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Lesioni e procedibilità d’ufficio: il nesso teleologico

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile il ricorso di un imputato condannato per lesioni e resistenza. Si chiarisce che il reato di lesioni personali, se commesso per eseguire un altro delitto come la resistenza a pubblico ufficiale, è aggravato dal nesso teleologico. Questa circostanza rende il reato procedibile d’ufficio, senza necessità di querela. La Corte sottolinea che il principio su lesioni e procedibilità d’ufficio non è stato modificato dalla Riforma Cartabia (d.lgs. 150/2022).

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Pubblicato il 19 dicembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Lesioni e Procedibilità d’Ufficio: Quando la Querela Non Serve

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione affronta un tema cruciale in materia di lesioni e procedibilità d’ufficio, chiarendo in quali circostanze non sia necessaria la querela della persona offesa per avviare l’azione penale. La decisione si sofferma sul concetto di ‘nesso teleologico’, ovvero quel legame finalistico che unisce due diversi reati, rendendo quello di lesioni procedibile d’ufficio. Questa pronuncia conferma un principio consolidato, anche alla luce delle recenti riforme legislative.

I Fatti del Caso

Il caso trae origine da un ricorso presentato da un individuo condannato in appello per i reati di resistenza a pubblico ufficiale (art. 337 c.p.) e lesioni personali (art. 582 c.p.). Tra i motivi di ricorso, il ricorrente sosteneva l’improcedibilità del reato di lesioni personali per mancanza della necessaria querela da parte dell’agente di polizia offeso. Secondo la difesa, l’assenza di tale atto avrebbe dovuto bloccare l’azione penale per quel capo di imputazione.

La Decisione della Corte sulla Connessione tra Lesioni e Procedibilità d’Ufficio

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, dichiarandolo inammissibile. I giudici hanno ritenuto le censure mosse dal ricorrente come generiche e manifestamente infondate. Il cuore della decisione si concentra sulla corretta interpretazione delle norme che regolano la procedibilità del reato di lesioni quando questo è collegato ad un altro delitto. La Suprema Corte ha stabilito che, nel caso di specie, il reato di lesioni personali era procedibile d’ufficio e, pertanto, la querela non era necessaria.

Le Motivazioni della Corte

La motivazione della Corte si fonda su un’analisi attenta del quadro normativo e del legame tra i reati contestati. I giudici hanno evidenziato che le lesioni personali erano state inflitte con lo scopo preciso di commettere il delitto di resistenza a pubblico ufficiale. Questa finalità integra la circostanza aggravante del cosiddetto ‘nesso teleologico’, prevista dall’articolo 61, n. 2 del codice penale.

Quando ricorre tale aggravante, il delitto di lesioni personali diventa procedibile d’ufficio. Ciò avviene in virtù del combinato disposto degli articoli 585 e 576, primo comma, n. 1 del codice penale, i quali estendono la procedibilità d’ufficio a tutte le ipotesi di lesioni aggravate da circostanze che, se presenti in un omicidio, comporterebbero la pena dell’ergastolo. Tra queste circostanze rientra proprio quella di aver commesso il fatto per eseguirne un altro. La Corte ha inoltre precisato che questa interpretazione consolidata non è stata minimamente scalfita dalla cosiddetta Riforma Cartabia (d.lgs. n. 150/2022), la quale non ha apportato modifiche su questo specifico profilo.

Conclusioni

L’ordinanza in esame ribadisce un principio di fondamentale importanza pratica: il regime di lesioni e procedibilità d’ufficio subisce un’eccezione quando il reato è strumentale alla commissione di un altro delitto. In questi casi, la tutela dell’ordinamento giuridico prevale sull’interesse del singolo, e l’azione penale può essere esercitata indipendentemente dalla volontà della persona offesa. Questa decisione non solo consolida la protezione accordata ai pubblici ufficiali nell’esercizio delle loro funzioni, ma offre anche un’importante chiave di lettura sull’impatto delle recenti riforme, confermando che alcuni pilastri del sistema penale restano saldi e immutati.

Quando il reato di lesioni personali diventa procedibile d’ufficio?
Secondo la Corte, il reato di lesioni personali è procedibile d’ufficio quando è aggravato dal nesso teleologico, cioè quando è commesso al fine di eseguire un altro delitto, come nel caso della resistenza a pubblico ufficiale.

La Riforma Cartabia (d.lgs. 150/2022) ha modificato questa regola?
No. La Corte di Cassazione ha specificato chiaramente che la modifica normativa operata dal d.lgs. 150/2022 non è intervenuta su questo specifico profilo, lasciando inalterato il principio della procedibilità d’ufficio in presenza del nesso teleologico.

Cosa significa ‘nesso teleologico’ nel contesto di questo caso?
Significa che le lesioni personali sono state inflitte non come un’azione a sé stante, ma come mezzo per raggiungere un altro scopo criminale, ovvero per portare a compimento il delitto di resistenza a un pubblico ufficiale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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