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Inammissibilità ricorso Cassazione: motivi generici

La Corte di Cassazione ha dichiarato l’inammissibilità di un ricorso avverso una condanna per il reato di cui all’art. 334 c.p. La decisione si fonda sulla genericità e ripetitività dei motivi proposti, che replicavano argomentazioni già respinte in appello. L’inammissibilità del ricorso Cassazione ha comportato la condanna del ricorrente al pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 29 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso Cassazione: Quando i Motivi Sono Generici

L’accesso alla Corte di Cassazione rappresenta l’ultimo grado di giudizio nel nostro ordinamento, ma è subordinato a regole procedurali molto stringenti. Una recente ordinanza della Suprema Corte ci offre un chiaro esempio di come la mancata osservanza di tali regole porti a una declaratoria di inammissibilità del ricorso Cassazione. Questo provvedimento sottolinea l’importanza di presentare motivi di ricorso specifici e non meramente ripetitivi di quanto già discusso nei gradi precedenti.

I Fatti del Processo

Il caso in esame trae origine da un ricorso presentato da un imputato contro la sentenza della Corte d’Appello che lo aveva ritenuto responsabile per il delitto previsto dall’articolo 334 del codice penale (Sottrazione o danneggiamento di cose sottoposte a sequestro). Nel suo ricorso, l’imputato contestava sia l’affermazione della sua responsabilità penale sia il mancato riconoscimento delle attenuanti generiche, sperando di ottenere un annullamento della condanna.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, con l’ordinanza in commento, ha dichiarato il ricorso inammissibile. Di conseguenza, la sentenza di condanna emessa dalla Corte d’Appello è divenuta definitiva. Oltre a ciò, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e a versare la somma di tremila euro alla Cassa delle ammende, come sanzione per aver adito la Corte con un ricorso privo dei requisiti di legge.

Le Motivazioni: la decisiva importanza della specificità dei motivi

Il cuore della decisione risiede nelle motivazioni addotte dalla Corte per giustificare l’inammissibilità del ricorso Cassazione. I giudici hanno rilevato due vizi fondamentali negli argomenti del ricorrente:

1. Genericità e Mancanza di Specificità: I motivi proposti erano privi di specificità. Non indicavano in modo preciso e puntuale le presunte violazioni di legge o i vizi di motivazione della sentenza impugnata, limitandosi a una critica generica.
2. Natura Riproduttiva: Le censure sollevate erano, di fatto, una semplice riproduzione di argomenti già ampiamente esaminati e motivatamente respinti dai giudici della Corte d’Appello. Il ricorso per cassazione non può essere una terza istanza di giudizio sul merito dei fatti, ma deve concentrarsi su questioni di pura legittimità (cioè, sulla corretta applicazione della legge e sulla logicità della motivazione).

La Corte ha specificato che il ricorrente non ha fatto altro che riproporre le stesse doglianze già vagliate e disattese, senza introdurre nuovi profili di critica pertinenti al giudizio di legittimità. Questo comportamento processuale non è consentito, poiché svuota di significato la funzione stessa della Corte di Cassazione.

Le Conclusioni: implicazioni pratiche

Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale del nostro sistema processuale: il ricorso in Cassazione deve essere redatto con estremo rigore tecnico. Non è sufficiente essere in disaccordo con la decisione di secondo grado; è necessario articolare critiche precise, specifiche e focalizzate su vizi di legittimità, evitando di riproporre le medesime questioni di fatto. La declaratoria di inammissibilità del ricorso Cassazione non solo rende definitiva la condanna, ma comporta anche significative conseguenze economiche per il ricorrente, a sottolineare la serietà dell’accesso al supremo organo di giustizia.

Perché un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile?
Un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile se i motivi proposti sono privi di specificità, generici, o si limitano a riproporre le stesse censure già adeguatamente esaminate e respinte dal giudice del merito nel grado precedente.

Qual è la conseguenza principale della dichiarazione di inammissibilità del ricorso?
La principale conseguenza è la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma pecuniaria in favore della Cassa delle ammende. Inoltre, la sentenza impugnata diventa definitiva e non più contestabile.

Cosa significa che i motivi di un ricorso sono ‘riproduttivi’?
Significa che il ricorrente si è limitato a ripetere le stesse argomentazioni e critiche già presentate e valutate nel precedente grado di giudizio, senza sollevare nuove e specifiche questioni di legittimità (cioè di corretta applicazione della legge) che sono le uniche che possono essere esaminate dalla Corte di Cassazione.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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