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Inammissibilità del ricorso generico: la Cassazione

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 36249/2024, ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso presentato da due imputati contro una sentenza della Corte d’Appello. La decisione si fonda sulla totale assenza dei requisiti di specificità dei motivi, considerati generici e meramente ripetitivi di doglianze già respinte nel grado precedente. Questo caso sottolinea l’importanza di una critica argomentata e puntuale per evitare una declaratoria di inammissibilità del ricorso.

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Pubblicato il 21 dicembre 2025 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale, Procedura Penale

Inammissibilità del ricorso: perché un appello generico è destinato a fallire

La Corte di Cassazione, con una recente ordinanza, ha ribadito un principio fondamentale del diritto processuale penale: la necessaria specificità dei motivi di impugnazione. La pronuncia chiarisce che un appello privo di una critica puntuale e argomentata contro la sentenza di secondo grado è destinato a una declaratoria di inammissibilità del ricorso. Questa decisione serve da monito sull’importanza di redigere atti di impugnazione che non siano mere ripetizioni di difese già svolte, ma che si confrontino analiticamente con le ragioni del giudice precedente.

I Fatti del Processo

Il caso trae origine dal ricorso presentato da due individui avverso una sentenza di condanna emessa dalla Corte d’Appello di Firenze. Gli imputati, tramite un unico atto, hanno sollevato censure relative alla violazione degli articoli 474 (Introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi) e 648 (Ricettazione) del codice penale, lamentando al contempo vizi motivazionali nella sentenza impugnata.

La Decisione della Corte di Cassazione

La Suprema Corte ha deciso di non entrare nel merito delle questioni sollevate, dichiarando i ricorsi inammissibili. La conseguenza di tale decisione non è stata solo la conferma della sentenza di condanna, ma anche l’obbligo per i ricorrenti di pagare le spese processuali e una somma di tremila euro ciascuno alla Cassa delle ammende. La Corte ha basato la sua decisione sulla totale mancanza dei requisiti di specificità richiesti dall’articolo 581 del codice di procedura penale.

Le Motivazioni: Requisiti di Specificità e l’inammissibilità del ricorso

La Corte ha spiegato in modo dettagliato le ragioni che hanno portato alla declaratoria di inammissibilità del ricorso. I giudici hanno evidenziato come i motivi presentati fossero del tutto generici. Mancava, infatti, una puntuale enunciazione delle ragioni di diritto che giustificassero l’impugnazione e, soprattutto, i necessari riferimenti alla motivazione dell’atto impugnato. In altre parole, il ricorso non permetteva al giudice di legittimità di comprendere quali fossero le critiche specifiche mosse alla decisione della Corte d’Appello.

La Cassazione ha sottolineato che la mancanza di specificità non si manifesta solo con l’indeterminatezza, ma anche con la cosiddetta “apparenza” dei motivi. Questo si verifica quando l’atto omette di svolgere la sua funzione tipica, ovvero quella di una critica argomentata avverso la sentenza oggetto di ricorso. Nel caso di specie, i ricorrenti si erano limitati a riproporre le stesse doglianze difensive già ampiamente esaminate e respinte, con argomenti logici e giuridici, dai giudici del merito. Un ricorso in Cassazione non può essere una semplice riedizione dell’appello, ma deve contenere una critica specifica alle ragioni che hanno portato alla conferma della condanna.

Conclusioni: Lezioni Pratiche per un Ricorso Efficace

Questa ordinanza offre una lezione pratica di fondamentale importanza per chiunque intenda impugnare un provvedimento giudiziario. Non è sufficiente manifestare un generico dissenso con la decisione. È indispensabile, a pena di inammissibilità:

1. Analizzare criticamente la sentenza impugnata: Individuare i passaggi specifici della motivazione che si ritengono errati.
2. Articolare motivi specifici: Per ogni censura, indicare le norme di legge violate e spiegare come la loro applicazione sia stata errata dal giudice precedente.
3. Evitare la mera riproposizione: Non limitarsi a ripetere gli argomenti già presentati e respinti, ma contestare il ragionamento con cui il giudice d’appello li ha disattesi.

In definitiva, il ricorso deve essere un dialogo critico con la sentenza che si intende riformare. In assenza di questo confronto puntuale, l’atto risulterà inevitabilmente generico e, come in questo caso, la sua sorte sarà segnata dall’inammissibilità.

Quando un ricorso in Cassazione è considerato generico?
Un ricorso è considerato generico quando non enuncia in modo puntuale le ragioni di diritto che lo giustificano e non contiene riferimenti specifici alla motivazione della sentenza impugnata, impedendo al giudice di individuare i rilievi mossi.

Qual è la conseguenza di presentare un ricorso inammissibile?
La conseguenza principale è che il ricorso non viene esaminato nel merito, rendendo definitiva la sentenza impugnata. Inoltre, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle ammende.

È sufficiente riproporre le stesse argomentazioni dell’appello nel ricorso per Cassazione?
No, non è sufficiente. La Corte di Cassazione ha chiarito che la mera riproposizione di doglianze difensive già esaminate e respinte dai giudici di merito, senza una critica argomentata specifica contro la motivazione della sentenza d’appello, rende il ricorso inammissibile.

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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