Ordinanza di Cassazione Penale Sez. 7 Num. 36356 Anno 2024
Penale Ord. Sez. 7 Num. 36356 Anno 2024
Presidente: COGNOME
Relatore: COGNOME NOME
Data Udienza: 05/06/2024
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
COGNOME NOME NOME a MANDURIA il DATA_NASCITA
avverso la sentenza del 11/09/2023 della CORTE APPELLO di BOLOGNA
dato avviso alle parti;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOME COGNOME;
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
Rilevato che NOME COGNOME ricorre avverso la sentenza della Corte di appello di Bologna che ne ha confermato la condanna per il delitto di cui agli artt. 56, 624 cod. pen.;
considerato che entrambi i motivi di ricorso, con il quale si denunciano la violazione d legge penale e il vizio di motivazione in ordine, rispettivamente, alla mancata concessione de circostanze attenuanti generiche e alla determinazione del trattamento sanzioNOMErio, sono del tutto generici e manifestamente infondati, in quanto la Corte distrettuale ha dato cont maniera congrua e logica degli elementi rientranti nel novero di quelli previsti dall’art. 133 pen. che ha considerato preponderanti nell’esercizio del potere discrezionale ad essa riserva (cfr. Sez. 2, n. 23903 del 15/07/2020, COGNOME, Rv. 279549 – 02; Sez. 5, n. 43952 del 13/04/2017, COGNOME, Rv. 271269 – 01), richiamando (oltre all’assenza di elementi passibil favorevole apprezzamento) i numerosi precedenti penali specifici dell’imputato, e le specific modalità di commissione del fatto, così motivando in maniera adeguata l’irrogazione di una pena con evidenza inferiore al medio edittale (Sez. 5, n. 11329 del 09/12/2019 – dep. 2020, Retros Rv. 278788 – 01; Sez. 5, n. 35100 del 27/06/2019, Torre, Rv. 276932 – 01; Sez. 3, n. 29968 del 22/02/2019, COGNOME, Rv. 276288 – 01); e tale iter non può essere utilmente censurato in questa sede mediante la prospettazione, peraltro priva di specificità, di elementi deporrebbero in senso contrario alla decisione impugnata;
ritenuto che, pertanto, deve essere dichiarata l’inammissibilità del ricorso, cui conse ex art. 616 cod. proc. pen. la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali nonché – ravvisandosi profili di colpa in ragione dell’evidente inammissibilità dell’impugnaz (cfr. Corte cost., sent. n. 186 del 13/06/2000; Sez. 1, n. 30247 del 26/01/2016, Failla, 267585 – 01) – al versamento, in favore della Cassa delle ammende, di una somma che appare equo determinare in euro tremila;
P. Q. M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle sp processuali e della somma di euro tremila in favore della Cassa delle ammende. Così deciso il 05/06/2024.