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Inammissibilità ricorso Cassazione: cosa succede?

Un’ordinanza della Corte di Cassazione chiarisce i motivi di inammissibilità del ricorso in sede di legittimità. Il caso riguarda un ricorso per il reato di false dichiarazioni al pubblico ministero, dichiarato inammissibile perché basato su doglianze generiche e riproduttive di quelle già respinte in appello, e per aver introdotto un motivo nuovo, relativo alla non punibilità per tenuità del fatto, non sollevato nel precedente grado. La decisione sottolinea l’importanza di formulare correttamente i motivi d’appello per evitare l’inammissibilità ricorso Cassazione.

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Pubblicato il 18 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso Cassazione: Quando e Perché Viene Dichiarato

L’inammissibilità ricorso Cassazione è una delle questioni procedurali più rilevanti nel processo penale, poiché preclude l’esame nel merito delle censure mosse contro una sentenza. Un’ordinanza recente della Suprema Corte offre un chiaro esempio pratico dei motivi che possono portare a tale esito, evidenziando l’importanza di una strategia difensiva attenta sin dai primi gradi di giudizio. Analizziamo insieme la vicenda e le ragioni giuridiche alla base della decisione.

I Fatti del Caso

Il caso trae origine dal ricorso presentato da un imputato avverso una sentenza della Corte d’Appello che lo aveva ritenuto responsabile per il reato di false dichiarazioni al pubblico ministero, previsto dall’articolo 374-bis del codice penale. L’imputato, non accettando la decisione di secondo grado, decideva di rivolgersi alla Corte di Cassazione, ultimo baluardo del sistema giudiziario, per far valere le proprie ragioni.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, esaminati gli atti, ha dichiarato il ricorso inammissibile. Questa decisione non entra nel merito della colpevolezza o innocenza del ricorrente, ma si ferma a una valutazione preliminare sulla correttezza formale e sostanziale dei motivi presentati. Di conseguenza, la condanna inflitta dalla Corte d’Appello è diventata definitiva, e il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende.

Le Motivazioni: L’Inammissibilità Ricorso Cassazione per Motivi Generici

La Corte ha individuato una prima, fondamentale ragione di inammissibilità. I motivi del ricorso erano costituiti da “mere doglianze riproduttive” di profili di censura già esaminati e correttamente respinti dal giudice di merito. In altre parole, la difesa non ha sollevato vizi specifici della sentenza d’appello (come errori di diritto o palesi illogicità nella motivazione), ma si è limitata a riproporre le stesse argomentazioni fattuali. La Cassazione, in quanto giudice di legittimità, non può riesaminare i fatti o la valutazione delle prove (come le testimonianze), ma solo verificare la corretta applicazione della legge. Un ricorso che chiede una nuova valutazione del merito è, per sua natura, inammissibile.

Le Motivazioni: La Mancata Deduzione dei Motivi in Appello

Un secondo profilo di inammissibilità ricorso Cassazione ha riguardato un motivo specifico: la richiesta di applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto (art. 131-bis c.p.). La Corte ha rilevato che questa richiesta non era stata presentata nell’atto di appello. Nel processo penale vige un principio di devoluzione, secondo cui il giudice superiore può pronunciarsi solo sulle questioni che gli sono state specificamente sottoposte con i motivi di impugnazione. Introdurre una questione per la prima volta in Cassazione, se poteva essere dedotta in appello, è una pratica proceduralmente scorretta che porta all’inammissibilità del relativo motivo.

Le Conclusioni: Conseguenze Pratiche della Decisione

Questa ordinanza ribadisce due principi cardine del processo di impugnazione. Primo, il ricorso per cassazione deve essere tecnico e mirato a denunciare vizi di legittimità, non una mera riproposizione delle argomentazioni di merito. Secondo, tutte le questioni, comprese quelle relative a cause di non punibilità, devono essere sollevate tempestivamente nel primo atto di appello utile. La conseguenza dell’inammissibilità ricorso Cassazione è drastica: la sentenza diventa irrevocabile, e il ricorrente subisce la condanna al pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria, come previsto dall’articolo 616 del codice di procedura penale. Ciò sottolinea l’importanza di affidarsi a una difesa competente che sappia strutturare ogni fase del processo in modo strategico e proceduralmente corretto.

Perché il ricorso in Cassazione è stato dichiarato inammissibile?
Per due ragioni principali: i motivi erano una semplice ripetizione di censure già respinte in appello, e un motivo specifico (la richiesta di non punibilità per particolare tenuità del fatto) non era stato sollevato nel precedente grado di giudizio.

Cosa significa che i motivi di ricorso sono “mere doglianze riproduttive”?
Significa che il ricorrente si è limitato a riproporre le stesse argomentazioni già esaminate e rigettate dalla Corte d’Appello, senza sollevare specifiche critiche alla logicità o correttezza giuridica della sentenza impugnata, come richiesto in sede di legittimità.

Quali sono le conseguenze per il ricorrente quando un ricorso viene dichiarato inammissibile?
La sentenza impugnata diventa definitiva. Inoltre, come stabilito dall’art. 616 del codice di procedura penale, il ricorrente è condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende, che in questo caso è stata fissata in tremila euro.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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