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Inammissibilità ricorso: motivi generici e ripetitivi

La Corte di Cassazione ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso presentato da un imputato contro una sentenza della Corte d’Appello. I motivi, incentrati sulla qualifica di pubblico ufficiale della persona offesa (un capotreno) e sulla richiesta di applicazione della tenuità del fatto, sono stati ritenuti generici e ripetitivi. La Corte ha confermato la validità delle valutazioni di merito, condannando il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma alla cassa delle ammende.

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Pubblicato il 31 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso: Quando i Motivi di Appello sono Troppo Generici

L’ordinanza della Corte di Cassazione n. 6217/2024 offre un’importante lezione sulla redazione dei ricorsi in sede di legittimità, sottolineando come la genericità e la ripetitività dei motivi conducano inevitabilmente a una declaratoria di inammissibilità del ricorso. Questo principio è cruciale per comprendere i limiti del giudizio di Cassazione, che non è una terza istanza di merito ma un organo di controllo sulla corretta applicazione della legge.

I Fatti del Caso

Il caso trae origine dal ricorso di un imputato avverso una sentenza della Corte d’Appello di Ancona. Il ricorrente sollevava diverse questioni, contestando principalmente due aspetti della decisione dei giudici di merito:

1. La qualifica di pubblico ufficiale attribuita alla persona offesa, un capotreno addetto al controllo dei titoli di viaggio.
2. La mancata applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto (ex art. 131-bis c.p.) e la mancata sostituzione della pena detentiva con una pena pecuniaria.

L’imputato, in sostanza, chiedeva alla Corte di Cassazione di riesaminare elementi già valutati e decisi nei precedenti gradi di giudizio.

L’Analisi della Corte e l’Inammissibilità del Ricorso

La Suprema Corte ha esaminato i motivi del ricorso, giungendo a una conclusione netta: l’impugnazione è inammissibile. Vediamo nel dettaglio le ragioni che hanno portato a questa decisione.

La Qualifica di Pubblico Ufficiale del Capotreno

Sul primo punto, la Corte ha stabilito che la Corte d’Appello aveva già fornito una “adeguata motivazione coerente” per qualificare il capotreno come pubblico ufficiale. La sua funzione di accertamento durante il controllo dei biglietti rientra pienamente nelle funzioni pubbliche. I rilievi del ricorrente sono stati liquidati come “del tutto generici e reiterativi dei motivi di appello già vagliati e disattesi”. In altre parole, l’imputato non ha introdotto nuovi e specifici vizi di legittimità, ma si è limitato a riproporre le stesse argomentazioni già respinte, un approccio non consentito in sede di Cassazione.

Genericità dei Motivi su Tenuità del Fatto e Pena Sostitutiva

Anche riguardo alla richiesta di applicazione della tenuità del fatto, il ricorso è stato giudicato inammissibile per genericità. La Corte d’Appello aveva escluso tale beneficio in base a una valutazione di merito, considerando la gravità della condotta e le caratteristiche del luogo in cui si erano svolti i fatti. Allo stesso modo, la richiesta di sostituzione della pena era stata negata valorizzando i “numerosi precedenti specifici” dell’imputato. La Cassazione ha ribadito che queste sono “valutazioni che non possono dirsi affette da evidenti vizi logici” e, pertanto, “non sono suscettibili di una diversa ed autonoma rivalutazione in sede di legittimità”.

Le Motivazioni della Decisione

Il cuore della decisione risiede nella natura stessa del giudizio di Cassazione. La Corte non riesamina i fatti, ma si assicura che i giudici di merito abbiano applicato correttamente la legge e abbiano motivato le loro decisioni in modo logico e coerente. Un ricorso che si limita a contestare la valutazione dei fatti, senza individuare un preciso errore di diritto o un vizio logico manifesto nella motivazione, è destinato all’inammissibilità. L’imputato non può usare il ricorso per cassazione come un terzo grado di giudizio per tentare di ottenere una nuova valutazione delle prove o delle circostanze.

Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza ribadisce alcuni principi fondamentali per chiunque si approcci al sistema giudiziario penale. In primo luogo, la redazione di un ricorso per cassazione richiede un’elevata specificità: è necessario indicare con precisione il vizio di legge o di motivazione che si contesta, evitando di riproporre le medesime doglianze già respinte in appello. In secondo luogo, viene consolidato l’orientamento secondo cui il personale di controllo sui mezzi di trasporto pubblico, come il capotreno, riveste la qualifica di pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni. Infine, la decisione sottolinea che l’inammissibilità del ricorso comporta conseguenze economiche concrete per il ricorrente, ovvero la condanna al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende, in questo caso quantificata in 3.000 euro.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché i motivi presentati erano generici, ripetitivi di quelli già esaminati e respinti dalla Corte d’Appello, e miravano a ottenere una nuova valutazione dei fatti, compito che esula dalle competenze della Corte di Cassazione.

Un capotreno è considerato un pubblico ufficiale?
Sì, l’ordinanza conferma che un capotreno, nell’esercizio delle sue funzioni di controllo dei titoli di viaggio, svolge una funzione di accertamento e pertanto riveste la qualifica di pubblico ufficiale.

Cosa comporta la dichiarazione di inammissibilità di un ricorso?
Ai sensi dell’art. 616 del codice di procedura penale, quando un ricorso è dichiarato inammissibile, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese del procedimento e di una somma pecuniaria in favore della cassa delle ammende, che in questo caso è stata fissata in 3.000 euro.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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