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Inammissibilità ricorso: i motivi non specifici

La Corte di Cassazione ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso di un’imputata condannata per furto. Il motivo è che l’atto di impugnazione si limitava a riproporre le stesse argomentazioni già respinte in appello, senza confrontarsi criticamente con la motivazione della sentenza impugnata. Questa decisione ribadisce il principio secondo cui il ricorso deve contenere una critica specifica e argomentata, pena l’inammissibilità.

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Pubblicato il 30 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso Cassazione: Quando i Motivi d’Appello sono Generici

L’inammissibilità del ricorso in Cassazione rappresenta uno degli ostacoli procedurali più comuni e severi nel processo penale. Una recente ordinanza della Suprema Corte ci offre un chiaro esempio di come la genericità dei motivi di ricorso possa portare a una declaratoria di inammissibilità, con conseguente condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria. Analizziamo insieme questo caso per comprendere i requisiti essenziali di un ricorso efficace.

I Fatti del Caso

La vicenda processuale ha origine da una condanna per il reato di furto, ex art. 624 c.p., emessa dal Tribunale e successivamente confermata dalla Corte di Appello. La pena inflitta all’imputata era di quattro mesi di reclusione e 100 euro di multa. Non accettando la decisione di secondo grado, l’imputata, tramite il suo difensore, ha proposto ricorso per cassazione.

Il Motivo del Ricorso: una Critica Ripetitiva

Il ricorso si fondava su un unico motivo: un presunto vizio di legge relativo al difetto di legittimazione della querelante. Secondo la difesa, la Corte d’Appello aveva erroneamente considerato la parte offesa come ‘detentrice qualificata’ della merce sottratta, un requisito necessario per poter validamente sporgere querela per il reato di furto. Tuttavia, questo argomento non era nuovo; era già stato presentato e respinto nel giudizio d’appello.

Le Motivazioni: Perché si Rischia l’Inammissibilità del Ricorso in Cassazione

La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile, evidenziando un errore fondamentale nella strategia difensiva. I giudici hanno osservato che il ricorso non faceva altro che riproporre le medesime critiche già sollevate con l’atto di appello, senza minimamente confrontarsi con le argomentazioni con cui la Corte territoriale le aveva respinte.

La funzione tipica dell’impugnazione, come ribadito dalla Corte, è quella della ‘critica argomentata’ al provvedimento che si contesta. Questo significa che l’atto di ricorso deve contenere un confronto puntuale e specifico con la motivazione della sentenza impugnata. È necessario indicare in modo preciso le ragioni di diritto e gli elementi di fatto che sostengono il dissenso. Se il ricorso, come nel caso di specie, si limita a una sterile riproposizione di vecchie doglianze, ignora completamente la decisione che dovrebbe contestare. Di conseguenza, viene meno la sua stessa funzione e si destina inevitabilmente all’inammissibilità del ricorso in cassazione.

Le Conclusioni: Lezioni Pratiche dalla Sentenza

Questa ordinanza offre una lezione cruciale per ogni difensore e parte processuale. Un’impugnazione non è un monologo, ma un dialogo critico con la decisione del giudice precedente. Per avere una possibilità di successo, è indispensabile analizzare a fondo la motivazione della sentenza impugnata e costruire motivi di ricorso che ne smontino punto per punto le argomentazioni. Ignorare questo passaggio e limitarsi a ‘copiare e incollare’ i motivi del precedente gravame non solo è inutile, ma è anche controproducente: porta a una declaratoria di inammissibilità e alla condanna al pagamento di una somma non indifferente in favore della Cassa delle ammende, che in questo caso ammontava a 3.000 euro.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile dalla Corte di Cassazione?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché si limitava a riproporre le stesse identiche argomentazioni già presentate e respinte nel giudizio di appello, senza confrontarsi criticamente e specificamente con le motivazioni della sentenza impugnata.

Qual è la funzione essenziale di un atto di impugnazione secondo la Corte?
Secondo la Corte, la funzione essenziale è quella di una ‘critica argomentata’ avverso il provvedimento che si intende contestare. Ciò richiede un confronto puntuale con le argomentazioni della decisione, indicando le specifiche ragioni di diritto e di fatto che ne giustificano la riforma.

Quali sono le conseguenze economiche di un ricorso inammissibile?
In caso di inammissibilità del ricorso, la legge prevede la condanna del ricorrente al pagamento delle spese del procedimento e di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende. Nel caso specifico, la somma è stata fissata in 3.000,00 euro.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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