LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Inammissibilità ricorso Cassazione: quando è negato

La Corte di Cassazione dichiara l’inammissibilità di un ricorso contro una condanna. I motivi sono stati giudicati una mera ripetizione di argomenti già respinti in appello e la corretta esclusione dell’art. 131-bis c.p. (particolare tenuità del fatto) a causa di precedenti reati della stessa indole e dell’attenuante del danno di speciale tenuità per un importo di 600 euro.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 15 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso Cassazione: Limiti e Condizioni secondo la Suprema Corte

L’ordinanza in esame offre un’importante lezione sui limiti del giudizio di legittimità e chiarisce i presupposti per l’applicazione di alcuni istituti del diritto penale. Comprendere quando e perché un ricorso viene respinto è fondamentale. In questo caso, la Corte Suprema ha stabilito l’inammissibilità del ricorso in Cassazione presentato da un imputato, confermando la decisione della Corte d’Appello su basi procedurali e di merito molto solide.

I Fatti del Processo: Dal Tribunale alla Cassazione

Il caso nasce da un ricorso presentato avverso una sentenza della Corte d’appello di Torino. L’imputato contestava la sua condanna attraverso due motivi principali. Il primo motivo criticava la motivazione della sentenza riguardo alla sua responsabilità penale. Il secondo, invece, lamentava la violazione di legge per la mancata applicazione di due norme favorevoli: l’attenuante per il danno di speciale tenuità (art. 62, n. 4, cod. pen.) e la causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto (art. 131-bis cod. pen.).

L’Analisi della Corte: I Motivi dell’Inammissibilità del Ricorso in Cassazione

La Corte di Cassazione, nell’analizzare il ricorso, lo ha dichiarato inammissibile per ragioni ben precise, che toccano sia l’aspetto procedurale del ricorso sia il merito delle questioni sollevate. Vediamo nel dettaglio le argomentazioni della Suprema Corte.

La Ripetizione dei Motivi d’Appello

Il primo motivo di ricorso è stato considerato indeducibile. La Corte ha rilevato che le argomentazioni presentate non erano nuove, ma si limitavano a essere una “pedissequa reiterazione” di quelle già esposte nell’atto di appello. La Corte d’Appello le aveva già esaminate e respinte con argomenti logici e giuridicamente corretti. La Cassazione ha ribadito un principio fondamentale: il ricorso di legittimità non è un terzo grado di giudizio dove si possono rivalutare le prove. Sollecitare una nuova valutazione del materiale probatorio è un’attività preclusa in questa sede.

La Tenuità del Fatto (Art. 131-bis) e i Reati della Stessa Indole

Il secondo motivo di ricorso, relativo alla mancata applicazione dell’art. 131-bis cod. pen., è stato giudicato infondato. La Corte d’Appello aveva correttamente motivato la sua esclusione. La legge, infatti, prevede che la causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto non si applichi quando l’imputato ha commesso più reati della stessa indole. Nel caso specifico, era emerso che l’imputato aveva precedenti di questo tipo, circostanza che preclude automaticamente l’applicazione del beneficio.

L’Attenuante del Danno di Speciale Tenuità

Anche la richiesta di applicazione dell’attenuante del danno di speciale tenuità (art. 62, n. 4, cod. pen.) è stata respinta. La Corte ha confermato la valutazione del giudice di merito, secondo cui un danno patrimoniale quantificato in 600,00 euro non può essere considerato di “speciale tenuità”. Questa valutazione discrezionale, se adeguatamente motivata come in questo caso, non è sindacabile in sede di legittimità.

Le Motivazioni della Decisione

La motivazione della Cassazione si fonda su due pilastri. Il primo è di natura processuale: il ricorso non può essere una semplice riproposizione dei motivi d’appello né una richiesta di riesame delle prove. Il ruolo della Corte di Cassazione è quello di verificare la corretta applicazione della legge e la logicità della motivazione, non di rifare il processo. Il secondo pilastro è di natura sostanziale: la Corte d’Appello ha applicato correttamente la legge penale. Ha giustamente escluso l’art. 131-bis a causa della presenza di reati della stessa indole, un ostacolo normativo insuperabile. Allo stesso modo, ha logicamente ritenuto che un danno di 600 euro superasse la soglia della “speciale tenuità”, esercitando correttamente il proprio potere valutativo.

Conclusioni: Cosa Insegna Questa Ordinanza

Questa decisione ribadisce l’importanza di redigere un ricorso per Cassazione con motivi specifici e pertinenti al giudizio di legittimità. Non basta essere in disaccordo con la sentenza di secondo grado; è necessario individuare vizi di legge o di motivazione evidenti e non limitarsi a riproporre le stesse difese. Inoltre, l’ordinanza chiarisce che istituti come la particolare tenuità del fatto hanno presupposti applicativi stringenti, come l’assenza di una tendenza a delinquere manifestata da reati analoghi. Infine, la valutazione sull’entità del danno ai fini dell’attenuante specifica resta un apprezzamento di merito che, se ben motivato, difficilmente può essere messo in discussione davanti alla Suprema Corte.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile principalmente perché si limitava a ripetere gli stessi argomenti già presentati e respinti dalla Corte d’Appello, e perché chiedeva una nuova valutazione delle prove, cosa non consentita in Cassazione.

Per quale motivo non è stata applicata la causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto (art. 131-bis c.p.)?
Non è stata applicata perché l’imputato aveva commesso in precedenza altri reati della stessa indole. Questa circostanza, secondo il terzo comma dell’art. 131-bis, impedisce l’applicazione di tale beneficio.

Un danno di 600 euro è considerato di speciale tenuità?
Secondo la valutazione della Corte d’Appello, confermata dalla Cassazione, un danno di 600 euro non può essere considerato di “speciale tenuità” ai fini della concessione dell’attenuante prevista dall’art. 62, n. 4, del codice penale.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati