato come la difesa avesse commesso un errore strategico fondamentale: concentrarsi esclusivamente sulla presunta inattendibilità della testimonianza relativa alla velocità, trascurando di confrontarsi con il quadro accusatorio complessivo. La responsabilità dell’imputato per le lesioni stradali colpose non derivava, infatti, solo dall’eccesso di velocità, ma da una “condotta complessivamente sconsiderata”. Tale condotta includeva elementi oggettivi e incontestati come:

1. La guida in stato di ebbrezza alcolica.
2. L’esecuzione di un sorpasso pericoloso.
3. La perdita di controllo del veicolo, che finiva prima in un fosso e poi contro un terrapieno.

L’impugnazione, quindi, era parziale e non idonea a smontare l’impianto accusatorio, che si fondava su una pluralità di violazioni gravi e convergenti. La Corte ha ribadito che la colpa era chiaramente ravvisabile nella condotta di guida nella sua interezza, essendo connotata da un grave disprezzo per le più elementari norme di prudenza.

Conclusioni: La Visione d’Insieme della Condotta di Guida

La sentenza in esame consolida un principio cruciale in materia di lesioni stradali colpose: la valutazione della responsabilità penale richiede un’analisi globale e non frammentaria del comportamento del conducente. Non è possibile isolare un singolo aspetto della condotta, come la velocità, e pretendere di invalidare una condanna se altri elementi, di per sé già gravi, dimostrano una guida sconsiderata e pericolosa. Per una difesa efficace, è necessario affrontare tutti i profili di colpa contestati, e non limitarsi a criticare un singolo elemento probatorio. La decisione della Cassazione, dichiarando inammissibile il ricorso, ha quindi confermato la condanna e condannato il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

In un caso di lesioni stradali colpose, è sufficiente contestare la stima della velocità per annullare la condanna?
No. Secondo la Corte di Cassazione, non è sufficiente contestare un singolo elemento come la velocità, se la condanna si basa su una “condotta complessivamente sconsiderata” che include altri fattori gravi come la guida in stato di ebrezza e manovre pericolose. L’impugnazione deve affrontare tutti gli elementi dell’accusa.

Cosa significa che un ricorso è “aspecifico”?
Significa che il ricorso non affronta in modo puntuale e completo le ragioni della decisione impugnata. In questo caso, il ricorrente si è limitato a criticare la deposizione del testimone sulla velocità, trascurando di confrontarsi con la valutazione complessiva della sua condotta di guida (guida in stato di ebbrezza, sorpasso pericoloso) che ha fondato la condanna.

Quali sono le conseguenze di un ricorso dichiarato inammissibile?
La dichiarazione di inammissibilità comporta la conferma definitiva della sentenza impugnata. Inoltre, ai sensi dell’art. 616 del codice di procedura penale, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria a favore della cassa delle ammende, che in questo caso è stata fissata in tremila euro.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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