LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Inammissibilità del ricorso: specificità dei motivi

La Corte di Cassazione ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso presentato da un imputato contro una sentenza di condanna della Corte d’Appello. La decisione si fonda sulla mancanza di specificità dei motivi di ricorso, che si limitavano a riproporre le stesse argomentazioni già respinte nel grado precedente, senza formulare una critica argomentata e pertinente alla decisione impugnata. Questa pronuncia ribadisce l’importanza dei requisiti formali per accedere al giudizio di legittimità.

Prenota un appuntamento

Per una consulenza legale o per valutare una possibile strategia difensiva prenota un appuntamento.

La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)
Pubblicato il 12 settembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità del ricorso: Quando i Motivi d’Appello sono Troppo Generici

Una recente ordinanza della Corte di Cassazione ha riaffermato un principio cruciale della procedura penale: la necessità di presentare motivi di ricorso specifici e argomentati. Senza questo requisito, l’atto di impugnazione rischia una secca declaratoria di inammissibilità del ricorso, precludendo ogni possibilità di esame nel merito. Analizziamo questa decisione per capire perché la genericità delle censure porta a questa conseguenza e quali sono le implicazioni pratiche per la difesa.

I Fatti del Caso

Il caso trae origine dal ricorso presentato da un imputato avverso una sentenza della Corte d’Appello di Brescia. L’imputato contestava la propria condanna, sollevando questioni relative sia alla violazione di legge (in riferimento al reato di rapina, art. 628 c.p.) sia a presunti vizi di motivazione riguardo alla qualificazione giuridica del fatto e al trattamento sanzionatorio applicato.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione, con ordinanza del 3 dicembre 2024, ha dichiarato il ricorso inammissibile. Di conseguenza, la Corte non è entrata nel merito delle questioni sollevate dalla difesa, fermando il suo giudizio a una valutazione preliminare di carattere procedurale. Oltre a respingere il ricorso, la Corte ha condannato il ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di tremila euro alla Cassa delle ammende.

Le Motivazioni: L’Importanza della Specificità nell’Inammissibilità del Ricorso

Il cuore della decisione risiede nelle motivazioni che hanno portato alla declaratoria di inammissibilità. La Corte ha basato la sua decisione sull’articolo 581 del codice di procedura penale, che impone requisiti di specificità per i motivi di impugnazione.

### Mancanza di Specificità Intrinseca ed Estrinseca

La Corte ha spiegato che la mancanza di specificità può essere valutata sotto un duplice profilo:
1. Intrinseco: quando le ragioni di fatto e di diritto sono esposte in modo generico e indeterminato.
2. Estrinseco: quando i motivi appaiono superficiali e non sono correlati alla complessità delle argomentazioni contenute nella sentenza impugnata. In pratica, un ricorso è inammissibile se non svolge la sua funzione tipica, ovvero quella di una critica argomentata e puntuale alla decisione del giudice precedente.

Nel caso di specie, i motivi presentati sono stati ritenuti carenti sotto entrambi gli aspetti.

### La Mera Riproposizione dei Motivi d’Appello

Un punto fondamentale evidenziato dalla Cassazione è che il ricorrente si era limitato a riproporre le medesime doglianze già presentate e ampiamente esaminate dalla Corte d’Appello. I giudici del merito avevano già vagliato e respinto tali argomentazioni con una motivazione ritenuta logica e priva di criticità. Limitarsi a ripresentare le stesse questioni in sede di legittimità, senza confrontarsi criticamente con la risposta fornita dal giudice precedente, rende il ricorso un atto sterile e, pertanto, inammissibile.

### I Limiti del Giudizio di Legittimità

La Corte ha inoltre ricordato che alcune valutazioni, come il bilanciamento tra circostanze attenuanti e aggravanti, rientrano nella discrezionalità del giudice di merito. Tali decisioni sfuggono al sindacato di legittimità della Cassazione, a meno che non siano basate su una motivazione insufficiente, manifestamente illogica o frutto di mero arbitrio. Poiché nel caso in esame la motivazione della Corte d’Appello era stata ritenuta adeguata, non vi era spazio per un intervento della Suprema Corte.

Le Conclusioni: Le Implicazioni Pratiche

Questa ordinanza offre un importante monito: l’impugnazione, specialmente il ricorso per Cassazione, non è una semplice ripetizione di lamentele. Deve essere un’analisi tecnica e mirata, capace di individuare i vizi specifici della sentenza impugnata e di articolarli in modo chiaro e pertinente. L’inammissibilità del ricorso non è solo una sanzione processuale, ma la conseguenza logica di un atto che non riesce a instaurare un vero contraddittorio con le ragioni del giudice. Per la difesa, ciò significa che ogni impugnazione deve essere costruita come una critica ragionata, che dialoga con la sentenza precedente e ne smonta, punto per punto, le fondamenta giuridiche e logiche ritenute errate. In caso contrario, lo sforzo risulterà vano e comporterà unicamente un’ulteriore condanna alle spese per l’assistito.

Perché un ricorso in Cassazione può essere dichiarato inammissibile?
Un ricorso viene dichiarato inammissibile quando è privo dei requisiti formali previsti dalla legge, in particolare se i motivi di impugnazione non sono ‘specifici’, come richiesto dall’art. 581 del codice di procedura penale.

Cosa significa che i motivi del ricorso devono essere ‘specifici’?
Significa che devono indicare in modo chiaro e preciso le parti della sentenza che si contestano e le ragioni di diritto che sostengono la critica. Non è sufficiente una lamentela generica o la semplice riproposizione di argomenti già respinti nei gradi di giudizio precedenti.

Quali sono le conseguenze dell’inammissibilità del ricorso?
La Corte non esamina il merito della questione. Il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma di denaro in favore della Cassa delle ammende, che in questo caso è stata fissata a 3.000 euro.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

Il costo della consulenza legale è di € 150,00.

02.37901052
8:00 – 20:00
(Lun - Sab)

Articoli correlati