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Inammissibilità ricorso cassazione: motivi generici

La Corte di Cassazione ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso di un imputato condannato per evasione. La decisione si basa sulla assoluta genericità dei motivi e sull’introduzione di un motivo nuovo, non sollevato in appello, ritenendo l’atto finalizzato unicamente a ritardare la condanna definitiva. Questa pronuncia sull’inammissibilità ricorso cassazione sottolinea l’importanza della specificità dei motivi.

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Pubblicato il 17 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

L’Inammissibilità del Ricorso per Cassazione: Quando i Motivi sono Troppo Generici

L’ordinanza in esame della Corte di Cassazione offre un chiaro esempio di come la precisione e la coerenza argomentativa siano fondamentali nel processo penale. Con questa decisione, i giudici supremi ribadiscono un principio cardine: l’inammissibilità ricorso cassazione quando i motivi sono generici, scollegati dai precedenti gradi di giudizio o introducono argomenti del tutto nuovi. Analizziamo insieme questo caso emblematico.

I Fatti del Caso

Un soggetto, precedentemente condannato dalla Corte d’appello di Salerno per il reato di evasione (previsto dall’art. 385 del codice penale), decideva di presentare ricorso per cassazione. La condanna in appello era stata confermata, e le argomentazioni difensive in quella sede si erano concentrate esclusivamente sulla richiesta di concessione delle circostanze attenuanti generiche e sulla contestazione della recidiva.

Tuttavia, nel ricorso presentato alla Corte di Cassazione, la linea difensiva cambiava radicalmente. L’imputato lamentava una presunta violazione di legge e un vizio di motivazione, sostenendo che i giudici di merito avessero ignorato prove evidenti della sua innocenza, omettendo di pronunciare una sentenza di assoluzione.

La Decisione della Corte di Cassazione sull’inammissibilità del ricorso

La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, dichiarandolo inammissibile. Questa decisione non entra nel merito della colpevolezza o innocenza dell’imputato, ma si ferma a un livello precedente, quello procedurale. Secondo i giudici, il ricorso mancava dei requisiti minimi per poter essere esaminato, portando alla condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di 3.000 euro.

Le Motivazioni della Decisione

La Corte ha fondato la sua pronuncia su argomenti procedurali netti e insindacabili. Vediamoli nel dettaglio.

Assoluta Genericità e Scollegamento dei Motivi

Il primo punto che ha portato all’inammissibilità ricorso cassazione è stata l’estrema genericità dei motivi addotti. L’imputato si è limitato a menzionare “prove evidenti” della sua innocenza senza specificare quali fossero, dove si trovassero negli atti processuali e perché i giudici di merito avrebbero sbagliato nel non considerarle.
Inoltre, la Corte ha sottolineato come questi motivi fossero completamente scollegati da quelli presentati in appello, dove la discussione si era limitata ad attenuanti e recidiva, senza mai mettere in discussione il fatto stesso.

Il Divieto di Introdurre Motivi Nuovi in Cassazione

Il secondo e cruciale motivo di inammissibilità risiede nella violazione dell’art. 606, comma 3, del codice di procedura penale. Questa norma vieta di presentare in Cassazione motivi diversi da quelli enunciati nell’atto di appello. L’argomento dell’innocenza per prova evidente costituiva un “motivo nuovo”, che avrebbe dovuto essere sollevato e discusso davanti alla Corte d’appello. Introdurlo per la prima volta davanti alla Corte Suprema è una mossa proceduralmente non consentita.

Lo Scopo Dilatorio del Ricorso

Infine, la Corte ha ravvisato nell’azione del ricorrente un unico scopo: quello di ritardare il momento in cui la condanna sarebbe diventata definitiva e irrevocabile. La mancanza di specificità e la novità dei motivi sono state interpretate come un chiaro indice di un tentativo di abuso dello strumento processuale, non come una genuina ricerca di giustizia.

Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza è un monito importante sull’importanza della strategia difensiva e della tecnica processuale. Le impugnazioni, specialmente il ricorso per cassazione, non sono un’opportunità per ridiscutere l’intero processo. È fondamentale che i motivi di ricorso siano specifici, ancorati agli atti processuali e coerenti con le argomentazioni svolte nei gradi precedenti. Un ricorso generico o basato su motivi nuovi non solo sarà dichiarato inammissibile, ma comporterà anche sanzioni economiche per il ricorrente, evidenziando come l’abuso degli strumenti processuali abbia conseguenze concrete.

Perché il ricorso per cassazione è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile per l’assoluta genericità dei motivi, perché erano del tutto scollegati da quelli proposti in appello e perché introducevano un motivo nuovo, in violazione delle norme procedurali.

Cosa significa che i motivi del ricorso erano ‘nuovi’?
Significa che l’imputato ha sollevato per la prima volta in Cassazione la questione di una presunta prova evidente della sua innocenza, un argomento mai presentato alla Corte d’appello, dove si era discusso solo di attenuanti e recidiva.

Quali sono state le conseguenze per il ricorrente a seguito della dichiarazione di inammissibilità?
Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di 3.000 euro in favore della Cassa delle ammende.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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