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Inammissibilità ricorso generico: la Cassazione decide

La Corte di Cassazione ha dichiarato l’inammissibilità di un ricorso in materia penale. La decisione si fonda sulla genericità e indeterminatezza del motivo presentato, che si limitava a riproporre censure già respinte dalla Corte d’Appello senza formulare critiche specifiche alla sentenza impugnata. Questa ordinanza ribadisce il principio secondo cui l’atto di impugnazione deve contenere motivi specifici, pena l’inammissibilità ricorso generico.

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Pubblicato il 2 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità del Ricorso Generico: La Cassazione Fa Chiarezza

L’ordinanza in esame offre un importante spunto di riflessione sui requisiti di ammissibilità dei ricorsi per Cassazione. La Suprema Corte ha ribadito un principio fondamentale del nostro sistema processuale: l’inammissibilità ricorso generico. Questa decisione sottolinea come un atto di impugnazione non possa essere una mera riproposizione di argomenti già esaminati, ma debba contenere critiche specifiche e pertinenti contro la decisione impugnata. Approfondiamo i dettagli di questa vicenda processuale.

I Fatti del Processo

Il caso trae origine da una condanna emessa dal Giudice dell’udienza preliminare (g.u.p.) di un tribunale locale. L’imputato era stato ritenuto colpevole del reato previsto dall’art. 495 del codice penale (false attestazioni o dichiarazioni a un pubblico ufficiale sull’identità o su qualità personali proprie o di altri), aggravato ai sensi dell’art. 61 n. 11-quater del codice penale.

Successivamente, la Corte d’Appello competente confermava integralmente la sentenza di primo grado. Contro questa decisione, l’imputato proponeva ricorso per Cassazione, affidandosi a un unico motivo di impugnazione.

Analisi del Motivo di Ricorso e l’Inammissibilità Ricorso Generico

Il ricorrente lamentava un vizio di inosservanza della legge penale e un difetto di motivazione riguardo alla mancata applicazione dell’art. 54 del codice penale, relativo allo stato di necessità. Tuttavia, la Suprema Corte ha stroncato sul nascere tale doglianza, qualificandola come manifestamente infondata.

Il motivo è stato giudicato “generico” e “indeterminato”. La Corte ha evidenziato come le argomentazioni presentate non fossero altro che una pedissequa riproduzione di censure già sollevate e respinte con motivazione congrua e logica dalla Corte territoriale. In sostanza, il ricorso non conteneva alcuna critica specifica e mirata contro la sentenza d’appello, ma si limitava a ripetere le stesse difese, senza confrontarsi con le ragioni esposte dai giudici del secondo grado.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte di Cassazione ha basato la sua decisione di inammissibilità su due pilastri. In primo luogo, il ricorso era “puramente riproduttivo di censure già respinte, con motivazione congrua ed ineccepibile”. Questo significa che non introduceva nuovi elementi di diritto o di fatto capaci di mettere in discussione la logicità della sentenza impugnata. In secondo luogo, il motivo è stato ritenuto “nel complesso anche indeterminato nell’esposizione”. La vaghezza e la mancanza di specificità hanno impedito alla Corte di esercitare il proprio sindacato di legittimità, ovvero il controllo sulla corretta applicazione della legge.

Di conseguenza, non potendo entrare nel merito della questione, la Corte ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso. Come previsto dalla legge in questi casi, ha condannato il ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

Le Conclusioni

Questa ordinanza è un monito per chiunque intenda impugnare una sentenza di condanna. Non è sufficiente manifestare un generico dissenso. È necessario, invece, articolare motivi di ricorso specifici, puntuali e pertinenti, che si confrontino criticamente con la motivazione del provvedimento impugnato. L’inammissibilità ricorso generico è una sanzione processuale volta a garantire l’efficienza del sistema giudiziario, evitando che la Corte di Cassazione venga investita di questioni pretestuose o prive dei requisiti minimi di legge. La specificità dei motivi è, dunque, un presupposto imprescindibile per accedere al giudizio di legittimità.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile dalla Corte di Cassazione?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché ritenuto generico e indeterminato. Si limitava a riproporre le stesse censure già respinte dalla Corte d’Appello, senza formulare critiche specifiche e pertinenti contro la motivazione della sentenza impugnata.

Quali sono le conseguenze per il ricorrente quando un ricorso viene dichiarato inammissibile?
Quando un ricorso è dichiarato inammissibile, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di denaro, in questo caso fissata in tremila euro, in favore della Cassa delle ammende.

Cosa si intende per ricorso ‘puramente riproduttivo’ in questo contesto?
Si intende un ricorso i cui motivi sono una semplice copia di argomentazioni e difese già presentate e valutate negativamente nei precedenti gradi di giudizio, senza aggiungere nuove e specifiche critiche alla decisione che si sta impugnando.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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