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Inammissibilità ricorso penale per aspecificità

La Corte di Cassazione ha dichiarato l’inammissibilità di un ricorso penale poiché i motivi presentati erano generici e non criticavano in modo specifico la sentenza impugnata. Questa decisione sull’inammissibilità del ricorso penale ha comportato la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di tremila euro.

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Pubblicato il 10 dicembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità del Ricorso Penale: Quando i Motivi sono Troppo Generici

L’ordinanza in esame della Corte di Cassazione offre un’importante lezione sulla redazione degli atti di impugnazione, sottolineando come la mancanza di specificità conduca direttamente all’inammissibilità del ricorso penale. Questa decisione ribadisce un principio fondamentale della procedura penale: un ricorso, per essere esaminato nel merito, deve contenere una critica puntuale e argomentata del provvedimento che si intende contestare, non limitarsi a enunciazioni generiche. Approfondiamo i dettagli di questo caso per comprendere le ragioni della Corte e le conseguenze per il ricorrente.

I Fatti del Caso

Il procedimento nasce dal ricorso presentato da un imputato avverso una sentenza della Corte d’Appello che aveva confermato la sua responsabilità penale per i reati previsti dagli articoli 75, comma 1, del D.Lgs. 159/2011 e 495 del codice penale, con l’aggravante di cui all’articolo 61, n. 2, c.p. L’imputato, non accettando la condanna del secondo grado, ha deciso di rivolgersi alla Corte di Cassazione, l’ultimo grado di giudizio, per cercare di ottenere l’annullamento della sentenza.

La Decisione sull’Inammissibilità del Ricorso Penale

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 31290/2024, ha troncato il percorso del ricorso sul nascere, dichiarandolo inammissibile. La Corte non è entrata nel merito della colpevolezza o innocenza dell’imputato, ma si è fermata a un esame preliminare dell’atto di impugnazione, riscontrando un vizio insanabile che ne ha impedito la valutazione.

Le Motivazioni della Decisione

Il fulcro della decisione risiede nella motivazione fornita dalla Corte. L’unico motivo di ricorso presentato dalla difesa è stato giudicato ‘patentemente privo della necessaria specificità’. In altre parole, l’atto non muoveva una ‘effettiva critica’ alla sentenza della Corte d’Appello. Conteneva, invece, ‘enunciati del tutto assertivi neppure riferibili al caso di specie’.

La giurisprudenza citata dalla Corte (tra cui Cass. n. 8700/2013 e Cass. n. 7667/2015) conferma che un ricorso è inammissibile quando le censure sono generiche e astratte, senza un confronto diretto e argomentato con le specifiche ragioni giuridiche e fattuali che hanno sorretto la decisione impugnata. È necessario, quindi, che il ricorrente indichi con precisione quali parti della motivazione della sentenza precedente ritiene errate e per quali motivi di diritto. In questo caso, tale confronto è mancato completamente, rendendo il ricorso un mero atto di dissenso privo di sostanza giuridica.

Le Conclusioni e le Implicazioni Pratiche

La conseguenza principale dell’inammissibilità del ricorso penale è la condanna del ricorrente, ai sensi dell’art. 616 del codice di procedura penale, al pagamento delle spese processuali. Ma non solo. La Corte ha ravvisato ‘profili di colpa in ragione dell’evidente inammissibilità dell’impugnazione’. Questa ‘colpa’ nel presentare un ricorso palesemente infondato ha portato a un’ulteriore condanna: il versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Questa ordinanza è un monito per chiunque intenda impugnare una sentenza penale. La redazione del ricorso per cassazione è un’attività tecnica che non ammette superficialità. È indispensabile che i motivi siano specifici, pertinenti e critici verso la sentenza impugnata, pena non solo il rigetto del ricorso, ma anche l’imposizione di sanzioni economiche significative. La specificità non è un mero formalismo, ma la garanzia che il dibattito processuale si concentri su questioni di diritto concrete, evitando di sovraccaricare il sistema giudiziario con impugnazioni pretestuose o mal formulate.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile senza essere esaminato nel merito?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché il motivo presentato era ‘patentemente privo della necessaria specificità’. In pratica, non conteneva una critica argomentata e puntuale contro la sentenza d’appello, ma solo affermazioni generiche e assertive non collegate al caso specifico.

Cosa significa che il motivo di ricorso è ‘assertivo’ e ‘non specifico’?
Significa che il ricorrente si è limitato a enunciare un principio o a esprimere il proprio disaccordo con la condanna, senza spiegare in che modo e perché i giudici della Corte d’Appello avrebbero sbagliato nell’applicare la legge o nel motivare la loro decisione. Mancava un confronto critico con le argomentazioni della sentenza impugnata.

Quali sono state le conseguenze economiche per il ricorrente a seguito dell’inammissibilità?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e, inoltre, al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. Quest’ultima sanzione è stata inflitta perché l’inammissibilità del ricorso era così ‘evidente’ da configurare un profilo di colpa da parte di chi lo ha proposto.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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