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Inammissibilità ricorso Cassazione: motivi generici

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile un ricorso penale, stabilendo che la semplice ripetizione dei motivi d’appello, senza una critica specifica alla sentenza impugnata, rende l’atto generico e non meritevole di esame. Questa ordinanza ribadisce un principio fondamentale sulla inammissibilità ricorso Cassazione, sottolineando anche che le attenuanti generiche possono essere negate legittimamente in assenza di elementi positivi, valorizzando persino i precedenti penali dell’imputato. Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 2 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso Cassazione: Quando i Motivi sono Troppo Generici

L’esito di un processo penale spesso dipende non solo dalla fondatezza delle proprie ragioni, ma anche dal modo in cui queste vengono presentate nelle sedi giudiziarie. Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ci offre un’importante lezione sui requisiti di specificità del ricorso, chiarendo perché la mera ripetizione di vecchi argomenti può portare a una declaratoria di inammissibilità ricorso Cassazione. Analizziamo insieme questo caso per capire quali errori evitare quando si impugna una sentenza.

I Fatti di Causa

Il caso trae origine da un ricorso presentato da un imputato avverso una sentenza della Corte d’Appello che lo aveva condannato per il reato di ricettazione. L’imputato, tramite il suo difensore, aveva sollevato tre principali motivi di doglianza:

1. La mancata riqualificazione del reato da ricettazione a furto.
2. L’omesso riconoscimento della circostanza attenuante speciale prevista per i casi di ricettazione di particolare tenuità.
3. Il mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche.

La Corte di Cassazione, tuttavia, non è entrata nel merito di nessuna di queste questioni, fermandosi a un vaglio preliminare sulla loro ammissibilità.

L’Analisi della Corte e l’Inammissibilità del Ricorso per Cassazione

Il cuore della decisione risiede nella valutazione dei primi due motivi di ricorso. I giudici supremi hanno rilevato che le argomentazioni presentate non erano altro che una “pedissequa reiterazione” di quelle già esposte e respinte nel giudizio d’appello. In pratica, il ricorrente si era limitato a riproporre le stesse lamentele senza confrontarsi specificamente con le ragioni che avevano spinto la Corte d’Appello a rigettarle.

Questo approccio, secondo la Cassazione, viola l’art. 591 del codice di procedura penale, che richiede che i motivi di impugnazione siano specifici. Un ricorso che non si misura con la motivazione della sentenza impugnata è considerato solo “apparente”, poiché non assolve alla sua funzione essenziale: quella di sottoporre al giudice superiore una critica concreta e argomentata della decisione che si contesta. Di conseguenza, i primi due motivi sono stati dichiarati inammissibili.

La Genericità del Motivo sulle Attenuanti

Anche il terzo motivo, relativo al diniego delle circostanze attenuanti generiche, ha subito la stessa sorte. La Corte lo ha giudicato “generico per indeterminatezza” ai sensi dell’art. 581 del codice di procedura penale. L’imputato non aveva indicato quali elementi specifici e positivi avrebbero dovuto indurre i giudici a concedere tale beneficio.

Le Motivazioni della Decisione

La Cassazione ha colto l’occasione per ribadire due principi giurisprudenziali consolidati. Primo, l’onere dell’appellante non è solo quello di esporre le proprie ragioni, ma di farlo in un dialogo critico con la sentenza che intende contestare. La mancanza di questo confronto rende il ricorso un atto sterile e, quindi, inammissibile.

Secondo, in tema di attenuanti generiche, il loro mancato riconoscimento può essere legittimamente giustificato anche solo con l’assenza di elementi di segno positivo meritevoli di considerazione. In altre parole, non è il giudice a dover trovare ragioni per negarle, ma è l’imputato a dover fornire elementi per concederle. La Corte ha inoltre specificato che, in questa valutazione, possono essere considerati anche i precedenti penali a carico dell’imputato come fattore ostativo.

Conclusioni

Questa ordinanza è un monito per chiunque si appresti a redigere un atto di impugnazione. Per evitare una pronuncia di inammissibilità ricorso Cassazione, è cruciale superare la semplice riproposizione dei motivi già respinti. È necessario, invece, analizzare a fondo la motivazione della sentenza impugnata, individuarne le eventuali criticità e costruire su di esse un’argomentazione specifica, pertinente e concreta. Diversamente, il ricorso rischia di naufragare prima ancora di essere esaminato nel merito, con la conseguenza della condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

Perché un ricorso per Cassazione può essere dichiarato inammissibile?
Un ricorso è dichiarato inammissibile se i motivi presentati sono una mera ripetizione di quelli già respinti nel precedente grado di giudizio, senza contenere una critica specifica e argomentata contro le ragioni esposte nella sentenza impugnata. In sostanza, il ricorso deve essere specifico e non generico.

È sufficiente l’assenza di elementi positivi per negare le attenuanti generiche?
Sì, secondo la Corte di Cassazione, il giudice può legittimamente negare la concessione delle circostanze attenuanti generiche anche solo in base all’assenza di elementi o circostanze positive. Inoltre, i precedenti penali dell’imputato possono essere utilizzati per giustificare tale diniego.

Cosa comporta la dichiarazione di inammissibilità del ricorso?
Quando un ricorso viene dichiarato inammissibile, la sentenza impugnata diventa definitiva. Inoltre, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese del procedimento e di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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