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Inammissibilità ricorso Cassazione: motivi generici

La Corte di Cassazione ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso di un imputato condannato per resistenza a pubblico ufficiale e altro reato. I motivi del ricorso sono stati giudicati in parte ripetitivi di censure già respinte e in parte privi di specificità, non confrontandosi con le argomentazioni della sentenza d’appello. Questa decisione sottolinea l’importanza di presentare motivi di ricorso specifici e pertinenti per evitare l’inammissibilità del ricorso per Cassazione e la condanna al pagamento di spese e sanzioni.

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Pubblicato il 23 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso per Cassazione: Quando l’Appello è Destinato a Fallire

L’inammissibilità del ricorso per Cassazione rappresenta uno degli esiti più comuni e, allo stesso tempo, più insidiosi del processo penale. Con la recente ordinanza in esame, la Suprema Corte ribadisce i rigorosi paletti procedurali che disciplinano l’accesso al giudizio di legittimità. Il caso analizzato offre un chiaro esempio di come la genericità e la ripetitività dei motivi di ricorso conducano inevitabilmente a una declaratoria di inammissibilità, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

Il Caso in Esame: dal Giudizio di Merito al Ricorso

La vicenda processuale ha origine dalla condanna di un individuo, emessa dalla Corte d’Appello, per i reati di resistenza a pubblico ufficiale (art. 337 c.p.) e oltraggio a un corpo politico, amministrativo o giudiziario (art. 341-bis c.p.). L’imputato, ritenendo la sentenza ingiusta, ha proposto ricorso per Cassazione, affidandolo a due distinti motivi, entrambi focalizzati su un presunto vizio di motivazione della sentenza impugnata.

La Decisione della Suprema Corte

La Corte di Cassazione, dopo aver esaminato gli atti, ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questa decisione non entra nel merito della colpevolezza o innocenza dell’imputato, ma si ferma a un livello precedente, quello procedurale. La Corte ha ritenuto che i motivi presentati non possedessero i requisiti minimi richiesti dalla legge per poter essere esaminati.

Le Motivazioni: Perché il Ricorso è Stato Dichiarato Inammissibile

La decisione della Corte si fonda su una duplice valutazione dei motivi di ricorso, che evidenzia due errori classici da evitare nella redazione dell’atto.

Il Primo Motivo: la Ripetitività delle Censure

Per quanto riguarda il reato di resistenza a pubblico ufficiale (art. 337 c.p.), la Cassazione ha osservato che il ricorso si limitava a riproporre le stesse argomentazioni già presentate e respinte dalla Corte d’Appello. Il ricorrente non ha introdotto nuovi profili di illegittimità della sentenza, ma ha semplicemente ripetuto le sue difese. Questo approccio è inammissibile perché il giudizio di Cassazione non è un terzo grado di merito dove poter ridiscutere i fatti, ma un giudizio di legittimità, volto a verificare la corretta applicazione della legge e la logicità della motivazione.

Il Secondo Motivo e la Mancanza di Specificità

Relativamente al reato di cui all’art. 341-bis c.p., la Corte ha riscontrato un vizio di ‘aspecificità’. La legge richiede, per la configurazione di questo reato, che l’offesa avvenga in un luogo pubblico o aperto al pubblico e in presenza di più persone. La Corte d’Appello aveva motivato la sussistenza di tale requisito. Il ricorso, tuttavia, non ha contestato specificamente questa parte della motivazione, limitandosi a una critica generica senza confrontarsi con le precise argomentazioni del giudice di merito. Un motivo di ricorso è specifico solo quando ‘dialoga’ con la sentenza impugnata, individuandone i presunti errori logico-giuridici in modo puntuale.

Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche della Decisione

Questa ordinanza è un monito fondamentale per chiunque intenda presentare un ricorso per Cassazione. La redazione dell’atto richiede massima cura e precisione. Non è sufficiente essere in disaccordo con la decisione precedente; è necessario articolare censure specifiche, pertinenti e non meramente ripetitive. La conseguenza dell’inammissibilità del ricorso per Cassazione non è solo la definitività della condanna, ma anche l’obbligo di pagare le spese del procedimento e una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende, che nel caso di specie è stata fissata in tremila euro. Pertanto, un ricorso mal formulato non solo è inutile, ma anche dannoso per il ricorrente.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché i motivi presentati erano in parte meramente ripetitivi di argomentazioni già esaminate e respinte nel giudizio d’appello, e in parte privi di specificità, in quanto non si confrontavano puntualmente con le ragioni giuridiche esposte nella sentenza impugnata.

Cosa significa che un motivo di ricorso è ‘privo di specificità’?
Significa che il motivo è generico e non individua in modo preciso il punto della motivazione della sentenza precedente che si contesta e le ragioni giuridiche di tale contestazione. In questo caso, il ricorso non ha affrontato l’argomentazione del giudice di merito sulla presenza di più persone, requisito essenziale del reato contestato.

Quali sono state le conseguenze economiche per il ricorrente?
A seguito della dichiarazione di inammissibilità, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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