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Inammissibilità ricorso: motivi generici e infondati

La Corte di Cassazione ha dichiarato l’inammissibilità di un ricorso avverso una sentenza della Corte d’Appello di Catania. La decisione si fonda sulla genericità e manifesta infondatezza dei motivi relativi alla condanna per il reato di evasione (art. 385 c.p.) e sulla corretta valutazione, da parte del giudice di merito, della revoca della sospensione condizionale della pena, giustificata dai numerosi precedenti penali e dalla manifesta insofferenza del ricorrente alle prescrizioni di legge.

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Pubblicato il 11 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso: Quando i Motivi sono Generici e Infondati

L’esito di un processo non dipende solo dalla fondatezza delle proprie ragioni, ma anche dal modo in cui queste vengono presentate nelle sedi opportune. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione chiarisce un punto fondamentale del processo penale: l’inammissibilità del ricorso quando i motivi addotti sono generici e manifestamente infondati. Questo principio è cruciale, poiché un errore nella formulazione dell’atto può precludere l’esame nel merito della questione, rendendo definitiva una condanna.

I Fatti del Caso: Impugnazione e Revoca della Sospensione Condizionale

Il caso trae origine dal ricorso presentato da un imputato avverso una sentenza della Corte d’Appello di Catania. La sentenza impugnata confermava la sua responsabilità per il reato di evasione, previsto dall’articolo 385 del codice penale. Oltre alla condanna, la Corte territoriale aveva disposto la revoca della sospensione condizionale della pena, un beneficio concesso in precedenza. L’imputato, ritenendo ingiusta la decisione, decideva di rivolgersi alla Suprema Corte di Cassazione per ottenere l’annullamento della sentenza.

La Decisione della Corte di Cassazione: Ricorso Inammissibile

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, esaminato il caso, ha emesso un’ordinanza perentoria: il ricorso è stato dichiarato inammissibile. Di conseguenza, la Corte non è entrata nel merito delle questioni sollevate dal ricorrente. La decisione ha comportato non solo la conferma definitiva della sentenza di condanna, ma anche l’obbligo per l’imputato di pagare le spese processuali e una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni: la Genericità dei Motivi e la Logicità della Decisione Impugnata

La Corte ha basato la sua decisione di inammissibilità del ricorso su due pilastri fondamentali.

In primo luogo, per quanto riguarda la condanna per il reato di evasione, i motivi presentati dal ricorrente sono stati giudicati ‘generici’ e ‘manifestamente infondati’. Questo significa che le argomentazioni non erano sufficientemente specifiche da criticare puntualmente le ragioni della sentenza d’appello, limitandosi a censure non consentite in sede di legittimità, dove la Corte può giudicare solo sulla corretta applicazione della legge e non sui fatti.

In secondo luogo, riguardo alla revoca della sospensione condizionale della pena, la Cassazione ha ritenuto che i motivi del ricorso fossero stati già adeguatamente esaminati e respinti dal giudice di merito. La Corte d’Appello aveva infatti motivato la sua decisione in modo ‘logico, coerente e puntuale’. Aveva valorizzato la gravità delle condotte illecite tenute dal ricorrente e, soprattutto, i suoi ‘numerosi e diversi precedenti penali’. Questi elementi, secondo i giudici, erano sufficienti a dimostrare una ‘manifesta insofferenza dell’imputato al rispetto delle prescrizioni’ che gli erano state imposte, giustificando pienamente la revoca del beneficio.

Le Conclusioni: L’Importanza di un Ricorso Specifico e Pertinente

Questa pronuncia ribadisce un principio fondamentale del diritto processuale: per accedere al giudizio di legittimità, non è sufficiente lamentare un’ingiustizia, ma è necessario formulare critiche precise, pertinenti e non manifestamente infondate contro la decisione impugnata. Un ricorso basato su doglianze generiche o che tenta di ottenere un nuovo esame dei fatti è destinato all’inammissibilità. La decisione sottolinea inoltre come la valutazione sulla revoca di benefici come la sospensione condizionale si basi su un giudizio complessivo della condotta dell’imputato, dove la presenza di precedenti penali assume un peso determinante nel dimostrare la sua inaffidabilità e la sua tendenza a non rispettare le regole.

Perché il ricorso in Cassazione è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché i motivi relativi alla responsabilità penale erano generici e manifestamente infondati, e quindi non consentiti dalla legge in sede di legittimità.

Quali elementi hanno giustificato la revoca della sospensione condizionale della pena?
La revoca è stata giustificata dalla gravità delle condotte illecite, dai numerosi e diversi precedenti penali del ricorrente, che dimostravano una sua chiara e manifesta insofferenza al rispetto delle prescrizioni imposte dalla legge.

Quali sono le conseguenze economiche per il ricorrente a seguito della dichiarazione di inammissibilità?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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