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Inammissibilità ricorso cassazione: analisi sentenza

La Corte di Cassazione ha dichiarato l’inammissibilità di un ricorso avverso una condanna per violazione di sigilli. I motivi, basati su presunti vizi procedurali come il rigetto di un’istanza di rinvio via fax e l’orario di trattazione della causa, sono stati respinti. La Corte ha stabilito la carenza di interesse del ricorrente su una delle questioni e la manifesta infondatezza delle altre. È stato confermato che la valutazione sulle circostanze attenuanti è una decisione di merito non sindacabile in sede di legittimità, ribadendo i principi sull’inammissibilità del ricorso in Cassazione.

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Pubblicato il 25 ottobre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità Ricorso Cassazione: Quando i Vizi Procedurali non Bastano

La Corte di Cassazione, con la sentenza in esame, ribadisce i rigorosi paletti che determinano l’inammissibilità del ricorso in cassazione, offrendo importanti chiarimenti su questioni procedurali frequentemente sollevate dalla difesa. La decisione si concentra sulla carenza di interesse, sulla gestione delle udienze e sulla valutazione delle circostanze attenuanti, confermando che non ogni presunta irregolarità processuale costituisce una valida lesione del diritto di difesa.

I Fatti del Processo

Il caso trae origine da una condanna emessa in primo grado e confermata dalla Corte di Appello di Salerno. L’imputato era stato ritenuto colpevole del reato di violazione di sigilli in concorso (artt. 110 e 349 c.p.), con l’aggravante del reato continuato (art. 81 c.p.), e condannato alla pena di un anno di reclusione e 400,00 euro di multa.

Contro la sentenza d’appello, la difesa proponeva ricorso per cassazione, articolando due principali motivi di doglianza, entrambi di natura procedurale e sostanziale.

I Motivi del Ricorso e l’Inammissibilità del Ricorso in Cassazione

La difesa ha basato il ricorso su due argomentazioni principali, sperando di ottenere l’annullamento della sentenza impugnata.

Primo Motivo: Violazione del Diritto di Difesa

L’avvocato del ricorrente lamentava una serie di presunte violazioni del diritto di difesa (art. 178, lett. c, c.p.p.). In particolare, sosteneva che:
1. Il Tribunale avesse illegittimamente disatteso un’istanza di rinvio per legittimo impedimento, presentata a mezzo fax per un’altra imputata nello stesso procedimento. La Corte d’Appello aveva rigettato l’eccezione sostenendo che il fax non fosse un mezzo idoneo.
2. Durante un’udienza, il processo era stato celebrato alle 10:35, mentre il difensore di fiducia si era presentato in aula alle 10:40, sebbene la fascia oraria indicata fosse 10:30-11:00. Il Tribunale aveva proceduto nominando un sostituto d’ufficio che non aveva sollevato eccezioni.

Secondo Motivo: Mancato Riconoscimento delle Attenuanti Generiche

Il secondo motivo di ricorso criticava la decisione della Corte d’Appello per non aver riconosciuto le circostanze attenuanti generiche (art. 62-bis c.p.) come prevalenti sull’aggravante contestata. La difesa sosteneva di aver adeguatamente evidenziato l’incensuratezza dell’imputato e l’assenza di carichi pendenti, elementi che avrebbero dovuto giustificare un trattamento sanzionatorio più mite.

Le Motivazioni della Cassazione

La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile, smontando punto per punto le argomentazioni difensive.

Carenza di Interesse e Onere di Diligenza

Riguardo al primo motivo, la Corte ha innanzitutto rilevato una carenza di interesse del ricorrente. L’istanza di rinvio via fax non lo riguardava direttamente, ma un’altra imputata. Pertanto, non poteva dolersi della sua reiezione. Ad ogni modo, la Cassazione ha colto l’occasione per ribadire un principio consolidato: chi utilizza mezzi di comunicazione non tradizionali come fax o PEC ha un onere di diligenza. Deve cioè accertarsi che l’atto pervenga effettivamente in cancelleria e sia tempestivamente sottoposto all’attenzione del giudice. Nel caso di specie, non era stata fornita alcuna prova di tale attivazione.

Infondatezza della Questione sulla Tempistica dell’Udienza

Anche la seconda censura procedurale è stata giudicata manifestamente infondata. La trattazione della causa cinque minuti dopo l’orario di inizio previsto rientra nella normale gestione delle udienze. La nomina di un sostituto d’ufficio per il difensore di fiducia, arrivato in ritardo e che, una volta presente, non ha sollevato alcuna obiezione, è una prassi legittima che non determina alcuna lesione del diritto di difesa.

La Valutazione delle Attenuanti come Giudizio di Merito

Infine, per quanto concerne le circostanze attenuanti, la Cassazione ha ricordato che il loro bilanciamento con le aggravanti (il cosiddetto giudizio di comparazione ex art. 69 c.p.) è una valutazione di merito, insindacabile in sede di legittimità se, come in questo caso, non è viziata da illogicità manifesta. I giudici di merito avevano riconosciuto le attenuanti generiche ma le avevano ritenute equivalenti all’aggravante, una decisione discrezionale che non costituisce violazione di legge.

Conclusioni

La sentenza consolida principi fondamentali in materia processuale. In primo luogo, l’utilizzo di strumenti telematici per le comunicazioni con gli uffici giudiziari, sebbene possibile, impone alla parte un onere di verifica per non incorrere in decadenze. In secondo luogo, non ogni minima deviazione dalla prassi organizzativa costituisce una nullità o una violazione del diritto di difesa. Infine, la decisione riafferma che il giudizio di legittimità della Cassazione non è un terzo grado di merito: le valutazioni discrezionali del giudice, come quelle sulla commisurazione della pena e sul bilanciamento delle circostanze, non possono essere rimesse in discussione se sorrette da una motivazione logica e coerente. La declaratoria di inammissibilità del ricorso, con conseguente condanna al pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria, serve da monito contro l’abuso dello strumento impugnatorio.

È possibile presentare un’istanza di rinvio via fax in un processo penale?
Sì, la giurisprudenza della Cassazione ammette l’utilizzo del fax, ma chi lo invia ha l’onere di diligenza di accertarsi che l’atto sia regolarmente arrivato in cancelleria e sia stato tempestivamente sottoposto all’attenzione del giudice.

Se un avvocato arriva con pochi minuti di ritardo, la celebrazione del processo in sua assenza viola il diritto di difesa?
No. Secondo la sentenza, se il Tribunale tratta la causa dopo l’orario previsto (nel caso specifico, 5 minuti dopo) e nomina un sostituto d’ufficio per il difensore assente, non si verifica alcuna lesione del diritto di difesa, specialmente se il difensore di fiducia, una volta arrivato, non solleva alcuna eccezione.

La Corte di Cassazione può modificare la decisione di un giudice sul bilanciamento tra attenuanti e aggravanti?
No, la valutazione e il bilanciamento delle circostanze attenuanti e aggravanti (il cosiddetto giudizio di comparazione) è una decisione di merito, riservata al giudice di primo e secondo grado. La Cassazione non può riesaminarla, a meno che la motivazione della decisione sia manifestamente illogica o contraddittoria.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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