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Inammissibilità ricorso penale: la Cassazione decide

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un imputato contro una sentenza della Corte d’Appello di Milano. L’imputato lamentava un’eccessiva sanzione penale in modo generico, senza contestare specificamente le motivazioni della corte territoriale, che aveva basato la pena sulla gravità della condotta e sul valore dei beni sottratti. A causa di questo ‘difetto di specificità’, il ricorso è stato respinto, con condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una multa di tremila euro.

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Pubblicato il 13 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso Penale: Quando la Genericità Costa Cara

L’esito di un processo non dipende solo dalla fondatezza delle proprie ragioni, ma anche dal modo in cui queste vengono presentate. Un ricorso, specialmente in Cassazione, deve essere un atto chirurgico, preciso e puntuale. Una recente ordinanza della Suprema Corte ci ricorda una lezione fondamentale: la genericità non è ammessa e può portare a una pronuncia di inammissibilità del ricorso penale, con conseguenze economiche per l’imputato. Analizziamo insieme questo caso per capire perché la specificità dei motivi è un requisito non negoziabile.

I Fatti del Caso

Un soggetto, condannato dalla Corte di Appello di Milano, decideva di presentare ricorso per Cassazione. L’unica doglianza sollevata riguardava la determinazione della pena. Secondo la difesa, il trattamento sanzionatorio applicato era eccessivo e incongruo, in violazione dell’art. 133 del codice penale, che elenca i criteri per la commisurazione della pena. Il ricorso, tuttavia, si limitava a sostenere questa tesi in modo generale, senza entrare nel dettaglio delle motivazioni espresse dai giudici di merito.

La Decisione e l’Inammissibilità del Ricorso Penale

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha esaminato il ricorso e lo ha dichiarato inammissibile. La decisione non è entrata nel merito della congruità della pena, ma si è fermata a un livello preliminare, ovvero alla valutazione dei requisiti formali dell’atto di impugnazione. La Corte ha stabilito che il ricorso era privo della specificità richiesta dall’articolo 581 del codice di procedura penale. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni: la Mancanza di un Confronto Diretto

Il cuore della decisione risiede nel concetto di ‘difetto di specificità’. La Corte di Cassazione ha evidenziato come la Corte d’Appello avesse adeguatamente motivato la sua decisione sulla pena. I giudici di secondo grado avevano infatti giustificato la sanzione facendo riferimento a due elementi concreti: l’oggettiva gravità della condotta e il significativo valore dei beni di cui l’imputato si era appropriato.

Il ricorrente, nel suo atto di impugnazione, ha completamente ignorato questa argomentazione. Invece di contestare punto per punto il ragionamento della Corte d’Appello, dimostrando perché la gravità della condotta o il valore dei beni non giustificassero quella pena, si è limitato a una lamentela generica di ‘eccessività’. Questo approccio, secondo la Cassazione, non costituisce una valida critica alla sentenza impugnata, ma si risolve in una mera riproposizione di conclusioni favorevoli al proprio assistito, senza un reale confronto dialettico. L’impugnazione, per essere ammissibile, deve dialogare con la sentenza che contesta, non ignorarla.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche per la Difesa

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale per chiunque operi nel diritto penale: un ricorso non è un semplice lamento, ma un’analisi critica e argomentata. Per evitare una pronuncia di inammissibilità del ricorso penale, è indispensabile che la difesa analizzi a fondo le motivazioni del giudice di merito e costruisca le proprie censure come una confutazione diretta e specifica di quelle ragioni. Limitarsi a definire una pena ‘eccessiva’ senza spiegare perché le giustificazioni del giudice sono errate, illogiche o carenti è una strategia destinata al fallimento. La decisione insegna che la precisione e la specificità non sono solo virtù stilistiche, ma requisiti procedurali la cui violazione comporta la chiusura del processo e un’ulteriore condanna economica.

Per quale motivo principale il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile per ‘difetto di specificità’, poiché si limitava a lamentare in modo generico l’eccessività della pena senza confrontarsi criticamente con le specifiche argomentazioni contenute nella sentenza impugnata, come richiesto dall’art. 581, comma 1, lett. c) del codice di procedura penale.

Quali erano le giustificazioni della Corte d’Appello per la pena inflitta?
La Corte d’Appello aveva motivato la congruità della pena sulla base di due elementi: l’oggettiva gravità della condotta e il valore significativo dei beni di cui il ricorrente si era appropriato.

Quali sono state le conseguenze economiche per il ricorrente?
A seguito della dichiarazione di inammissibilità del ricorso, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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