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Legittimazione querela furto: chi può denunciare?

La Corte di Cassazione ha annullato l’ordinanza di un tribunale che non aveva convalidato un arresto per tentato furto. Il caso verteva sulla legittimazione querela furto del vice direttore di un esercizio commerciale. La Corte ha stabilito che non solo il proprietario, ma chiunque abbia la detenzione qualificata del bene (come un dipendente), è persona offesa dal reato e può validamente sporgere querela, confermando la legittimità dell’arresto operato.

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Pubblicato il 25 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Legittimazione querela furto: chi può denunciare?

Un recente intervento della Corte di Cassazione, con la sentenza n. 33967/2025, torna a fare chiarezza su un tema di grande rilevanza pratica: la legittimazione querela furto. La domanda al centro del caso è semplice ma fondamentale: chi, oltre al proprietario legale di un bene, ha il diritto di sporgere denuncia in caso di furto? La risposta della Corte ribadisce un principio consolidato, estendendo tale facoltà a figure come il dipendente di un esercizio commerciale, in virtù del suo rapporto qualificato con la merce.

I Fatti del Caso

La vicenda trae origine da un tentato furto in un negozio di Alessandria. Una persona veniva arrestata in flagranza di reato, ma il giudice per le indagini preliminari non convalidava l’arresto. La ragione? Il giudice riteneva che la querela, presentata dal vice direttore del punto vendita, non fosse valida. Secondo il tribunale, il vice direttore non aveva la legittimazione a sporgere querela, in quanto non proprietario dei beni sottratti. Di fronte a questa decisione, la Procura della Repubblica proponeva ricorso in Cassazione, sostenendo la violazione di legge e citando una consolidata giurisprudenza che, al contrario, riconosce tale potere anche a chi detiene il bene per ragioni di custodia o commercio.

Legittimazione Querela Furto: L’Analisi della Cassazione

La Suprema Corte ha accolto il ricorso della Procura, annullando l’ordinanza del tribunale. I giudici hanno ribadito un principio fondamentale del cosiddetto “diritto vivente”: il bene giuridico protetto dal reato di furto non è solo la proprietà, ma anche il possesso o la detenzione.

Questo significa che la qualifica di “persona offesa” non spetta unicamente al titolare del diritto di proprietà, ma a chiunque abbia una relazione di fatto con il bene, purché questa relazione non sia meramente occasionale. La Corte definisce questa relazione come “detenzione qualificata”, che si configura quando un soggetto detiene un bene per conto di altri a scopo di custodia o per l’esercizio del commercio.

Chi sono i soggetti legittimati?

La sentenza chiarisce, citando numerosi precedenti, che la legittimazione a querelare spetta a diverse figure professionali all’interno di un’azienda, tra cui:

* Il responsabile di un supermercato.
* Il custode di uno stabilimento.
* Il capo reparto.
* Il responsabile della sicurezza.
* Persino la cassiera o l’addetto al banco vendita.

Questi soggetti, pur non essendo proprietari della merce, ne hanno la detenzione qualificata per l’esercizio della loro attività lavorativa e sono quindi titolari dell’interesse protetto dalla norma incriminatrice.

Le Motivazioni della Decisione

La motivazione della Corte si fonda sull’interpretazione estensiva della nozione di possesso. Il delitto di furto, spiegano i giudici, lede qualsiasi relazione di fatto con la cosa, anche se stabilita in modo clandestino o illecito. Di conseguenza, chiunque sia titolare di questa posizione di fatto assume la qualifica di persona offesa e, con essa, la legittimazione a proporre querela.

Nel caso specifico, il vice direttore del punto vendita, in quanto responsabile della gestione e custodia dei beni presenti nel negozio, rientra a pieno titolo in questa categoria. La sua querela era, pertanto, pienamente valida e l’arresto legittimo. La Corte ha annullato l’ordinanza “senza rinvio” perché la fase processuale della convalida dell’arresto era ormai superata e non poteva essere ripetuta. La decisione assume quindi il valore di affermazione di un principio di diritto, correggendo l’errore del giudice di merito e confermando la correttezza dell’operato della polizia giudiziaria.

Conclusioni

Questa sentenza consolida un orientamento giurisprudenziale di fondamentale importanza per la tutela del patrimonio aziendale. Stabilisce in modo inequivocabile che i dipendenti con ruoli di responsabilità, custodia o gestione dei beni non sono semplici spettatori, ma soggetti attivi nella protezione degli interessi del datore di lavoro. Riconoscere la loro legittimazione querela furto semplifica le procedure di denuncia, garantisce una risposta più rapida ed efficace contro i reati predatori e assicura che interpretazioni eccessivamente formalistiche non vanifichino l’azione della giustizia.

Un dipendente di un negozio può sporgere querela per un furto?
Sì. La Corte di Cassazione conferma che chiunque abbia una “detenzione qualificata” dei beni, come un vice direttore, un responsabile di reparto o un cassiere, è considerato persona offesa dal reato e ha la piena legittimazione a presentare querela.

Perché la Cassazione ha annullato la decisione senza rinviare il caso al giudice precedente?
L’annullamento è avvenuto senza rinvio perché la fase processuale specifica (la convalida dell’arresto) era ormai conclusa e non poteva essere ripetuta. La decisione della Corte serve quindi a correggere l’errore giuridico e a stabilire il principio di diritto corretto, confermando che l’arresto era stato legittimamente eseguito.

Cosa si intende per “persona offesa” nel reato di furto secondo questa sentenza?
La persona offesa non è solo il proprietario legale del bene, ma chiunque abbia una relazione di fatto tutelata con esso, come il possesso o la detenzione per ragioni di custodia o commercio. Questo include i dipendenti che, per le loro mansioni, sono responsabili della merce.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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