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Inammissibilità ricorso: la decisione della Cassazione

La Corte di Cassazione ha dichiarato l’inammissibilità di un ricorso presentato contro una sentenza della Corte d’Appello. La decisione si fonda sulla constatazione che le argomentazioni del ricorrente, relative alla presunta lieve entità del pregiudizio e al valore irrisorio del bene sottratto, erano smentite dagli atti processuali. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende.

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Pubblicato il 7 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso: Quando la Cassazione Chiude le Porte

L’ordinanza in esame offre un chiaro esempio di inammissibilità del ricorso in Cassazione, una decisione che impedisce l’esame nel merito della questione e comporta precise conseguenze per chi ha proposto l’impugnazione. Comprendere i motivi che portano a una tale pronuncia è fondamentale per chiunque si approcci al sistema giudiziario penale.

I Fatti del Caso

Il caso trae origine da un ricorso presentato avverso una sentenza emessa da una Corte d’Appello. L’imputato, tramite il suo difensore, aveva impugnato la decisione di secondo grado, portando le sue ragioni dinanzi alla Suprema Corte di Cassazione. I motivi del ricorso, come si evince dalla decisione, si basavano su argomentazioni volte a minimizzare la gravità del fatto, sostenendo la lievissima entità del pregiudizio causato alla persona offesa e il valore irrisorio del bene che era stato sottratto.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza del 26 marzo 2025, ha tagliato corto, dichiarando il ricorso inammissibile. Questa decisione non entra nel vivo delle argomentazioni difensive per valutarne la fondatezza, ma si ferma a un livello precedente, quello procedurale. La conseguenza diretta è che la sentenza della Corte d’Appello diventa definitiva. Oltre a ciò, la Corte ha condannato il ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni sull’Inammissibilità del Ricorso

La Corte ha basato la sua decisione su un punto cruciale: le affermazioni del ricorrente erano in palese contrasto con quanto emergeva dagli atti del processo. La difesa aveva tentato di far valere la particolare tenuità del fatto, richiamando principi giurisprudenziali che in certi casi consentono di escludere la punibilità per reati di minima offensività. Tuttavia, i giudici di legittimità hanno evidenziato come tali profili fattuali (la lieve entità del danno e il valore irrisorio) fossero stati “smentiti dagli atti processuali”, come già correttamente rilevato dalla Corte territoriale nel precedente grado di giudizio. In sostanza, il ricorso si fondava su una rappresentazione della realtà che non trovava riscontro nelle prove e nei documenti già acquisiti. Un ricorso che contesta la valutazione dei fatti già operata dai giudici di merito, senza addurre vizi logici o giuridici palesi in quella valutazione, è destinato all’inammissibilità.

Conclusioni

La pronuncia di inammissibilità del ricorso ribadisce un principio fondamentale del giudizio di Cassazione: la Suprema Corte non è un terzo grado di giudizio dove si possono rivalutare i fatti. Il suo compito è verificare la corretta applicazione della legge e la logicità della motivazione delle sentenze impugnate. Quando un ricorso si basa su argomentazioni fattuali già smentite dalle prove e correttamente valutate dai giudici di merito, esso si rivela privo dei requisiti minimi per essere esaminato. La condanna alle spese e alla sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende funge da deterrente contro la presentazione di ricorsi palesemente infondati o meramente dilatori, garantendo l’efficienza del sistema giudiziario.

Cosa significa quando un ricorso è dichiarato inammissibile?
Significa che la Corte non esamina il merito della questione perché il ricorso manca dei requisiti formali o sostanziali richiesti dalla legge. La sentenza impugnata diventa così definitiva.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
La parte che ha presentato il ricorso viene condannata al pagamento delle spese del procedimento e di una sanzione pecuniaria, in questo caso di tremila euro, da versare alla Cassa delle ammende.

Per quale motivo specifico il ricorso è stato dichiarato inammissibile in questo caso?
Il ricorso è stato ritenuto inammissibile perché le argomentazioni del ricorrente, relative alla presunta lieve entità del danno e al valore minimo del bene sottratto, erano state smentite dalle prove presenti negli atti processuali, come già accertato dalla corte precedente.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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