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Inammissibilità ricorso: quando si paga la sanzione

Un ricorso presentato da un soggetto con numerosi precedenti penali è stato dichiarato inammissibile dalla Corte di Cassazione. La decisione sottolinea che la totale insensibilità dell’imputato ai moniti della giustizia, dimostrata dai suoi trascorsi, giustifica la declaratoria di inammissibilità del ricorso. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione di tremila euro a favore della Cassa delle ammende.

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Pubblicato il 5 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso: Quando la Cassazione Condanna al Pagamento della Sanzione

L’inammissibilità del ricorso rappresenta uno degli esiti più severi nel processo penale, poiché impedisce alla Corte di Cassazione di esaminare nel merito le censure mosse contro una sentenza. Una recente ordinanza ha ribadito un principio fondamentale: presentare un ricorso palesemente infondato, specialmente in presenza di una storia criminale significativa, non solo non porta a una riforma della condanna, ma può comportare sanzioni economiche aggiuntive. Analizziamo insieme questa decisione per comprendere le ragioni e le conseguenze.

I Fatti del Caso

Il caso trae origine dal ricorso presentato da un individuo avverso una sentenza della Corte d’Appello di Milano. Il ricorrente, nato nel 1970, contestava la decisione dei giudici di secondo grado, sperando di ottenere un annullamento o una modifica della condanna. La questione è stata quindi portata all’attenzione della Corte di Cassazione, l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte, dopo aver esaminato gli atti, ha emesso un’ordinanza con cui ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questa decisione non entra nel merito delle argomentazioni difensive, ma si ferma a un livello preliminare, constatando la mancanza dei presupposti per un valido esame. La conseguenza diretta di tale declaratoria è stata la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e, in aggiunta, al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Inammissibilità Ricorso: Le Motivazioni della Corte

Le motivazioni alla base della decisione sono state chiare e perentorie. I giudici hanno evidenziato come la Corte d’Appello avesse già fornito una spiegazione logica e congrua degli elementi previsti dall’art. 133 del codice penale, che regola il potere discrezionale del giudice nella determinazione della pena. Un fattore preponderante in questa valutazione è stato il curriculum criminale dell’imputato.

La Corte ha rimarcato la presenza di “numerosi precedenti penali anche specifici”, interpretandoli come un chiaro segnale della “totale insensibilità dello stesso ai moniti della giustizia”. In altre parole, il comportamento passato del ricorrente dimostrava una persistente inclinazione a delinquere, rendendo superflua ogni ulteriore considerazione su eventuali elementi a suo favore. La palese infondatezza del ricorso, unita a questo profilo di colpa, ha reso inevitabile la dichiarazione di inammissibilità del ricorso e l’applicazione della sanzione pecuniaria, come previsto dall’art. 616 del codice di procedura penale.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche della Decisione

Questa ordinanza serve da monito: l’accesso alla giustizia non deve essere abusato. Presentare un ricorso in Cassazione è un diritto, ma quando l’impugnazione è manifestamente infondata e si basa su argomenti già ampiamente valutati e respinti, si configura una colpa che il sistema sanziona. La presenza di un passato criminale rilevante aggrava la posizione del ricorrente, poiché viene interpretata come un indicatore della sua scarsa resipiscenza. Pertanto, la decisione di impugnare una sentenza deve essere attentamente ponderata, considerando non solo le possibilità di successo, ma anche i rischi concreti di subire ulteriori condanne economiche in caso di inammissibilità.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché la Corte ha ritenuto che la decisione impugnata avesse già valutato in modo logico e congruo tutti gli elementi, considerando preponderanti i numerosi precedenti penali specifici dell’imputato. Questi precedenti dimostravano una totale insensibilità ai moniti della giustizia, rendendo l’impugnazione evidentemente infondata.

Quali sono state le conseguenze economiche per il ricorrente?
A seguito della dichiarazione di inammissibilità, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

In che modo i precedenti penali hanno influenzato la decisione?
I precedenti penali sono stati un elemento decisivo. La Corte li ha considerati come prova della totale insensibilità del ricorrente ai richiami della giustizia, un fattore che ha rafforzato la valutazione di evidente inammissibilità del ricorso e ha giustificato la condanna alla sanzione pecuniaria.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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