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Inammissibilità ricorso cassazione: motivi generici

La Corte di Cassazione dichiara l’inammissibilità di un ricorso avverso una condanna per reati fiscali. La decisione si fonda sull’assoluta genericità dei motivi di appello, che non specificavano le ragioni di diritto e di fatto a sostegno della richiesta. Questa carenza procedurale ha comportato non solo la conferma della condanna, ma anche l’obbligo per il ricorrente di pagare le spese processuali e una sanzione pecuniaria. Il caso evidenzia la cruciale importanza della specificità nell’atto di impugnazione.

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Pubblicato il 17 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso Cassazione: La Lezione sulla Specificità dei Motivi

Presentare un ricorso in Cassazione richiede un rigore formale e sostanziale imprescindibile. Non è sufficiente contestare genericamente una sentenza sfavorevole; è necessario articolare critiche precise e ben fondate. Una recente ordinanza della Suprema Corte ribadisce questo principio, dichiarando l’inammissibilità di un ricorso in cassazione a causa della sua assoluta genericità. Questo caso offre una chiara lezione sulle conseguenze negative di un’impugnazione redatta senza la dovuta specificità.

I Fatti del Caso

Un imprenditore, già condannato in primo grado e in appello per un reato fiscale previsto dall’art. 2 del D.Lgs. 74/2000, decideva di presentare ricorso per cassazione. L’obiettivo era ottenere l’annullamento della sentenza di condanna emessa dalla Corte d’Appello. Tuttavia, nel suo atto di impugnazione, l’imprenditore si limitava a denunciare una generica ‘violazione di legge’ in merito all’affermazione della sua responsabilità, senza fornire ulteriori dettagli.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte, esaminato il ricorso, lo ha dichiarato inammissibile. La conseguenza non è stata solo la definitiva conferma della sentenza di condanna, ma anche l’imposizione al ricorrente del pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di 3.000 euro da versare alla Cassa delle ammende. La Corte ha sottolineato che l’esito era inevitabile data la palese violazione delle norme procedurali che regolano il contenuto dell’atto di ricorso.

Le Motivazioni: La Genericità come Causa di Inammissibilità del Ricorso

Il cuore della decisione risiede nell’analisi degli articoli 581 e 591 del codice di procedura penale. La Corte ha evidenziato come l’art. 581, lett. d), richieda espressamente ‘l’indicazione specifica delle ragioni di diritto e degli elementi di fatto che sorreggono il petitum‘, ovvero la richiesta di annullamento. Nel caso di specie, il ricorso era totalmente carente sotto questo profilo.
Il ricorrente non ha individuato né analizzato alcun profilo specifico di censura contro l’apparato motivazionale della sentenza impugnata. Le sue affermazioni sono state definite ‘apodittiche’, ovvero semplici asserzioni prive di qualsiasi argomentazione a sostegno. Questa assoluta genericità dei motivi, secondo l’art. 591, lett. c), del codice di procedura penale, costituisce una causa diretta di inammissibilità del ricorso in cassazione.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche per la Difesa

Questa ordinanza è un monito fondamentale per chiunque intenda adire la Corte di Cassazione. Il ricorso non è un terzo grado di giudizio in cui si possono riproporre le stesse difese del merito, ma un controllo di legittimità sulla corretta applicazione della legge e sulla coerenza logica della motivazione della sentenza precedente. Per questo motivo, è essenziale che l’atto di impugnazione sia uno strumento di critica mirata e precisa.
Le conseguenze di un ricorso generico sono severe: non solo si perde l’ultima occasione per far valere le proprie ragioni, ma si va incontro a sanzioni economiche aggiuntive. La condanna al pagamento delle spese e della sanzione pecuniaria, prevista dall’art. 616 c.p.p., non è un automatismo, ma consegue alla valutazione della Corte che non ravvisa un’assenza di colpa nel determinare la causa di inammissibilità. Preparare un ricorso con diligenza e specificità non è solo una buona pratica legale, ma un requisito indispensabile per evitare esiti pregiudizievoli e costi ulteriori.

Per quale motivo il ricorso in Cassazione è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché i motivi addotti erano assolutamente generici. Il ricorrente si è limitato a chiedere l’annullamento della sentenza senza specificare le ragioni di diritto e gli elementi di fatto a sostegno della sua richiesta, violando così il requisito di specificità imposto dall’art. 581, lett. d), del codice di procedura penale.

Quali sono le conseguenze economiche per il ricorrente a seguito della dichiarazione di inammissibilità?
A seguito della dichiarazione di inammissibilità, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una sanzione pecuniaria di 3.000 euro in favore della Cassa delle ammende, come previsto dall’art. 616 del codice di procedura penale.

Cosa richiede la legge per presentare un ricorso in Cassazione valido?
La legge, in particolare l’art. 581 del codice di procedura penale, richiede che il ricorso contenga l’indicazione specifica dei motivi, con le ragioni di diritto e gli elementi di fatto che li sostengono. È necessario individuare e analizzare con precisione i profili di critica alla sentenza impugnata, evitando affermazioni generiche o apodittiche.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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