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Inammissibilità ricorso: la Cassazione conferma

La Corte di Cassazione dichiara l’inammissibilità del ricorso di un imputato contro la sentenza della Corte d’Appello. I motivi, incentrati sulla recidiva e le attenuanti generiche, sono stati ritenuti manifestamente infondati, confermando la condanna e aggiungendo il pagamento delle spese e di una sanzione.

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Pubblicato il 1 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso: Quando la Cassazione Chiude la Porta

L’ordinanza in esame offre un chiaro esempio di inammissibilità del ricorso per manifesta infondatezza dei motivi. La Corte di Cassazione ha rigettato le censure di un imputato relative alla valutazione della recidiva e al mancato riconoscimento delle attenuanti generiche, confermando la decisione dei giudici di merito. Analizziamo insieme i passaggi chiave di questa pronuncia per comprendere meglio i criteri che guidano la Corte nel suo giudizio.

I Fatti di Causa

Un soggetto, già condannato in primo e secondo grado, ha presentato ricorso per Cassazione avverso la sentenza della Corte d’Appello di Bologna. I motivi del ricorso si concentravano su due aspetti principali: la contestazione della ritenuta recidiva e la lamentela per l’omesso riconoscimento delle attenuanti generiche, con conseguente richiesta di una pena più mite.

La Decisione della Corte: Focus sull’Inammissibilità Ricorso

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza in oggetto, ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questa decisione comporta non solo l’impossibilità di esaminare nel merito le questioni sollevate, ma anche la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende. La Corte ha ritenuto le censure proposte come manifestamente infondate e generiche.

Le Motivazioni della Sentenza

La Valutazione sulla Recidiva

Il primo motivo di doglianza riguardava la recidiva. La Corte ha osservato come i giudici di merito avessero già ampiamente e correttamente motivato su questo punto. Era stato evidenziato un “manifesto legame” tra i plurimi reati commessi dal ricorrente, caratterizzati da una sempre più elevata gravità e pericolosità sociale. La valutazione del giudice d’appello è stata quindi ritenuta immune da vizi logici o giuridici, rendendo la censura del ricorrente infondata.

Il Diniego delle Attenuanti Generiche e la Determinazione della Pena

Anche il secondo motivo, relativo alle attenuanti generiche e alla determinazione della pena, è stato giudicato inammissibile. La Cassazione ha ricordato che la concessione delle attenuanti è un potere discrezionale del giudice di merito. In questo caso, la Corte d’Appello aveva giustificato la sua decisione sottolineando l’assenza di elementi positivi a favore dell’imputato e l’inadeguatezza della pena inflitta in primo grado. Pertanto, la censura del ricorrente si è risolta in una generica critica all’esercizio corretto di tale potere discrezionale, non ammissibile in sede di legittimità.

Le Conclusioni

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale del processo penale: il ricorso per Cassazione non è un terzo grado di giudizio nel merito. La Corte Suprema non può riesaminare i fatti, ma solo verificare la corretta applicazione della legge e la logicità della motivazione. Quando i motivi del ricorso sono generici o manifestamente infondati, come nel caso di specie, la conseguenza è una declaratoria di inammissibilità del ricorso. La decisione serve da monito sull’importanza di formulare censure specifiche e giuridicamente fondate, evitando di riproporre questioni già adeguatamente vagliate e decise nelle fasi di merito. La condanna al pagamento di una somma alla Cassa delle ammende ha, inoltre, una funzione sanzionatoria e dissuasiva rispetto alla proposizione di ricorsi pretestuosi.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché i motivi presentati, relativi alla recidiva e alle attenuanti generiche, sono stati giudicati manifestamente infondati e generici dalla Corte di Cassazione.

Cosa ha stabilito la Corte riguardo alla recidiva contestata dal ricorrente?
La Corte ha ritenuto la censura sulla recidiva manifestamente infondata, poiché i giudici di merito avevano già correttamente motivato, evidenziando il legame tra i reati commessi dal ricorrente e la loro crescente gravità e pericolosità sociale.

Per quale motivo non sono state concesse le attenuanti generiche?
Le attenuanti generiche non sono state concesse perché il giudice di merito, nell’esercizio del suo potere discrezionale, ha considerato l’assenza di elementi positivi a favore dell’imputato e ha ritenuto inadeguata per difetto la pena inflitta in primo grado.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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