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Inammissibilità ricorso cassazione: le conseguenze

La Corte di Cassazione dichiara l’inammissibilità di un ricorso avverso una condanna per il reato di evasione. Il ricorso è stato giudicato generico poiché non contestava adeguatamente le motivazioni della Corte d’Appello, che aveva confermato la sussistenza del reato e negato l’applicazione della causa di non punibilità per tenuità del fatto anche in ragione della recidiva dell’imputato. Questa decisione chiarisce le conseguenze dell’inammissibilità ricorso cassazione, che comportano la condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Pubblicato il 15 novembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso Cassazione: Analisi di un Caso Pratico

L’ordinanza in esame della Corte di Cassazione offre uno spunto fondamentale per comprendere le conseguenze processuali ed economiche di un ricorso mal formulato. In particolare, il caso riguarda l’inammissibilità ricorso cassazione per manifesta genericità, una decisione che preclude l’analisi nel merito della questione e comporta sanzioni automatiche per il ricorrente. Analizziamo insieme i dettagli di questa pronuncia.

I Fatti del Caso: un Ricorso per Evasione

Il caso trae origine da un ricorso presentato da un individuo condannato dalla Corte d’Appello di Milano per il reato di evasione. L’imputato, tramite il suo difensore, ha impugnato la sentenza di secondo grado davanti alla Corte di Cassazione, sollevando due questioni principali: la presunta insussistenza degli elementi costitutivi del reato e la mancata applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, prevista dall’articolo 131-bis del codice penale.

La Decisione e l’Inammissibilità Ricorso Cassazione

La Suprema Corte ha respinto il ricorso dichiarandolo inammissibile. Il fulcro della decisione risiede nella valutazione di “genericità assoluta” dei motivi presentati. Secondo i giudici, il ricorso non era idoneo a mettere in discussione la sentenza impugnata, in quanto non si confrontava specificamente con le argomentazioni sviluppate dalla Corte d’Appello.

Il Ruolo della Motivazione della Corte d’Appello

La Cassazione ha evidenziato come la Corte territoriale avesse, in realtà, “congruamente motivato” sia sulla sussistenza del reato di evasione, sia sulle ragioni per cui non era applicabile la causa di non punibilità. La motivazione della Corte d’Appello era stata ritenuta coerente con le prove emerse durante il processo.

La Recidiva e l’Esclusione dell’Art. 131-bis c.p.

Un elemento determinante per escludere la particolare tenuità del fatto è stata la recidiva dell’imputato. La Corte d’Appello aveva correttamente tenuto conto del passato criminale del soggetto, un fattore che, secondo un consolidato orientamento giurisprudenziale, osta all’applicazione di tale beneficio. Il ricorso in Cassazione, non avendo contestato specificamente questo punto, è risultato inefficace.

Le Conseguenze dell’Inammissibilità

La dichiarazione di inammissibilità ricorso cassazione non è priva di effetti. L’articolo 616 del codice di procedura penale stabilisce precise conseguenze. La Corte, infatti, ha condannato il ricorrente a:
1. Il pagamento delle spese processuali.
2. Il versamento di una somma di 3.000 euro in favore della Cassa delle ammende, ritenuta equa in ragione delle questioni trattate.

Le Motivazioni della Corte

La motivazione della Suprema Corte si fonda su un principio cardine del processo di legittimità: il ricorso non può essere una mera riproposizione delle difese già svolte nei gradi di merito, ma deve contenere una critica specifica e puntuale alla sentenza impugnata. Nel caso di specie, il ricorrente si è limitato a dedurre in modo generico l’insussistenza del reato e l’erronea valutazione sulla non punibilità, senza però argomentare in modo specifico perché la motivazione della Corte d’Appello fosse illogica, contraddittoria o basata su un’errata applicazione della legge. La Corte ha ritenuto che la decisione di secondo grado fosse ben argomentata e coerente con le risultanze processuali, inclusa la recidiva, rendendo il ricorso privo di fondamento e, quindi, inammissibile.

Le Conclusioni: Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza ribadisce un’importante lezione per la pratica legale: la redazione di un ricorso per Cassazione richiede un’analisi tecnica e approfondita della sentenza che si intende impugnare. Non è sufficiente dissentire dalla decisione, ma è necessario individuare vizi specifici e argomentarli in modo rigoroso. La genericità dei motivi conduce inevitabilmente a una declaratoria di inammissibilità, con la conseguenza non solo di rendere definitiva la condanna, ma anche di aggravare la posizione del ricorrente con ulteriori oneri economici. È un monito a evitare ricorsi esplorativi o dilatori, che non fanno altro che appesantire il sistema giudiziario e comportare costi aggiuntivi.

Perché il ricorso è stato dichiarato inammissibile?
Il ricorso è stato dichiarato inammissibile perché ritenuto affetto da “genericità assoluta”, ovvero non conteneva critiche specifiche e puntuali contro la motivazione della sentenza della Corte d’Appello, ma si limitava a riproporre le stesse argomentazioni in modo vago.

Quali sono le conseguenze economiche per il ricorrente in caso di inammissibilità?
In base all’art. 616 del codice di procedura penale, la dichiarazione di inammissibilità comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma in favore della Cassa delle ammende, che in questo caso è stata determinata in 3.000 euro.

Perché non è stata applicata la causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto?
La Corte d’Appello aveva motivato la non applicazione di tale beneficio sulla base di una valutazione coerente delle risultanze processuali, tenendo conto anche della recidiva dell’imputato. La Corte di Cassazione ha ritenuto tale motivazione adeguata e non censurabile.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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